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vangelo di domenica 16 Agosto PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
sabato, 15 agosto 2009 13:49
ImageDal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,51-58.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Meditazione di San Gaudenzio da Brescia 

 « Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui »

Il sacrificio celeste istituito da Cristo è veramente il dono ereditario del suo Nuovo Testamento: è il dono che ci ha lasciato come pegno della sua presenza quella notte, quando veniva consegnato per essere crocifisso. È il viatico del nostro cammino. È un alimento e sostegno indispensabile per poter percorrere la via della vita, finché non giungiamo, dopo aver lasciato questo mondo, alla nostra meta, che è il Signore. Perciò egli disse: «Se non mangerete la mia carne e non berrete il mio sangue, non avrete la vita in voi».

E proprio al fine di non lasciarci privi di questa necessaria risorsa, comandò agli apostoli, cioè ai primi sacerdoti della Chiesa di celebrare sempre i misteri della vita eterna. Così, le anime redente dal suo sangue prezioso, sarebbero state arricchite dei suoi doni e santificate dal memoriale della sua Passione.

Il pane è considerato con ragione immagine del Corpo di Cristo. Il pane, infatti, risulta di molti grani di frumento. Essi sono ridotti in farina e la farina poi viene impastata con l'acqua e cotta col fuoco. Così anche il corpo mistico di Cristo è unico, ma è formato da tutta la moltitudine del genere umano, portata alla sua condizione perfetta mediante il fuoco dello Spirito Santo... Per il sangue di Cristo vale, in un certo senso, l'analogia del vino, simile a quella del pane. Dapprima c'è la raccolta di molti acini o grappoli nella vigna da lui stesso piantata. Segue la pigiatura sul torchio della croce. C'è quindi la fermentazione, che avviene, per virtù propria, negli ampi spazi del cuore, pieno di fede, di coloro che lo assumono.

Liberati quindi dal potere dell'Egitto e del faraone, cioè dal diavolo, cercate di ricevere il sacrificio pasquale di salvezza, cioè il corpo e il sangue di Cristo, con tutto l'ardente desiderio del vostro cuore.

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