Scarso afflusso alle urne |
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lunedì, 08 giugno 2009 07:07 |
La prima tornata è archiviata, aspettiamo i risultati per vedere se sarà necessario il ballottaggio, intanto diamo un'occhiata alle prime cifre: Nel comune di Cassano ci sono 16126 elettori, coloro che hanno realmente votato sono 11598, questo significa che mancano all'appello 4528 voti, mica da scherzare, si tratta del 28% circa di persone che per un motivo o per un altro hanno deciso di lasciar perdere. Non ricordiamo quanti siano stati i votanti nelle passate elezioni, comunque il dato denota un disinteresse notevole e se ci sarà il ballottaggio l'affluenza sarà sicuramente inferiore, non essendoci più interesse personale a votare per il parente o l'amico che aspirava ad entrare nel consiglio comunale. Staremo a vedere.
Aldilà dei risultati, a votazioni concluse possiamo dire che si è trattato di una rincorsa al voto di tipo demenziale, abbiamo assistito a scenette da commedia fantozziana, con gente che girava casa per casa a pietire il voto, senza conoscere i componenti delle famiglie, senza averne mai neanche lontanamente intuito i problemi e le necessità. Qualcuno dirà, "ma si è fatto sempre così", è vero, ma non sarebbe ora di cambiare? Sono finiti i tempi dei tribuni della plebe alla Bloise o alla Frasca. D'altronde bastava contare le persone presenti ai vari comizi per rendersi conto del disinteresse totale della grande massa dei votanti. I più anziani ricorderanno certamente quando negli anni '50 e '60 ai vari comizi assistevano centinaia di persone e qualche volta si sfiorava il migliaio. Si dirà - erano altri tempi, c'erano i bisogni primari da soddisfare - Perchè ora forse non è lo stesso? Hanno mai pensato questi improvvisati politicantucoli alle decine di famiglie che a Cassano non riescono a mettere insieme pranzo e cena? O non se ne sono accorti? A prescindere dai risultati e chiunque andrà a governare questo paese ci auguriamo che sia in grado di cogliere i disagi di gran parte della popolazione e riesca a compiere quelle azioni di governo atte a veicolare sul nostro territorio investimenti pubblici e privati che possano creare lavoro e debellare definitivamente la piaga delle partenze forzate. |