Alcuni consiglieri di minoranza Abbiamo pubblicato in un altro articolo la bozza di delibera consiliare redatta dal gruppo d’opposizione del PDL, capeggiato dall’avv. Roberto Falvo, riguardante Marina di Sibari, abbiamo poi anche incontrato l’avv. Falvo che ha rilasciato alla stampa una dichiarazione che chiarisce ancora meglio quanto esposto nella proposta di delibera depositata agli atti del Comune. (Nella seconda parte trovate la dichiarazione) Ma l’avv. Falvo fu anche incaricato nel 2001, dall’allora sindaco Senise, di fornire una relazione tecnico-giuridica per mezzo della quale l’ente potesse successivamente operare in modo corretto nella risoluzione dell’annoso problema di Marina di Sibari.
Il lavoro è stato lungo ma abbastanza esaustivo, purtroppo quella sindacatura terminò prima del previsto e il Sindaco Roberto Senise non ebbe il tempo di poterla utilizzare e pensò bene di consegnare alla magistratura il frutto del lavoro dell’avv. Falvo. Abbiamo chiesto la relazione, l’abbiamo ottenuta, e di questo ringraziamo Roberto Falvo, si tratta di 98 pagine molto interessanti ed invitiamo tutti gli interessati alle vicende della nostra località balneare a leggerla con attenzione. DICHIARAZIONE PER LA STAMPA
La delibera proposta prevede di affrontare nel suo complesso l’annoso problema di MARINA DI SIBARI perché vuole dare risposte: 1. sia nell’immediato per tamponare l’emergenza della prossima estate; 2. sia in prospettiva per fornire gli strumenti per regolare un recupero che porti alla vita il comprensorio turistico di Marina di Sibari. Naturalmente l’unico interesse da salvaguardare è l’interesse pubblico NON QUELLO DEI SOLITI PRIVATI ai quali magari se ne stanno per aggiungere altri. Un comune che si definisce turistico non può abbandonare al continuo degrado la propria costa marina …. permettendo lo sfruttamento dilettantesco e selvaggio delle proprie risorse (si pensi al sedicente piano spiaggia) senza ragionare in termini di sistema turistico. Ecco allora che per Marina di Sibari bisogna DARE UNA RISPOSTA POLITICA CON L’ASSUZIONE DI RESPONSABILITA’ DA PARTE DI TUTTI NOI iniziando a fare chiarezza e sgomberando il campo da ogni ostacolo piccolo o grande che possa interporsi. 1) Per questo, noi come Consiglio Comunale dobbiamo REVOCARE subito la delibera del CC n.12/2006 con immediato recupero coattivo delle somme di oltre € 236.000,00 dovute dal Consorzio al Comune per la depurazione e mai pagate: a. NÉ IL SINDACO PUÒ VENIRE A DIRE, COME HA FATTO NELL’ULTIMO CONSIGLIO, DI NON CONOSCERE L’ENTITÀ DELLA CIFRA CHE IL CONSORZIO AVREBBE DOVUTO PAGARE E MAI HA PAGATO. PRESSO L’UFFICIO TRIBUTI COMUNALE, OGNI CONSIGLIERE COMUNALE PUÒ PRENDERNE CONTEZZA…FIGURIAMOCI IL SINDACO. b. NÉ LA MAGGIORANZA PUÒ FAR PAVENTARE IL TERRORE DI POSSIBILI CONTENZIOSI CON IL CONSORZIO, PERCHÉ ALLORA SAREMO COSTRETTI A CHIEDERE ANCHE IN ALTRE SEDI CHI È CHE HA STIPULATO LA CONVENZIONE CON IL CONSORZIO, COME MAI NON SONO STATE PREVISTE PENALI IN CASO DI MANCATO RISPETTO DELLA CONVENZIONE STESSA, QUALI SONO I TERMINI DELLA TANTO SBANDIERATA FIDEJUSSIONE PRESTATA DAL CONSORZIO, DOVE SI DELINEANO I CONFINI FRA IL PUBBLICO INTERESSE E L’INTERESSE PRIVATO? 