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Arrivederci al cap. Feola PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
sabato, 17 aprile 2010 12:53
Feola
Cap.Giorgio Feola
Come già avevamo preannunciato, ieri sera 16 aprile, nel Teatro Comunale di Cassano  ha avuto luogo la cerimonia di commiato per il tenente dei  CC Giorgio Feola, che fra qualche giorno, dopo l’avanzamento di grado a capitano  lascerà il comando della tenenza di Cassano per una nuova destinazione.  Il teatro era colmo di amici, estimatori, rappresentanti di tutte le forze di polizia presenti sul territorio tra cui il cap. Antonio Taccardi della Guardia di Finanza, della Chiesa locale con in testa  il vescovo della nostra diocesi mons. Vincenzo Bertolone, i sindaci di Civita, Trebisacce, Roseto e Amendolara.     Il sindaco di Cassano, organizzatore della cerimonia,  on. Gianluca Gallo rompeva il ghiaccio e con la solita sobrietà e proprietà di linguaggio raccontava della collaborazione perfetta con la tenenza di Cassano durante tutto il suo quinquennio da sindaco, collaborazione che si era trasformata poi in una salda e sincera amicizia con il suo comandante.

Hanno preso la parola per  tributare la loro stima e alta considerazione per  la professionalità dimostrata dal giovane ufficiale, molti personaggi della stampa, delle altre forze dell’ordine, della cultura e delle associazioni e i relaivi interventi sono stati brillantemente coordinati dall'esperto giornalista Mimmo Petroni

L’Ordine cavalleresco di Santa Maria di Betlemme, tramite il responsabile provinciale Gr. Uff. Saverio Cerzosimo, ha consegnato una preziosa targa in vetro di Murano, quale riconoscimento, riportante la seguente motivazione:

“Al cap. Giorgio Feola per aver espletato con dedizione e alto senso di Responsabilità il proprio dovere inteso come  servizio alla collettività” in qualità di comandante della tenenza CC di Cassano Ionio,”

(Cliccare qui per il documento in PDF).

Targa Betlemita
La targa dell'Ordine Betlemita
 

Il prof. Leonardo Alario, presidente dell’Istituto di Ricerca di Demolgia e dialettologia ha messo in evidenza il tratto sempre gentile e garbato con cui il dott Feola ha agito sia nell’espletamento delle sue funzioni che in occasione di manifestazioni culturali, durante le quali è intervenuto con competenza dimostrando anche notevole preparazione culturale. Alario  ha poi comunicato che il consiglio d’amministrazione, all’unanimità  aveva nominato il cap. Feola “Membro d’Onore” dell’ Istituto di Ricerca.

Antonio Michele Cavallaro, presidente dell’Associazione Culturale “Lo Statere d’Argento”, ha consegnato la speciale targa con la riproduzione in argento della moneta della mitica città magno-greca di Sybaris, così motivandola:

<<  6 anni fa fu istituita la tenenza dei Carabinieri a Cassano e al suo comando fu assegnato il sottotenente Giorgio Feola,  fresco di nomina a ufficiale, non fresco di carriera, in quanto aveva già diversi anni di servizio nella Benemerita in qualità di Sottufficiale, che gli avevano  permesso di maturare importanti esperienze.

Le sue doti e capacità professionali emersero immediatamente, mentre di pari passo  cresceva  la stima della cittadinanza nei suoi confronti.  I risultati ottenuti sia nell’attività di  prevenzione che in quella di repressione sono stati notevoli,  ma quello che ha tracciato un segno indelebile in tutti noi è stata la sua capacità di adattarsi al nostro modo di vivere e di penetrare nel tessuto sociale della nostra città partecipando,  talvolta con mirati e appropriati interventi che ne hanno messo in evidenza  notevoli conoscenze di base, a quelle manifestazioni  culturali, religiose, ludiche e folcloriche che caratterizzano la vita di una comunità come quella di Cassano. 

Il suo spirito di servizio al cittadino lo ha anche  spinto, dimostrando grande coraggio e slancio umanitario,   a rischiare la propria vita per salvare da un incendio un anziano disabile,  atto questo per cui gli è stata conferita una medaglia di bronzo al valor civile.

L’associazione “Lo Statere d’Argento”, che ho l’onore di presiedere, ha ritenuto di nominare membro d’onore il Capitano Giorgio Feola e di conferirgli il  riconoscimento tangibile con la Targa riproducente  l’antica moneta di SYBARIS in argento, con la seguente motivazione:

“PER ESSERE RIUSCITO A PENETRARE CON INTELLIGENZA NEI MECCANISMI CULTURALI DELLA TRADIZIONE LOCALE CON SPIRITO DI ADATTAMENTO E PROFONDA CAPACITA’ DI INTERAGIRE CON LA POPOLAZIONE ED IL TERRITORIO”

Grazie dott. Feola,  per  il suo operato al servizio del cittadino ed in difesa dei valori sanciti dalla nostra Costituzione Repubblicana,  a nome mio personale, dei nostri soci e di tutti gli abitanti di Cassano che hanno riconosciuto in lei l’interprete ideale dei principi basilari di onestà, correttezza e senso del dovere che contraddistinguono l’Arma dei Carabinieri. >>.

