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Sibari

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Cassano Ionio Meriterebbe una Facoltà di Storia e Beni Culturali PDF Stampa E-mail
Scritto da Christian Rullo   
giovedì, 10 aprile 2025 06:44
ImageIn un Comune come il nostro, noto per la presenza di Sibari culla della Magna Grecia, è davvero inconcepibile che non si sia ancora concretizzata una proposta tanto basilare quanto l'istituzione di una Facoltà di Storia e Beni Culturali. Questo passo, rappresenterebbe non solo una naturale evoluzione della nostra identità culturale, ma anche un'opportunità per colmare un vuoto che grava sul nostro territorio, una sorta di risarcimento per un lungo periodo di trascuranza subito. I nostri luoghi si onorano di accogliere il cuore pulsante di una delle più grandi civiltà dell'antichità: La Magna Grecia.  Il sito archeologico, i resti delle tracce storiche, la presenza del Museo Nazionale della Sibaritide, caratterizzano il nostro paesaggio costituendo la testimonianza di un passato che non può e non deve essere dimenticato. Tutto questo disegnerebbe il contesto perfetto per formare le nuove generazioni di studiosi, storici, archeologi, curatori museali e conservatori che potrebbero studiare e tutelare il nostro patrimonio culturale in modo qualificato e specialistico. I nostri giovani meriterebbero l'opportunità di studiare la storia locale da un punto di vista accademico, di apprendere le tecniche avanzate di conservazione, di valorizzare le ricchezze archeologiche che abbiamo a disposizione. Sibari potrebbe diventare un polo di attrazione per studenti provenienti da tutta Italia e anche dall'estero, aumentando la visibilità e dunque il richiamo turistico e culturale della nostra comunità.

Il nostro territorio ha un potenziale turistico-culturale enorme, ma non possiamo continuare a lasciare che questo patrimonio resti abbandonato al solo ricordo strettamente legato ai libri di storia. Dobbiamo saperlo valorizzare, non solo con il turismo, ma anche attraverso la ricerca di un percorso che possa sfociare o confluire nella formazione accademica. Mi piacerebbe poter coltivare un sogno che possa portare nuove professionalità in grado di rispondere e soddisfare alle numerose richieste di qualificati giovani esperti della conservazione, del restauro e della valorizzazione dei beni culturali. Una Facoltà di Storia e Beni Culturali rappresenterebbe, da un lato, un'opportunità per formare capaci professionisti locali in grado di operare concretamente sul nostro territorio e, dall'altro, contribuirebbe a riqualificare le nostre strutture, a creare posti di lavoro importanti e qualificati basati sulla cultura e sulla ricerca. L'istituzione di un Polo Universitario non sarebbe solo un investimento sul piano culturale, ma anche una mossa strategica per rilanciare l'economia locale. In un quadro in cui le opportunità di crescita sono estremamente poche, il settore culturale può rivelarsi uno degli strumenti più efficaci per lo sviluppo sociale ed economico di una comunità. Pensiamo all’evoluzione e la spinta che ha ricevuto l’area di Rende grazie alla presenza dell’università. Immaginiamo l’indotto che risulterebbe legato ad un programma così ambizioso, sarebbero trainati diversi settori a partire da quello immobiliare per finire a quello commerciale.

La nascita di una Facoltà di Storia e Beni Culturali nella nostra città non è una proposta fine a se stessa, ma un passo grandioso che, se concretizzato, rappresenterebbe un cambiamento radicale e non dovremmo chinare la testa ignorando questa opportunità. Il nostro patrimonio culturale è una ricchezza che va preservata, studiata e valorizzata e soprattutto tramandata alle future generazioni.

Potremmo attraverso questo passaggio fare in modo che la storia non rimanga solo un racconto del passato ma una risorsa per il futuro. Il nostro territorio, con la sua storia millenaria, merita di avere una Facoltà che ne studi e ne promuova la ricchezza culturale, offrendoci la possibilità di diventare protagonisti, oggi come ieri, irrobustendo un patrimonio che ci appartiene e che va preservato.

 

Christian Rullo

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