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Proposta di Censimento e Verifica Storica dei Beni Immobili dell’Ente PDF Stampa E-mail
Scritto da Christian Rullo   
venerdì, 18 aprile 2025 08:02

ImagePrendendo spunto dalla presentazione della ricerca storica avvenuta di recente: Il Catasto Onciario di Cassano e Doria, anche se in questo caso si trattava di un concetto di censimento delle proprietà private con il fine di ricavarne una valutazione su cui poggiare le basi per impostare e avviare un sistema tributario. Oggi sarebbe di grande interesse registrare e analizzare come nel tempo sia cambiato il parco dei beni dell’Ente comunale. La corretta gestione del patrimonio immobiliare comunale rappresenta un atto significativo per garantire trasparenza, efficienza e sostenibilità nell’opera amministrativa.

In questa ottica, diventa fondamentale promuovere un'azione di censimento completo dei beni immobili di proprietà dell’ente, accompagnata da un’analisi che tratti in modo chiaro le alienazioni effettuate nel corso dell’ultimo decennio.

 L’obiettivo della presente proposta è quello di avviare la costituzione di un archivio aggiornato e geo-referenziato del patrimonio edilizio comunale. Inoltre potrebbe risultare utile verificare quanti e quali edifici siano stati alienati negli ultimi dieci anni per poi valutare, ove possibile, la destinazione finale di tali beni e gli eventuali benefici generati o le criticità emerse. Un simile lavoro permetterebbe di fornire alla cittadinanza un quadro trasparente sull’evoluzione del patrimonio pubblico.

Il primo passaggio da mettere in moto dovrebbe consentire la raccolta dati e la mappatura attuale in modo da garantire un censimento puntuale di tutti i beni immobiliari ancora in possesso dell’ente. Si potrebbe pensare di generare un database informatico contenente: ubicazione, metratura, utilizzo attuale, valore stimato, stato di conservazione. Seguendo con ordine potrebbe affiancarsi un’analisi storica delle alienazioni con verifica degli atti di vendita degli ultimi 10 anni per ricostruire opportunamente la cronologia delle alienazioni: anno, acquirente, valore di vendita, motivazioni dichiarate, eventuali reinvestimenti delle somme.

Sarebbe così garantita una puntuale valutazione e trasparenza consentendo la redazione di un rapporto pubblico e magari accessibile in modalità on-line sul sito istituzionale del Comune.

Apparirebbe sensato attivare un sistema di monitoraggio annuale per aggiornare la mappa patrimoniale. Dovrebbe completare il lavoro una valutazione di eventuali criticità passate e raccomandazioni per future strategie di gestione del patrimonio. Attraverso un simile esercizio si potrebbero riscontrare alcuni vantaggi tra cui una maggiore trasparenza amministrativa, la possibilità di programmare interventi mirati di valorizzazione o riuso dei beni ancora disponibili, un monitoraggio delle scelte passate in termini di alienazioni per un’amministrazione più responsabile e in fine, non per ordine d’importanza, un coinvolgimento attivo della cittadinanza nei processi di pianificazione patrimoniale.

Questa proposta si dovrebbe incasellare in un quadro più ampio di cura del bene comune e responsabilità verso il patrimonio collettivo. Raccogliere, ordinare e rendere accessibili i dati relativi agli immobili alienati nel tempo è un atto non solo di trasparenza ma anche uno strumento per pianificare con consapevolezza il futuro della nostro Comune.

 Christian Rullo,

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