Lo Statere d'argento
Lo Statere d'argente
 

Il cap. Feola, dopo i tanti  interventi succedutisi ha pronunciato, visibilmente commosso,  il saluto di commiato  che segue:

Eccellenza Reverendissima, Signor Sindaco On. Gianluca Gallo, Signori Sindaci, Assessori, Consiglieri comunali, Signori Giudici, Colleghi di ogni Forza di Polizia, Cittadini ! Anzi concittadini in quanto sono ancora residente a Cassano Jonio !

Sei anni fa, e precisamente il 16/09/2004 giungevo a Cassano Jonio ed avevo l’onore e l’onere di inaugurare la neonata Tenenza Carabinieri. In questo breve ma intenso lasso temporale, forte del giuramento prestato, ho cercato di servire al meglio lo Stato e la collettività locale. Avrei voluto fare molto di più, ve lo confesso apertamente, ma purtroppo ho dovuto combattere quotidianamente con la burocrazia, con le continue emergenze quotidiane, con i numerosi problemi interni ed esterni della caserma, i quali problemi hanno spesso assorbito molte mie energie. Numerosi sono stati gli ostacoli che ho trovato lungo questo mio periodo di comando, gli sgambetti ricevuti, i bastoni messi tra le ruote, ma nonostante tutto e con la fede cristiana che mi contraddistingue, ho superato ogni ostacolo cercando di rendere un servizio dignitoso al cittadino che bussava alla caserma chiedendo l’aiuto dei Carabinieri.

Tutti i ringraziamenti ricevuti sono immeritati: ovviamente li accetto e vi ringrazio per le stupende ed indimenticabili espressioni che mi avete voluto rivolgere, ma il 50 % di essi vanno divisi equamente con i miei validi ed affiatati collaboratori, senza dei quali io non sarei nessuno! Ho fatto solamente il direttore d’orchestra, e ripeto ancora che se i componenti non suonano bene i loro strumenti, il direttore d’orchestra riceverà dei fischi. Vedo tra l’altro seduti in platea il mio fido Vice Comandante, il Luogotenente FERRARA che da poco ha lasciato il servizio attivo, e l’attuale mio Vice, il Maresciallo Aiutante Salvatore BIFANO, che ringrazio particolarmente per i validi e preziosi consigli che mi hanno voluto dare.

Ho amato ed amo il vostro territorio, il nostro territorio. Ogni mattina ho ammirato estasiato le cime spesso innevate del Pollino, per poi porgere lo sguardo ed incantarmi a guardare la costa ionica.

Ho lottato per tutelare il paesaggio e l’ambiente, per conservarlo, affinché i nostri figli possano godere questa splendida natura.

Ho cercato di tutelare l’imprenditoria locale, incentivando gli imprenditori e le imprese ad avere coraggio e fiducia nelle Istituzioni statali, facendo sentir loro la forza e la presenza dello Stato, quella entità astratta che in questo territorio forse ha latitato.

Ho cercato di far avvicinare le Istituzioni alla popolazione, ed in special modo l’Arma dei Carabinieri che degnamente o indegnamente rappresento a livello locale, investendo molto dei mio tempo sui ragazzi, incontrandoli nelle scuole e nelle parrocchie. Ringrazio per questo il parroco don Pietro Martucci, per avermi introdotto nel mondo giovanile. Penso di aver fatto capire ai vostri ragazzi che i Carabinieri sono amici, che i Carabinieri non devono essere visti come un avversario! E’ una soddisfazione immensa sentirmi salutare per strada dai ragazzi delle scuole dove sono stato in visita! Chi mi saluta con un “ciao Tenente”, chi più formale con un “buongiorno signor Tenente”. Ma l’importante è il saluto, il dialogo, cosa forse che per anni qui è mancato.

Ho cercato di combattere la P.D.C., che non è l’acronimo di un neonato partito politico, ma la paura della criminalità. Numerose sono le operazioni di servizio che ho condotto personalmente, e molte sono quelle in itinere.

Ho cercato di sollevare anche moralmente qualsiasi persona a disagio che sia venuta a bussare alla mia porta dell’ufficio, ufficio sempre aperto a tutti. A volte mi sono sostituito alle funzioni dell’assistente sociale, ascoltando problematiche che nulla avevano a che fare nella sfera di mia competenza. Ma anche questo è fare il Carabiniere, essere al servizio del cittadino.

Ho cercato di dare fattiva assistenza alle vittime dei reati, dalle violenze sessuali ai reati di tipo mafioso ed altro. Ho cercato di fare quello che lo Stato dovrebbe fare, ovvero tutelare la vittima. Si, la vittima, quel soggetto indifeso che ha subito un torto. Sono sempre stato vicino alle vittime incoraggiandole, tutelandole, facendo sentir loro che lo Stato c’è, che lo Stato esiste. Ho fatto quello che in America si chiama con il nome di “victim support”, ovvero quell’agenzia governativa che si occupa di tutelare, supportare, seguire le vittime dei reati.

