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Manifestazione di Autotutela PDF Stampa E-mail
Scritto da Direttivo A.U.M.P.S.   
mercoledì, 12 agosto 2009 20:28
ImageLunedì 10 agosto, l’associazione di Autotutela dei proprietari d’immobili di Marina di Sibari organizzava una manifestazione pubblica presso il palazzo comunale di Cassano per sensibilizzare i cittadini tutti e i rappresentati dell’Ente sui problemi inerenti la gestione del quartiere turistico-residenziale. Circa cento persone partivano da Marina di Sibari alle 9,00. Con un corteo di automobili e di minibus, attraversavano le frazioni di Sibari e Lauropoli e tramite megafono comunicavano che i residenti estivi di Marina di Sibari hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini di Cassano. Raduno alle 10 sotto le finestre del palazzo di città e si veniva ricevuti dall’ass. Lione e dal dott. Iannuzzi nella Sala consiliare, dove il presidente di Autotutela esponeva i motivi della manifestazione formulando i più volte ribaditi  motivi del dissenso.

In assenza del Sindaco l’ass. Lione faceva gli onori di casa. 

(in coda l'articolo della Gazzetta dell'11 agosto di G. Iacobini)

Prima dell’ingresso nella sala consiliare qualche esagitato aveva, nei corridoi del Casa comunale, esagerato nell’esprimere il proprio disappunto con grida e schiamazzi da “sceneggiata napoletana”, ci teniamo a sottolineare che non si trattava di soci di Autotutela, ma di utenti che comunque avevano partecipato alla manifestazione, aperta del resto a tutti.Intanto sopraggiungeva il sindaco che lasciava la parola al dott. Iannuzzi, il quale non faceva altro che ribadire i concetti che l’Amministrazione di Cassano ha più volte esplicitato negli ultimi anni. Il dott. Iannuzzi è stato incaricato dal Sindaco a ricoprire il ruolo di direttore generale, è uomo di grande esperienza amministrativa e sicuramente è in grado di esprimere con una sicumera eccezionale concetti e idee che potrebbero essere anche non esattamente “condivisibili”, certo in un consiglio comunale spesso composto da persone politicamente sprovvedute e di poca esperienza amministrativa, il suo eloquio “stentorio” potrebbe impressionare, ma i suoi concetti vecchi di almeno tre anni non hanno fatto granchè breccia negli astanti.

In effetti l’incontro richiesto al sindaco aveva l’unico scopo di conoscere quali erano gli errori che egli stesso ha detto più volte di aver commesso e quali fossero i rimedi che intendeva adottare per la gestione di Marina di Sibari.

Tra un’interruzione e l’altra che veniva prodotta dalla platea e che il sindaco sedava con un’energia e una focosità che onestamente non gli conoscevamo (battendo il pugno sul tavolo e gridando perentoriamente “BASTA”) si ricevevano le risposte ai quesiti.

Gli errori che il sindaco riconosceva di aver commesso sono fondamentalmente due:

-          Non aver accompagnato nella prima fase “l’associazione Sibari Città del Mare” nell’organizzazione dell’attività gestionale

-          Non essere intervenuto sull’equità delle richieste esagerate della stessa associazione. 

Nulla di più per quanto riguarda l’illegittimità di quest’ultima e la sua impossibilità impositiva.

Ma secondo noi, il sindaco vuole porre rimedio proprio a questo e cioè dare capacità impositiva in qualche modo all’associazione spacciata per Consorzio, rifacendosi ancora una volta all’obbligatorietà, da parte dei proprietari, di partecipare alle spese di gestione del quartiere derivante dagli accordi tra comune e società lottizzatrici di più di 30 anni fa, che prevedeva l’obbligo di essere soci di un consorzio, che è stato definitivamente chiuso e sigillato dal Sindaco Frasca negli anni ’80.

Quindi l’ennesimo riferimento al tentativo di riesumazione di una salma ormai definitivamente decomposta.

La cosa che ci ha sorpreso è che il dott. Iannuzzi, consulente di Frasca in diversi momenti dell’attività amministrativa di quest’ultimo, dimenticando l’operato di Frasca,  canti una vecchia canzone cercando di farlo a tono, dimenticando, però, che i tempi sono cambiati e che oggi i ritmi in uso sono diversi.

Le risoluzioni agli errori su-esposti sono state indicate dal sindaco in un maggior coinvolgimento dell’Ente nella gestione nominando Direttore dell’Associazione “Città del Mare” lo stesso dott. Iannuzzi, che ne garantirebbe la correttezza dell’operato. Inoltre le quote da far pagare agli utenti dovrebbero essere approvate in Consiglio Comunale. Il sindaco ha ribadito più volte che mai e poi mai il Comune di Cassano spenderà un solo centesimo per le zone ritenute “private” di Marina di Sibari e che quindi tutti i costi, dal servizio idrico integrato all’illuminazione pubblica, dalla pulizia delle strade e del verde alla manutenzione di strade e reti idriche e fognanti devono ricadere sugli esausti portafogli degli utenti. 

Se si dovesse addivenire a quanto prospettato dal Sindaco e dal dott. Iannuzzi, vorrà dire che si dovrà chiudere con delle transenne l’accesso alla cosiddetta zona privata di Marina di Sibari e impedire, senza eccezione alcuna, il passaggio ai non utenti e alle loro autovetture e motorette fonte di inquinamento acustico e atmosferico. Impedire i rumori molesti di qualsiasi natura dopo la mezzanotte provocati per lo più dai clienti delle diverse attività commerciali, avventori e gestori (ma guarda un po’) quasi tutti  cittadini del sig. Sindaco.

Allora, come la mettiamo? Vogliamo giungere a questo?

Alla fine dell’incontro il sindaco lanciava l’idea di un incontro con una commissione ristretta di Autotutela per approfondire le proposte della pubblica amministrazione. Abbiamo detto che la cosa poteva essere realizzata, quindi  il direttivo di Autotutela s’incontrerà domani sera per decidere il da farsi. A questo punto restano solo due strade da percorrere:

 -          Insistere sulle nostre posizioni e affidare ai legali la questione, decisione costosa ma sicuramente risolutiva.

-          Accettare le proposte del Sindaco. 

Si potrebbe opinare che “in medio stat virtus” e cercare una soluzione intermedia, ma da quanto palesato dal sindaco e dall’immarcescibile dott. Iannuzzi, pare non ci siano alternative.

L’incontro si concludeva e tutti tornavano alle proprie faccende, non “addivenendo ad un’intesa” come scrive Gianpaolo Iacobini sulla Gazzetta del Sud, ma accettando semplicemente l’invito del Sindaco a  discutere in seno al  direttivo dell’A.U.M.P.S l’opportunità di approfondire in forma più ristretta le proposte dell’A.C.

 

(Cliccare quì per l'articolo di G.Iacobini)
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