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Cassano com'era.... PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
venerdì, 13 aprile 2012 00:00
Corso Vittorio E. nel 1902
Corso Vittorio Emanuele II nel 1902
I più anziani ricordano sicuramente la nostra città operosissima con molte botteghe artigiane di tutti i tipi dai fabbri ai falegnami numerosissimi, dai calzolai ai sarti, dai carradori ai sellai, i fabbricanti di funi, di sedie di botti e barili, da tutti i dintorni venivano a Cassano per comprare manufatti di alta qualità che venivano quì prodotti. Fino agli anni '60 molti erano ancora attivi.  

Qualche anno dopo, mentre i loro colleghi del Nord-Italia si trasformavano  in piccoli imprenditori e i loro figli diventavano innovativi e creavano quelle piccole e medie industrie che ancora oggi sono il vanto dell'intelligenza italiana,  i nostri, invece, pensarono di “imborghesirsi” andando a svolgere funzioni sicuramente meno decorose ma più sicure come bidelli nelle scuole, portantini in qualche ospedale, impiegatucci nei pubblici uffici, attività che li affrancavano dal lavoro manuale e invece di avviare i figli verso quel lavoro di fine artigianato li mandarono a studiare nelle università a costo di grandi sacrifici, figli che poi furono in tanti costretti ad andare nel Nord per poter insegnare o comunque lavorare nel campo che avevano scelto, immiserendo così a poco a poco quel che era la caratteristica economica più importante: l’artigianato.  Talvolta viene da pensare: “è meglio essere un ottimo artigiano o uno scadente avvocato, professore, medico?”

ImageAnche il volto della cittadina è cambiato notevolmente da quegli anni, guardate nelle foto presenti nella nostra galleria com’era diverso l’ingresso di Cassano, dove corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele II erano quasi due parallele che si incrociavano nelle vicinanze della cattedrale e fra le due importanti arterie un piccolo giardino che cominciava ad essere bello nel 1920, immaginate se oggi fosse ancora così, come sarebbe interessante.  Invece nel periodo fascista qualche scellerato podestà autorizzò la costruzione di quell’obbrobrio architettonico che è l’ex-palazzo Fiorentino rovinando definitivamente quello che poteva essere uno spazio per passeggiare e per godere il fresco serale.Ma alla fine degli anni ’60 il colpo definitivo alle possibilità di rendere bello il nostro centro fu sferrato dalla costruzione di quell’orrendo palazzaccio che è il municipio, rovinando quasi interamente la bella “Villa Comunale”  e occupando l’unico spazio fruibile nei pressi del centro storico.Oggi si continua imperterriti a rovinare concedendo autorizzazioni per la costruzione di mega-villaggi turistici sulla nostra costa, dopo aver rovinato il centro storico, ora si pensa di distruggere il resto del territorio comunale.Quando ci si chiede come mai Cassano sia andata indietro invece di progredire  è sufficiente guardarsi intorno con attenzione e si comprenderà come chi ha governato questo comune non è mai riuscito a guardare oltre l’interesse immediato di pochi a scapito dei molti, compresi quelli che dovevano venire dopo di loro.Quando si interviene in modo invasivo sul territorio sarebbe bene pensare anche a quello che lasciamo alle generazioni future.Se volete vedere alcune foto in formato più grande cliccare qui.

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