Marina di Sibari: nuova puntata di una lunga Telenovela |
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giovedì, 17 maggio 2007 21:13 |
Litorale a Sud di Sibari
Marina di Sibari: nel consorzio è l’ora della tregua. Restano però tanti i nodi da sciogliere.
Ribelli e lealisti hanno sotterrato l’ascia di guerra e firmato la tregua. Il racconto riguarda le vicende del consorzio “Sibari città del mare”, presieduto da Liborio Piscitelli e dal giugno del 2006 deputato alla gestione del villaggio di Marina di Sibari. Nei giorni scorsi, in cronaca erano finite le contestazioni d’un gruppo di consiglieri d’amministrazione, critici verso la <<solitaria gestione presidenzialista>> ed i debiti contratti dal consorzio. Piscitelli, dal canto suo, aveva replicato facendo sapere di non essere intenzionato ad alcun passo indietro, riconducendo <<in parte alle inadempienze del Comune e del consorzio>> la responsabilità della situazione debitoria. Venerdì sera, in Municipio, convocato dal sindaco Gianluca Gallo, il faccia a faccia tra i contendenti. Dopo ore di discussione, a tratti animata, la sigla dell’armistizio. Con la ritrattazione delle accuse da ambo le parti in precedenza consegnate ai giornalisti, e la riserva d’ogni commento ufficiale al primo cittadino. <<La riunione è stata utile – spiega così Gallo – perché ha permesso di ricostruire le basi per il rilancio dell’attività consortile, attraverso un maggior coinvolgimento di tutti nell’azione di coordinamento e la disponibilità all’allargamento della compagine consortile, a partire dal lavoro fin qui svolto e nella consapevolezza che tutti lavorano per il futuro del villaggio>>. Ed i debiti già accumulati? <<Esistono, ma non sono il frutto di inadempienze del Comune: il presidente s’era espresso male, o era stato frainteso>>, precisa il sindaco. Insomma, non è successo nulla: si è scherzato. Restano però, quelli sì difficili da negare o far sparire con un tratto di penna, i problemi di sempre: a far da contraltare all’annunciata presentazione della progettazione per la realizzazione d’un potabilizzatore, erba alta, strade dissestate e sporche, reti idrica e fognaria in più punti ridotte a colabrodo, nonostante la manutenzione curata dal consorzio, avviata agli inizi d’aprile, in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Insomma, un anno dopo la nascita del consorzio, un quadro ancora a tinte più scure che chiare. Fonte: Gazzetta del Sud - Gianpaolo Iacobini |