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Le caramelle della Banca d'Italia PDF Stampa E-mail
Scritto da A.Cavallaro   
venerdì, 20 novembre 2009 20:51
ImageSul Bollettino di Vigilanza della banca d’Italia, nei giorni scorsi sono state rese pubbliche le irregolarità accertate e le sanzioni amministrative che sono state comminate  ai membri del Consiglio di amministrazione e al collegio dei revisori della BCC dei Due Mari di Calabria. C’era già sentore di notizie poco piacevoli, ma, come al solito, ci si è guardati bene dal comunicare ai soci tramite il sito della banca le giuste “punizioni” affibbiate ai nostri sempre lindi, belli e incravattati amministratori e sindaci.

Qualche imbecille sicuramente opinerà: “ma che gliene frega a questi qua di mettere in piazza fatti privati di altri?” – “sicuramente hanno interesse a sputtanare qualcuno perché magari gli si vuole fregare il cadreghino”. Questi malpensanti, spesso collusi con malfattori di bassa risma, non possono immaginare o essere sfiorati dall’idea che lo si faccia per amor di chiarezza, di pulizia etica e morale, di democrazia e di informazione onesta nei confronti dei duemila e passa soci della nostra vituperata banca che è stata letteralmente messa in ginocchio.

Nel bollettino che vi presentiamo, integralmente tratto dal sito della Banca d’Italia, appaiono nomi di persone sanzionate gravemente, alcuni dei quali li troviamo ancora nell’attuale C.d.A., fra questi addirittura il presidente Noia, il vice-presidente Vuoto, il presidente del Comitato esecutivo Granata, il membro del cda e del comitato esecutivo Salimena e, dulcis in fundo il presidente del Collegio sindacale Mazzotta, e non citiamo coloro che erano stati eletti e successivamente si sono dimessi.

Oggi viviamo in un’epoca in cui tutto è giustificato e giustificabile,  per cui certi personaggi che, nel pubblico come nel privato, cinicamente antepongono il proprio tornaconto a valori e sentimenti, sono, talvolta, indicati come persone “in gamba”, “gente che ci sa fare” per passare addirittura, in taluni casi, per “pilastri della società”. E’ ora di finirla!

Chi sbaglia paghi ed abbia il coraggio civile di ammetterlo e di farsi da parte.

Chapeau a quelli dei sanzionati che non si sono candidati per essere rieletti e si sono ritirati con coerenza e con rispetto nei confronti dei soci, ma nessuno ha avuto comunque il coraggio di recitare il “mea culpa”, sono tutti innocenti, la Banca d’Italia è stata particolarmente crudele, loro si trovavano lì  per spirito di servizio, hanno avallato azioni amministrative perché mal consigliati, magari da consulenti maldestri e poco preparati. Forse qualche membro del C.d.A. potrebbe anche essere giustificabile, non tutti sono grandi esperti di economia e di amministrazione bancaria, ma i revisori? Quelli sono tutti professionisti con tanto di laurea e di iscrizione all’albo dei revisori.  Anche loro sono sprovveduti? Anche loro si trovavano lì per spirito di servizio?

La BCC dei Due Mari di Calabria non è un caso unico di mala gestione, altre BCC del territorio si trovano in situazioni analoghe se non peggiori, ci occuperemo anche di queste e non perché ne desideriamo la fine, anzi;  perché sono gli unici baluardi rimasti contro lo strapotere delle grandi Banche , tutte del Nord, e vogliamo che siano veramente il punto di riferimento serio, corretto, professionale e onesto dei risparmiatori e dei piccoli e medi imprenditori dell’economia locale.

 

(Cliccare per il Bollettino di vigilanza)

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