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Sibari

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La tentata bufala del Quotidiano PDF Stampa E-mail
Scritto da A.Cavallaro   
giovedì, 14 gennaio 2010 07:49
Cavallaro
Antonio Cavallaro
Sul "Quotidiano" di ieri 13 gennaio è apparso un articolo firmato da Antonio Iannicelli dal titolone a caratteri cubitali  "Sibari non sarà Comune". Le locandine con questo richiamo, preparate a bella posta fuori dalle edicole fanno presagire al definitivo fallimento dell'iniziativa dei sibariti per ottenere la sospirata autonomia. Una volta letto l'articolo, si capisce però che si tratta del solito specchietto per le allodole per far comprare il giornale. Infatti, può anche darsi che Sibari non diventerà comune, ma per il momento nulla di definitivo è accaduto, mancava soltanto il numero legale alla seduta della prima commissione consiliare regionale "Affari istituzionali e affari generali" per poter prendere qualsivoglia decisione.

Le Cassandre cassanesi, che come al solito non vedono di buon occhio l'azione sibarita, hanno sputato ancora una volta in aria. Personalmente penso che sarà difficile ottenere l'autonomia,  però con questa azione continua, ficcante, pungente e, diciamo la verità, rompiballe, la pubblica amministrazione di Cassano dovrà fare sempre i conti con i sibariti che non restano più silenziosi a subire passivamente le decisioni prese lontano dal loro territorio. Tanto per fare un esempio, vediamo cosa sta succedendo su tutta la fascia costiera cassanese, fra poco non ci sarà un metro di spiaggia libera, e non ci sarà, in un prossimo futuro, per i nostri figli e nipoti la possibilità di poter fare nessun tipo di investimento perchè sarà già tutto cementificato con l'ambiente definitivamente rovinato. Il Comune di Cassano ha sempre utilizzato il potere di gestione del territorio a scopi prettamente personali di singoli che poco hanno a che fare con l'interesse collettivo. Il titolo dell'articolo non incanta nessuno, i sibariti continueranno nella loro lotta e si dovrà continuare a fare i conti con il loro sacrosanto diritto di autogestire il territorio dove hanno deciso di vivere.

Antonio M.Cavallaro

 

(Per leggere l’articolo del Quotidiano cliccare qui)

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