Avrei voluto fare molto di più, credetemi, ma gli impegni quotidiani non me lo hanno permesso.

Sono sicuro che i miei Carabinieri di ogni ordine e grado continueranno il lavoro da me intrapreso, continueranno a stare con voi cittadini, tra la gente e con la gente, continueranno a tutelare le fasce più deboli della popolazione ed i vostri interessi giuridici ed economici.

Grandi sono state le soddisfazioni che ho avuto in questi 6 anni di permanenza a Cassano: indagini andate brillantemente a buon fine, indagini sulla droga, su rapine ed altro, sentenze di condanna come la recente sentenza Omnia del Tribunale di Castrovillari, la concessione della medaglia di bronzo al valor civile per aver tratto in salvo un anziano non deambulante da un incendio in una abitazione, e contestualmente aver disattivato una bombola di gas che poteva esplodere da un momento all’altro causando seri danni ad un condominio.

Ma la soddisfazione più grande siete voi, cittadini, che mi avete apprezzato, stimato, voluto bene, e la riprova di questo è la folta presenza in questo bellissimo teatro. Vorrei ringraziarvi uno per uno, ma ciò non è possibile. In questi anni mi avete fatto sentire come fossi a casa mia, facendomi dimenticare la distanza che mi separa dai miei affetti più cari. Mi sono calato nella realtà locale, vivendo intensamente il territorio in cui ho operato, amalgamandomi con voi. Solo facendo così si può capire il disagio sociale. Mi sono immedesimato in qualsiasi realtà sociale ed economica, spaziando dagli incontri ufficiali con le autorità, al caffè sorbito con il nullafacente o con la persona che avevo arrestato il giorno prima, dalla partecipazione al saggio di danza a quella del grande Premio Cassano, ideato dall’esimio prof. Alario, pozzo di sapienza e di cultura che saluto con profonda stima e deferenza.

L’onestà premia, ed il tempo è galantuomo. Questo è sempre stato il mio motto. Ho lavorato notte e giorno per voi, cari concittadini e cari cittadini dei paesi limitrofi, per fornirvi quella sicurezza che per anni era scemata. Ma molte sono le attività che ho condotto e che rimangono dietro le quinte, perché il lavoro del Carabiniere spesso è un lavoro sommerso, fatto proprio da dietro le quinte, usiamo questo linguaggio visto che siamo in questa splendida cornice. Parlando con alcune ragazze sono riuscito, anni fa, a farne redimere un paio dedite al meretricio, giovani che ora si sono inserite a pieno titolo nel tessuto connettivo sociale abbandonando totalmente la professione più antica al mondo, creandosi una nuova vita, libera e dignitosa. Sono riuscito a far collaborare con la Giustizia persone che mai avrebbero pensato di fare tale passo. Ho cercato di far comprendere a tutti che lo Stato siamo noi, tutti noi, e che lo Stato non abbandona nessuno!

Essendo prossimo alla promozione al grado superiore, il mio comando ha ritenuto opportuno spostarmi ad altro incarico. La nostra è una missione, come quella del sacerdote. Lei Eccellenza mi capirà più di tutti. Dobbiamo andare dove ci viene imposto. Che ci piaccia o no.

Sarei un falso se dicessi che vado via volentieri da Cassano! Una fetta del mio cuore rimarrà qui, tra di voi. Ho conosciuto persone stupende, alle quali rimarrò affezionato per tutta la vita. Il distacco è difficile, per me era in preventivo avendo svolto qui a Cassano Jonio il massimo del periodo consentito.

Non lascio un lavoro semplice al mio sostituto che, al momento, non è ancora stato designato. Ma sono sicuro che con la collaborazione di tutti i componenti della Tenenza, il lavoro svolto finora porterà i suoi frutti nel futuro prossimo.

Un particolare saluto devo fare agli amici giornalisti e cine-operatori, spesso da me maltrattati quando, a caccia di notizie nei momento meno opportuni, venivano liquidati in malo modo. Grazie a voi è stato esaltato il lavoro svolto da noi Carabinieri, è un lavoro sinergico; un grazie particolare deve andare a S.E. Mons. Domenico Graziani e S.E. Mons. Domenico Bertolone, ed al Sindaco di Cassano Jonio, On. Gianluca Gallo, assieme ai quali si è stretto un grande rapporto lavorativo, di amicizia e di reciproca stima.

L’amico Tonino Cavallaro non finirà mai di stupirmi. Grazie signor Tonino, grazie anche per questa nobile onorificenza che ha voluto concedermi.

Grazie per tutto quello che avete fatto per me, per le bellissime parole che avete rivolto alla mia persona, sappiate che ritornerò spesso qui a Cassano, sia per i numerosi processi ai quali dovrò presenziare, sia per godermi questo fantastico territorio, questa volta però in ferie!

Grazie a tutti.

 

La bella e significativa cerimonia terminava con gli abbracci  e i voti augurali per la futura carriera che i presenti hanno voluto individualmente tributare  al cap. Feola, di cui i cassanesi, e non solo, ricorderanno a lungo la simpatia, il tratto gentile e le grandi capacità professionali.

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