Una lapide per I.C.Falbo |
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Scritto da I.R.S.D.D. | |
sabato, 13 marzo 2010 21:57 | |
Alla cerimonia, scarna, semplice, garbata, solenne, a cui ha dato lustro la presenza del gonfalone della Città con i vigili in alta uniforme, erano presenti i membri dell’Istituto di ricerca, i rappresentanti della scuola e delle associazioni culturali, il Sindaco di Cassano, Gianluca Gallo, il presidente del Consiglio comunale, Rosella Garofalo e numerosi sostenitori dell’idea della necessità di rifondare, attraverso la ricerca e la riscoperta di personaggi ed eventi significativi della nostra storia, un comune sentire per progettare il futuro della comunità pur nella diversità delle esperienze individuali, le quali devono arricchire il dialogo e i saperi e non frenarli con bizantinismi sterili e dannosi.Le ragioni dell’iniziativa stanno, da una parte, nella vita di Italo Carlo Falbo segnata dall’impegno culturale, politico e sociale diuturno in favore del Meridione d’Italia e della stessa nazione nei momenti di maggior attenzione politica nel mondo, essendo egli stato un parlamentare, la cui attività è stata spesa, per gran parte, nella politica estera. Già nel 1976 Leonardo Alario, Presidente dell’IRSDD, in qualità di Assessore con delega alla cultura, faceva dedicare una strada a Italo Carlo Falbo, proponendosi di dedicarli anche una lapide, il cui testo ora appare in quella odierna, e di promuovere un convegno internazionale, in cui fosse messo a fuoco la personalità del nostro concittadino. Il 4 gennaio 2009, un gruppo di amici, sensibili alla necessità di riscoprire figure importanti della nostra storia cittadina, in un’apposita riunione, ha avanzato la proposta all’Amministrazione Comunale di dedicare il restaurato teatro comunale alla figura di Italo Carlo Falbo, critico musicale e teatrale di fama e compositore egli stesso. Il voto è che il teatro Comunale sia al più presto dedicato, quindi, all’illustre intellettuale, la cui figura, opera e personalità sono oggetto di approfondite indagini. Gli spazi, le strade, i luoghi sono di norma intitolati a personalità di chiara fama, le quali abbiano illustrato la patria con la loro opera esemplare, lasciando un segno profondo e determinante nella storia di un popolo. Dall’altra le ragioni s’individuano nella convinzione che le epigrafi siano pagine di storia, le quali, ponendosi sotto gli occhi di tutti, inducono il passante, concittadino o visitatore che sia, a porsi delle domande, e, se intellettualmente desideroso di sapere, a informarsi su persone e fatti, a cui l’epigrafe per sommi capi accenna. |
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