Lettera aperta al commissario ASP |
Scritto da Administrator | |
giovedì, 03 febbraio 2011 16:14 | |
Sig. Presidente Giunta Regionale della Calabria - CATANZARO Sig. Commissario Straordinario ASP Via Alimena COSENZA Sig.ri On.li Consiglieri Regionali Loro sedi On.li Deputati Delegazione Calabrese Loro sedi S.E. mons. Vincenzo Bertolone Vescovo Diocesi di Cassano Ionio Oggi 22 febbraio 2010 alle ore 18,00,nella sede della Comunità Montana Alto Ionio in Trebisacce, si è riunita l’assemblea dei Sindaci del comprensorio dell’Alto Ionio e di Cassano All’Ionio,unitamente ai Consiglieri Provinciali e Regionali,nonché del Presidente della Comunità Montana “Alto Ionio” e dell’Unione dei Comuni “La via del Mare”, per discutere e promuovere serie iniziative politiche a difesa dell’Ospedale civile di Trebisacce. L’assemblea evidenzia e ribadisce la funzione insostituibile dell’ospedale civile di Trebisacce, unico presidio e struttura sanitaria pubblica di prevenzione e cura all’interno di un vasto comprensorio ,costituito da n° 17 comuni facenti parti del distretto sanitario di Trebisacce,collegati tra loro da strade interne montane e tortuose e con sei comuni situati nelle aree interne, ad un altezza superiore a m.600 s.l.m., distanti 80-100 chilometri da Cosenza e Rossano. I presidio ospedaliero, da oltre venticinque anni ,oltre quella sanitaria, ha avuto anche un’alta funzione sociale, intorno al quale sono sorte attività,sviluppata l’economia e cresciuto importanti professionalità. Proprio per la particolare posizione geografica, ha svolto e potrà continuare a svolgere un ruolo importante di contenimento della spesa sanitaria passiva ,impedendo di fatto la migrazione sanitaria verso gli ospedali della Basilicata e della Puglia,non a caso definito ospedale di frontiera. La permanenza dell’ospedale, serve inoltre a drenare l’ingolfamento inevitabile che subirebbero gli altri presidi della provincia ,ancora inadeguati e recepire le richieste di cura e diagnosi di una grossa mole di cittadini ,proprio a seguito della chiusura di molti ospedali dell’ASP. Lo stesso Pronto Soccorso ,ancora attivo,nonostante il grave ridimensionamento con la chiusura della Chirurgia e ostetricia e ginecologia, continua a fornire circa 16.000 prestazioni all'anno;così come la terapia intensiva cardiologica garantisce l'assistenza a oltre 400 pazienti all'anno (pazienti con gravi patologie cardiache quali infarto del miocardio, gravi aritmie, casi gravi di scompenso cardiaco ). La Cardiologia -UTIC di Trebisacce è la terza nella provincia di Cosenza per produttività ( dopo Cosenza e Castrovillari )e certamente non può essere chiusa ,anzi va potenziata e non dismessa. L’assemblea dei sindaci e dei rappresentanti politici e istituzionali, nel prendere atto delle mutate contestualità sanitarie, dichiara la propria disponibilità ad aprire un confronto costruttivo diretto con il Presidente della Regione-Commissario ad acta, per verificare ipotesi di istituzione di nuovi servizi e divisioni,integrando e mantenendo attivi quelli esistenti,proprio per garantire i livelli minimi di assistenza sanitaria . Su tali presupposti,i presenti richiamano, anche la deliberazione della Conferenza dei Sindaci della ex ASL 3 del 20.7.2006, quale documento ancora valido e utile per la programmazione sanitaria, che prevedeva la costruzione del nuovo ospedale di Rossano-Corigliano ,mantenendo però aperti quelli esistenti di Trebisacce e Cariati. Inoltre, pur non condividendo le singole iniziative,che rischiano solo di minare in maniera irreversibile il fronte unitario istituzionale dei sindaci dell’intero comprensorio, da sempre coeso in difesa dell’ospedale, si manifesta sostegno anche alle azioni giudiziarie,peraltro già proposte dalla conferenza dei sindaci,se utili alla soluzione del problema. Infine, stigmatizzano il comportamento del Direttore Sanitario f.f. dell’Ospedale di Corigliano,in utilizzo precario anche per quello di Trebisacce,il quale anziché garantire l’operatività delle divisioni e servizi ancora attivi, non perde occasione per continuare a perseguire la strategia del depauperamento del personale medico e paramendico,oltre che trasferire attrezzature, al fine di giungere in tempio brevi alla totale chiusura,programmata per il 31.3.2012.Per tali motivi, con richiesta a parte, chiedono al commissario Straordinario di non adottare alcun provvedimento di trasferimento di personale medico e in particolare degli anestesisti e cardiologi . Per tali motivi , l’assemblea delega i Consiglieri Regionali e Provinciali del comprensorio, di chiedere: a) un incontro urgente al commissario ASP per discutere del potenziamento dell’attività sanitaria ancora esistente e in ogni caso impedire azioni dirette allo spoglio definitivo dell’ospedale che comporterebbe di fatto la chiusura; b) un incontro con il Presidente della Regione-commissario ad acta, per formulare,nell’ambito del mutato contesto sanitario, nuove proposte al fine di garantire i servizi e divisioni essenziali ,sia per il rispetto dei LEA che per la salute dei cittadini di 17 comune e di oltre 60.000 abitanti. F.to I Sindaci del comprensorio dell’Alto Ionio Presidente Comunità Montana Alto Ionio On. Mario Franchino Presidente Unione dei Comuni La via del Mare Cons. prov.li Franco Mundo, Giuseppe Ranù, Mario Melfi. |
< Precedente | Prossimo > |
---|