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Sibari

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Il dott. Geraci risponde.. PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
domenica, 18 ottobre 2009 17:25
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota che segue nella seconda parte, inviataci dal dott. Geraci, al quale facciamo semplicemente notare che i webnauti che vogliono lasciare i loro commenti sul sito hanno la possibilità di farlo liberamente nel Guestbook o nella sezione "Commenti" del Forum dopo essersi registrati. La home- page la riserviamo per i nostri abituali collaboratori e comunque non abbiamno mai negato l'inserimento integrale a chi ce ne ha fatto richiesta. Le osservazioni sul numero dei visitatori del sito, lasciano il tempo che trovano, ringraziamo comunque ancora una volta il dott. Geraci per aver preso posizione decisa rispetto alla querelle sollevata; ogni socio  trarrà, poi,  le conclusioni  secondo il proprio personale e insindacabile giudizio. Noi crediamo di aver compiuto un'operazione d'informazione doverosa e necessaria, visto che nessuno si è mai dato la pena di farlo. E' chiaro che talvolta far sapere ciò che succede dietro le quinte può dar fastidio, ma non è forse nello statuto delle BCC dare la massima informazione e trasparenza delle determinazioni prese da chi è chiamato alla guida ed alla gestione? Se ciò non avviene sicuramente non è colpa dei soci o dell'amministratore del nostro sito.

 

Egregio Direttore Cavallaro,

la replica del Dr. Gioia pubblicata sabato 17 ottobre sulla testata da lei diretta costituisce, a mio parere, un classico esempio di cattiva ed inutile informazione.Rilevo nella stessa replica una forma di comunicazione e di informazione  che risente di una scarsa focalizzazione sui veri problemi della Due Mari,  di uno scarso senso di rispetto verso la pluralità dei soci che richiede da più tempo soluzioni e non dubbi su dubbi. Una forma di comunicazione che risente, me lo lasci dire, della “sindrome del trombato”.Il trombato, come lei ben saprà, ha scarsa lucidità, non riesce ad acquisire una visione completa dei fenomeni, non riesce a proporre soluzioni. Pone ed alimenta solo ulteriori dubbi.Non voglio cadere in questa trappola e, pertanto, le comunico che i miei interventi sulla testata “on-line” sibari.info terminano qui.

Lo spirito  con il quale mi ero avvicinato era di tutt’altra natura. Un approccio costruttivo e non distruttivo. Solitamente chi entra in un gruppo tende ad aprirsi ed a rimuovere quegli “aculei” richiamati nella metafora di Schopenhauer. In questo caso, considerati i contenuti pretestuosi dell’intervento a cui replico, mi richiudo a riccio (metaforicamente parlando) sicuro di fare il bene e non di cagionare danno. Mi scuso preliminarmente con quanti leggeranno (per fortuna non numerosi analizzando i dati dei contatti della vostra testata) questo mio intervento in quanto io stesso lo ritengo inutile alla soluzione dei veri problemi.    

Signori soci,considerate un  uomo, un  mezz’uomo, un  ominicchio, un  pigliainculo o un  quaquaraquà colui il quale:

  1. si candida nella lista risultata vincitrice in occasione dell’Assemblea Ordinaria del 23 maggio u.s. e, dopo essere risultato non eletto (per usare un termine elegante), invia esposti-denuncia richiamando l’attenzione degli  Organi destinatari sul mancato rispetto delle prescrizioni in materia di “sostanziale rinnovamento”? E dov’era Lui quando la lista è stata formata? E quale osservazione ha formulato Lui  nel dibattito Assembleare (pre-votazione) del 23 maggio u.s.? questi sono i classici sintomi della “sindrome del trombato”;
  2. in occasione dell’incontro tenutosi alla fine di aprile alla presenza di 80 dipendenti (su 92) ha avuto il coraggio di esprimere chiaramente e pubblicamente  perplessità sul management che si andava a candidare? il soggetto che ha avuto questo coraggio non è stato  certamente Lui. Nemmeno in quella sede (pur essendo seduto al tavolo della Presidenza)  ha manifestato dissenso alcuno; ha solo fatto un intervento inutile con l’aggravante che aveva la competenza e la capacità di dire ben altro(evidentemente l’interesse per la poltrona resetta il cervello di certi individui, ma non il mio!!);
  3. va ad incontrare in gran segreto - presso uno studio professionale e non in Banca -  (con il benestare di quello che Lui chiama il Gran Maestro) il Presidente Dodaro a mia insaputa per poi venirsi, una volta appreso che io ne ero venuto a conoscenza, pietosamente a scusare dopo due giorni presso il mio studio adducendo giustificazioni del tipo <<mi hanno ingannato>>, <<non dovevo farlo>>, <<ti chiedo scusa>> (per esser chiari la figura di Dodaro alla Presidenza del Collegio è stata da me fortemente voluta e, non a caso, tra le cause delle mie dimissioni rientra anche la “perdita” di questa importante risorsa – gli atti parlano chiaro in tal senso-vedi verbale Cda del 10.07.09);
  4. pubblica le sanzioni comminate al sottoscritto ed al Dr. Mazzotta dall’Organo di Vigilanza, in occasione della visita ispettiva del 2005, dimenticando (chissà perché!!!) di pubblicare quelle comminate agli amministratori (di importo ben più elevato). Volete sapere il perché cari soci? Lui sta già “tessendo” la sua candidatura per la prossima assemblea dei soci allorquando noi  saremo chiamati ad eleggere il Presidente del Collegio Sindacale. E, considerato, che il management a quella data sarà lo stesso di quello attuale omette di evidenziare (altro che le mie mezze verità da Lui lamentate!!), guarda caso,  le sanzioni comminate ai “vecchi” consiglieri tra cui il Presidente attuale. Sempre per lo stesso motivo omette di comunicare ai soci anche le dimissioni di due consiglieri di amministrazione.

 A voi l’ardua sentenza cari Soci con la convinzione che il tempo, qualora ve ne fosse bisogno,  da galantuomo che è, farà capire ancora meglio chi è un uomo, chi  un  mezz’uomo, chi  un  ominicchio, chi un  pigliainculo  e chi  un  quaquaraquà. 

Io mi fermo qui con la piena consapevolezza, ripeto, che quanto appena scritto costituisce uno squallido approccio ai problemi e  non porta giovamento a nessuno ne, tantomeno, a soci e dipendenti. Mi scuso di nuovo con tutti ed anche con Leonardo Sciascia con la speranza che leggendo dall’aldilà, proprio nei giorni in cui ricorre il ventennio della sua morte,  questo pessimo contraddittorio non abbia un sussulto e si rivolti  nella eterna dimora.

Con preghiera di pubblicazione integrale necessaria in quanto a soggetti diversi da “A. Gioia” e da “Antonio C.” non è consentito, anche dopo aver espletato la formalità della registrazione on line, di pubblicare direttamente gli scritti.  I soggetti “terzi” devono passare il filtro dell’admnistrator.

Cordialità.                                                                                             

Giuseppe Geraci

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