2) Ed ancora, noi come Consiglio Comunale dobbiamo dare un chiaro indirizzo all’organo esecutivo per far sì che le opere di urbanizzazione siano consegnate al Comune per permettere una programmazione degli interventi manutentivi e di gestione da inserire nella programmazione dei LLPP del Comune perché il comprensorio di Marina di Sibari rappresenta la più grande infrastruttura turistica del nostro comune e non ce lo dobbiamo dimenticare, come purtroppo è stato fin’ora; dobbiamo recepire idonei finanziamenti e, nell’immediato, definire gli interventi minimi necessari per garantire una sufficiente normale stagione estiva ormai prossima: a. NÉ LA MAGGIORANZA PUÒ SUSSURRARE DIETRO LE QUINTE CHE NON SI HANNO I SOLDI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI A MARINA DI SIBARI O CHE MARINA DI SIBARI NON PUÒ GRAVARE SULLE SPALLE DEI CASSANESI. PERCHÉ SE COSÌ FOSSE ALLORA DOVREMMO CHIEDERE: SE I SOLDI DELL’ICI DI MARINA DI SIBARI LI INCASSA IL COMUNE DI CASSANO O PIUTTOSTO IL COMUNE DI CORIGLIANO CALABRO O DI VILLAPIANA O DI FRANCAVILLA? SE I CASSANESI POSSONO PAGARE ANTICIPATAMENTE IL CANONE ACQUA 2010 PERCHÉ L’AMMINISTRAZIONE HA SFORATO IL PATTO DI STABILITÀ MENTRE IL CONSORZIO PUÒ TRANQUILLAMENTE EVADERE 236.000,00 EURO DI CANONI DI DEPURAZIONE? 3) E, per concludere il nostro ragionamento, come Consiglio Comunale dobbiamo dare un chiaro indirizzo all’organo esecutivo per far sì che si inserisca nello strumento urbanistico generale l’area della lottizzazione Marina di Sibari quale area ABUSIVA, da sottoporre a PRA (Programma di recupero delle aree abusive) come previsto dalla legge regionale (L.R.19/2002 art.36) con la stipula di un Accordo di programma che preveda un partnerariato pubblico-privato e l’intervento specifico della regione per tali ambiti: a. NÉ SI DEVE AVER TIMORE DI DICHIARARE LA LOTTIZZAZIONE ABUSIVA PERCHÉ A TALE CONCLUSIONE SONO GIUNTI TUTTI I TECNICI CHE CON ONESTÀ DI SCIENZA E DI COSCIENZA SI SONO A RIGUARDO ESPRESSI SIA PER LE DIFFORMITÀ ACCERTATE IN MERITO ALLE SUPERFICI DELLE AREE EDIFICABILI E DEL VERDE PUBBLICO SIA PER LE MACROSCOPICHE DIFFORMITÀ IN TERMINI DI ZONIZZAZIONE, VOLUMETRIA E DOTAZIONE DI AREE PUBBLICHE. b. NÉ SI PUÒ PRENDERE IN GIRO LA GENTE INVOCANDO L’ATTUAZIONE DI UN RIURB – PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA – PER I QUALI L’ART.35 DELLA CITATA LEGGE REGIONALE PREVEDE FRA L’ALTRO LA PROMOZIONE DI.. “AZIONI PRODUTTIVE E DI TERZIARIO” CHE IN UN COMPRENSORIO TURISTICO SIGNIFICA NUOVI INSEDIAMENTI, OVVERO, ANCORA VOLUMETRIA. 4) Ancora, come Consiglio Comunale dobbiamo dare un chiaro indirizzo all’organo esecutivo ed agli uffici affinché nelle procedure di affidamento vengano rispettati i principi di legalità e trasparenza evitando di fornire cassette di pesce su un piatto d’argento a qualche micetto (sempre) affamato… LAGH DI SIBARI In campagna elettorale con documentazioni fotografiche avevamo denunciato l’insabbiamento del canale degli Stombi e la crisi del comprensorio dei Laghi di Sibari. Oggi, nonostante in estate si fosse sbandierata da parte degli amici dell’amministrazione comunale l’ottima stagione turistica (che nessuno ha visto), ahimè oggi dobbiamo registrare ancora che lo sbocco a mare è di nuovo insabbiato e il livello delle darsene e dei canali di scolo si è alzato in modo preoccupante. Tutto questo si aggiunga al rimpallarsi delle missive e le infinite riunioni che a nulla hanno portato salvo che da alcuni mesi la stazione di pompaggio non funziona e nessuno si preoccupa di risolvere, in qualche modo, anche questa semplice e imbarazzante problematica (un guasto tecnico a quattro pompe). Inoltre, se qualcuno vuol farsi una passeggiata lungo la spiaggia dei laghi di Sibari, non potrà non notare come il deflusso del Crati stia erodendo drammaticamente la battigia. La crisi dei Laghi di Sibari noi l’avevamo già ampiamente denunciata in fase di campagna elettorale (aprile-maggio) dichiarandoci disposti ad un forte atto di responsabilità se eletti. Oggi, proprio per quella responsabilità che ci impegna davanti alla comunità cassanese, al pari di quanto proposto per il comprensorio di Marina di Sibari, abbiamo messo allo studio un’ipotesi di soluzione da condividere prossimamente con il consiglio