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Sibari

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Nuova proposta per Marina di Sibari PDF Stampa E-mail
Scritto da A.Cavallaro   
martedì, 25 maggio 2010 07:47
ImageRecentemente abbiamo pubblicato il resoconto, inviatoci da Mimmo Petroni, del consiglio comunale durante il quale è stata presa finalmente la decisione di intervenire su Marina di Sibari.  Durante lo stesso consiglio, ha preso la parola il consigliere di maggioranza Francesco Lombardi che, pur approvando la determinazione proposta dal sindaco on. Gianluca Gallo, espone un'idea gestionale condivisibile, più volte proposta anche da altri, ma mai presa in considerazione. Nella seconda parte i nostri webnauti troveranno, in coda, l'interessante articolo di Gianpaolo Iacobini apparso sulla Gazzetta del Sud di domenica 23 maggio, nel quale l'articolista ha ben riportato la proposta, futuribile, del consigliere Lombardi.

 Ma noi vogliamo ritornare su quanto deciso nell'immediatezza dell'emergenza gestionale dei servizi. La stagione incalza e Marina di Sibari è invasa da rifiuti di vario genere buttati un po' dovunque; rifiuti composti per lo più da calcinacci e da tronchi di palme colpite dal punteruolo rosso che i proprietari hanno pensato bene di estirpare e di lasciare poi dappertutto; fuoriuscita di acqua dalla rete idrica in ogni dove e le strade piene di buche che sembrano voragini, questo è il panorama squallido lasciato dalla cosiddetta gestione consortile.L'ente pubblico ha fatto sapere che invierà agli utenti una cartella da pagare direttamente alle casse del comune con una cifra ancora da definire, ma che, presumibilmente, dovrebbe essere intorno a100/150 Euro, soldi che non entreranno in bilancio, non essendo stata preventivata una voce per Marina di Sibari, ma che saranno utilizzati come una partita "di giro", cioè utilizzati specificatamente per la gestione del quartiere, se a fine estate dovessero rimanere delle somme, potrebbero addirittura essere restituite ai contribuenti, questo almeno quanto ci è stato riferito da un assessore. Con questo "modus operandi", ancora una volta la pubblica amministrazione vuole riconfermare che non vuole assolutamente prendersi carico in modo definitivo del problema, ma solo sostituirsi, momentaneamente, alla "Sibari città del Mare", in una situazione di emergenza. Ma l'associazione/Consorzio non se ne starà con le mani in mano, riproverà  ancora di addentare la mela che fin'ora è riuscita solo a mordicchiare, tentando di incassare da chi non ne ha voluto sapere non ritenendola rappresentativa.
ImageL'associazione di Autotutela degli Utenti Proprietari d'Immobili a Marina di Sibari, che aveva auspicato l'intervento del Comune nella gestione dei servizi, si ritiene in parte soddisfatta della decisione del consiglio comunale, ma pensa già al dopo e sicuramente prenderà in considerazione la possibilità di appoggiare la proposta di Francesco Lombardi che al momento sembra la più seria e realizzabile. Associazioni consortili di utenti più o meno rappresentative non saranno mai in grado di risolvere i problemi strutturali, sanabili solo attraverso  fondi pubblici, che possono essere ottenuti a condizione che l'ente comune si faccia garante degli interventi da effettuare. Ma queste sono tutte cose trite e ritrite, se si è giunti all'empasse attuale lo si deve proprio a questa amministrazione comunale che anni fa liquidò la proposta gestionale della "Manutencoop" romagnola, non accettando responsabilità alcuna e dando il via allo scellerato tentativo gestionale che ha portato il villaggio al degrado attuale. In ogni caso Autotutela non se ne starà a guardare e chiederà di essere interpellata quando sarà il momento di prendere decisioni definitive, già nei prossimi giorni partirà una richiesta in tal senso per ribadire la volontà di collaborazione ma non di supina accettazione di decisioni prese come al solito "tra cumpari" che giocano a "padrone e sotto" per dividersi il litrozzo di vino alla faccia di chi pagherà.

Antonio Cavallaro

 

 «La risoluzione dei guai strutturali di Marina di Sibari deve essere abbinata alla scelta dello strumento gestionale. Fare diversamente significherebbe lasciare intatto il problema. Occorre procedere alla creazione di una società di trasformazione urbana».
Per la cura dei mali del villaggio turistico esiste una ricetta diversa da quelle finora applicate, o inseguite, con scarsi successi. A proporla, nel corso dell’ultima seduta dell’assemblea consiliare, il consigliere comunale (e presidente della Prima commissione) Francesco Lombardi, eletto a Palazzo di città sotto le insegne di una lista civica alleata con l’Udc. Nelle sue parole, la mappatura di un sentiero che non conduce alla consegna in mano pubblica del villaggio, ma neppure porta al programma di riqualificazione urbana (astrattamente vagheggiato dalla maggioranza centrista) o al piano di risanamento di aree illegalmente edificate, sostenuto invece dal Pdl. «Queste ipotesi – afferma Lombardi – tengono conto solo dell’aspetto urbanistico, ma nulla sanciscono sotto il profilo gestionale, che pure rappresenta una ferita aperta. Ambedue gli aspetti vanno unitariamente considerati, e ciò è possibile attraverso l’istituzione di una società di trasformazione urbana». Dal generale al particolare: «Detta società, finalizzata all’eliminazione del degrado urbanistico e sociale, avrebbe la forma di una società per azioni, aperta alla partecipazione degli utenti e dei commercianti, ma pure dei privati imprenditori oltre che dei partner pubblici, ai quali sarebbe affidato il ruolo di controllo». Aggiunge Lombardi: «Una volta costituita, la società avrebbe compiti gestionali, ma pure di programmazione, e la presenza in essa dei partner pubblici, in primis del Comune, le garantirebbe l’accesso a finanziamenti pubblici utili alla riqualificazione del tessuto urbanistico». Strada seguendo la quale si risparmierebbe al Comune di intervenire in via sostitutiva rispetto ad un’associazione consortile che nei fatti ha mancato gli obiettivi prefissati, ma che ciononostante e proprio per volontà del consiglio comunale, resta l’unico soggetto titolato ad ottenere dal Comune il riaffidamento della gestione della cittadella delle vacanze. Sul punto, chiara l’opinione di Lombardi: «L’amministrazione comunale resterà in carica per i prossimi undici mesi. C’è il tempo per adottare scelte finalmente risolutive. Il mandato elettorale che abbiamo il dovere di esercitare e rispettare ce lo impone».

Gianpaolo Iacobini – 23 maggio - Gazzetta del Sud
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