Commento di un utente |
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mercoledì, 07 luglio 2010 00:10 | |
L'ing. Eugenio Venere, socio dell'AUPMS (Asscoiazione di Autotutela degli Utenti Proprietari d'Immobili a Marina di Sibari) ci ha inviato un suo commento all'articolo di Gianpaolo Iacobini pubblicato sul nostro sito col titolo: "l'aeroporto è vitale per il turismo" nella sezione "L'opinione". Inseriamo senz'altro quanto inviatoci, non solo per dovere di cronaca, ma anche perchè condividiamo le opinioni espresse nel testo. Vorrei commentare l'articolo di G. Iacobini apparso venerdi scorso sul sito e ripreso da quanto il giornalista aveva riportato sul giornale per il quale scrive. Spero che il Dr. Iacobini possa avere conoscenza dei miei commenti : non saprei come altrimenti fare se non da questo sito. In particolare, nell'articolo viene giustamente sottolineata l'importanza che avrebbe per il turismo la presenza di un aeroporto nella zona dell'alto ionio e, nello specifico, viene riportata un'intervista sull'argomento rilasciata da Luigi Sauve; è giusto e naturale che un imprenditore turistico, certamente tra i maggiori e da più tempo presente nella zona (anche da discendenza familiare), spinga per la nascita di un aeroporto nella zona di Sibari, o di Morano o in zone vicine a quelle dei suoi interessi imprenditoriali. La ovvia motivazione addotta sulla maggiore facilità di arrivo di ondate turistiche anche da luoghi sempre più lontani verso le proprie strutture - tra cui venivano ricordati i dati di quelli che l'imprenditore possiede nella zona di Marina di Sibari - mi sembra altamente condivisibile e corretta. Vorrei però estendere il discorso e ricordare, e mi meraviglio come nell'occasione il dr. Iacobini, sempre attento ai problemi di Marina, non l'abbia stimolato nè evidenziato anche a margine del tema dominante dell'articolo, che l'obiettivo principale per un imprenditore turistico non è tanto fare in modo che il turista arrivi, ma agire affinchè il turista RITORNI o almeno sia egli stesso portavoce positivo del luogo. Come ci insegna la citata Andalusia o, anche più vicino, la costiera romagnola o viareggina, per ottenere questo non serve solo ottimizzare i trasporti,le infrastrutture o le proprie strutture ricettive, sia in accoglienza che in gestione; significa anche, se non soprattutto, agire per pretendere che le componenti turistiche esterne alle proprie strutture ricettive, dove il turista passa il tempo al di fuori del villaggio (es. paesaggio,locali esterni, manutenzione civica e stradale, ambiente, pulizia, verde, servizi, commercio, divertimenti ecc. ecc.) siano a livelli adeguati agli obiettivi dell'imprenditore e del turista e quindi tali da invogliare il turista stesso a ritornare e non a scappare appena finito il periodo pagato. E proprio questo invece avviene da parecchi anni a marina di Sibari, con un'incalzante involuzione, quando da un turismo inizialmente internazionale si è passati ad uno nazionale, poi regionale, poi locale ed oggi anche o solo "turismo extracomunitario invernale"... Questa involuzione penso si rifletta anche nella qualità, nella quantità e nella durata del turismo ospitato nei residence di L.Sauve e ovviamente nell'economia della zona. E nessuno fa niente, malgrado i tanti segnali di chiusura di resort, fallimenti di residence ecc., che nessun aeroporto può mai compensare. Qui, naturalmente, anche io ho un interesse personale in quel che dico, in quanto sono uno degli oltre duemila proprietari di una casa turistica a Marina di Sibari; non mi aspetto, ovviamente, che Luigi Sauve possa risolvere i problemi di Marina, o ne abbia ancora un interesse primario, ma ho notato con sconforto che forse anche lui ha desistito definitivamente dall'impegnarsi in quel senso : ricordo infatti che già non più di dieci anni fa, quando avemmo occasione di incontrarci insieme ad altri volenterosi per esaminare cosa poter fare per un rilancio di Marina, già degradata, il suo approccio e la sua tenacia erano ben diversi; vedo che oggi invece mantiene un profilo basso o assente sul tema ed ho notato anche che recentemente è stato ampliato e completato l'accesso diretto ad un suo residence dalla statale 106, potendo aggirare ed evitare in tal modo il pur solo transito di poche centinaia di metri in territorio di Marina di Sibari. Ulteriore brutto segno, dopo le furbate e le ordinanze-trappola di questi giorni. Riflettiamoci un po' tutti. Saluti EV |
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