comunale. Basando il nostro ragionamento sulla consapevolezza che siamo di fronte ad un comprensorio turistico vertente in una profonda e complessa crisi. LAVORI PUBBLICI INFINITI In agenda per questa conferenza stampa, avevamo inserito lo stato pietoso delle strade comunali piene di buche, fossi, gibbosità. Per fortuna dobbiamo constatare che siamo in periodo elettorale e per fortuna il nostra sindaco sarà candidato al consiglio regionale, infatti, da qualche giorno la pista desertica di Viale Ex Stazione (Tangenziale Est) e strada dell’ex tabacchificibo, hanno visto la sovrapposizione di un bel manto di bitume nuovo. Almeno le sospensioni delle automobili sono salve. Vice-versa molte caditoie sono state inghiottite dal bitume. Invece, per i cantieri infiniti, gestiti dal nostro ufficio tecnico ai lavori non ci sono elezioni che tengano, l’andamento è da moviola (o da effetto-matrix, che dir si voglia). Si pensi al cantiere delle Grotte di Sant’Angelo, fermo dall’estate scorsa in attesa di una variante progettuale che speriamo presto arrivi visto che il finanziamento scade improrogabilmente nel 2010 (questo vuol dire termine dei lavori assolutamente entro l’estate con collaudi e rendicontazioni entro la fine dell’anno). Si pensi alla fognatura di Lattughelle, della cui messa in funzione non si ha più notizie visto che i lavori non sono stati ultimati ancora. Si pensi alla contrada Pantano Rotondo priva ancora oggi di un acquedotto. Si pensi, infine, all’opera completata da pochi giorni dell’ecomostro in pieno centro storico dell’Arena centrale che finalmente ha visto la ricostruzione del palcoscenico dopo aver sperimentato un nuovo tipo di palco con ringhiera frontale annessa. E che dire dei tanti incarichi e incaricucci ad amici elettorali che non spenderanno mai una lira di quei soldi a Cassano perché tutti residenti in altre città. E che dire del centro storico di Cassano che continua ad essere infestato da immondizia e topi (che io stesso ho visto l’altro giorno andando a fare visita a mio cugino a Largo di Servidio)? Non doveva questo sindaco farci sapere tutto il suo programma, punto per punto, per lo sviluppo del centro storico? Finora abbiamo visto solo qualche crespellata. PROBLEMA SICUREZZA Da qualche settimana sono tante le telefonate: - di concittadini che mi segnalano lo stato di vero disagio a causa di furti e rapine purtroppo di nuovo ricorrenti, della ripresa dello spaccio di droga nel centro storico senza alcun timore;
- di genitori che non hanno visto un solo vigile urbano, da anni ormai, nella zone a più alta densità scolastica (Lauropoli Ponte Nuovo e Cassano via Diaz);
- di persone che lamentano l’invasione di rifiuti in discariche a cielo aperto, cose del resto, da noi già denunciate in campagna elettorale.
Queste sono piaghe sociali alle quali un’amministrazione comunale che ha a cuore le sorti della propria comunità, dovrebbe comunque cercare di dare una risposta. Non con numero 4 vigili urbani in servizio permanente effettivo e una pletora di ex vigili non idonei al servizio. Il controllo del territorio è materia di competenza propria dell’amministrazione comunale, solo attraverso il controllo del territorio si può ripristinare la legalità. Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro. Sei mesi fa lo dicemmo dai palchi mentre qualche altro ci rassicurava dicendoci che tutto andava bene perché il sindaco Gallo avrebbe risolto tutti i problemi. Noi dall’opposizione possiamo solo far notare che non è affatto così e possiamo solo promettere ai cittadini una continua attenzione a tutti gli abusi e le mancanze cui quotidianamente è protagonista il sindaco Gallo ed i suoi vassalli. (Cliccare quì per la relazione del 2002)
|