BCC Due Mari:Arriva la Badante |
Scritto da A.Cavallaro | |
mercoledì, 09 giugno 2010 19:25 | |
Ma lasciamo le metafore e andiamo al sodo: il viaggio effettuato lo scorso 19 maggio a Sesto San Giovanni dal Prof. Gaetano NOIA – Presidente del Consiglio di amministrazione, dal Prof. Fabio PILUSO – Presidente del Collegio sindacale e dal Dott. Pompeo PIZZINI – Direttore Generale, avrebbe prodotto i suoi effetti. Alcuni soci ci hanno comunicato, infatti, che nei giorni scorsi il Vice Direttore Generale della BCC di Sesto San Giovanni avrebbe fatto visita alla BCC dei Due Mari per verificare le modalità e i tempi per l’erogazione del prestito subordinato. Mentre è annunciato nelle prossime ore l’arrivo del Direttore Generale della stessa BCC di Sesto San Giovanni per concordare le condizioni di intervento nella gestione della Due Mari. E’ il primo passo verso l’esautorazione dei nostri, ahimè, scalcinati rappresentanti che resteranno ai loro posti col solito sorrisino furbetto, solo per reggere il moccolo. E’ la solita storia che da 150 anni accade nel nostro vituperato Sud, per colpa dei politici e degli amministratori nostrani, infingardi e incapaci, dopo la cosiddetta unità d’Italia, tutto quel poco o tanto di buono che avevamo, è passato nelle mani rapaci degli industriali e delle banche della Padania. Quello che sta accadendo alla BCC dei Due Mari non sorprende i più attenti, del resto Bossi l’ha detto apertamente che il Nord vuole le redini delle banche e, con la collaborazione e con la condotta fallimentare e perniciosa dei nostri condottieri senza cavallo, a poco a poco ci riuscirà. Si comincia col nominare un “tutor” e si finirà per fagocitare il malloppo. E’ stata così disattesa la proposta pervenuta dall’Assemblea dei soci della BCC dei Due Mari, tenutasi il 16 maggio scorso, di attivazione da parte della Federazione Calabrese delle BCC per ricercare una soluzione all’interno del movimento del credito cooperativo calabrese, tanto più perché l’intervento da parte della BCC di Sesto San Giovanni è garantito da una fidejussione rilasciata dal Fondo di Garanzia dei Depositanti. Così come è stata disattesa l’altra proposta pervenuta nel corso della stessa Assemblea dei Soci e rivolta agli organi collegiali della BCC dei Due Mari, di ricercare una soluzione che prevedesse l’intervento diretto dei soci della Due Mari per una ricapitalizzazione della nostra impresa cooperativa. Queste risoluzioni possibili e concrete non sono state prese in considerazione neanche per un attimo, perché, come abbiamo già evidenziato prima, il disegno di chi regge l’economia dell’intera nazione è quello di appropriarsi anche dei nostri sudati risparmi, così com’é accaduto alla Cassa di Risparmio e ad altre banche del Sud. Non per caso altre BCC vicine, vedi quella della Sibaritide di Spezzano Albanese, quella di San Vincenzo la Costa, e quella di Cosenza sono state commissariate per lo stesso motivo: incapacità amministrativa dei rispettivi consigli d’amministrazione; mentre a quella di Tarsia, a distanza di due anni dalla precedente - ossia un tempo inferiore ai canonici tre anni, è iniziata una nuova visita ispettiva della Banca d’Italia, i cui esiti attendiamo con non poca preoccupazione. Vien da chiedersi: ma esiste ancora una Federazione Regionale Calabrese delle Banche di Credito Cooperativo? E se esiste: di cosa si sta occupando? A che gioco sta giocando? Se questi sono i risultati della rinnovata Federazione non sarebbe forse il caso di richiamare rapidamente in servizio quelli defenestrati o, quantomeno, mettere ai vertici persone capaci, che pur ci sono? Adesso cari soci della Due Mari non sarà più necessario alzare il ditino per approvare le balordaggini che ci hanno condotto a tutto ciò, perché la “governante” non ne ha bisogno. Quel ditino lo potremo usare per altre solleticanti funzioni, che possono darci almeno un minimo di soddisfazione molto intima e molto personale, che è l’unica che ci resta. Beato chi s’accontenta.
Il presidente della BCC di Sesto San Giovanni è una donna, la signora Maria Bonfanti, che è presidente sin dal 1997. La signora Bonfanti ha tutte le carte in regola per avere la fiducia dei suoi soci, lo dimostra l’intervista che vi proponiamo, nella quale vengono messe in evidenza le sue specifiche conoscenze in materia bancaria. |
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