Cassano. Il sindaco cede il testimone. Ma quale testimone? |
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Scritto da Eleonora GITTO | |
sabato, 05 aprile 2025 16:29 | |
![]() "Cede il testimone"? Ma quale staffetta è questa, una dinastia feudale? Sentire l'espressione melliflua "cede il testimone" quando un sindaco uscente piazza il figlio come suo successore designato fa ribollire il sangue. Non è una staffetta democratica, è un passaggio di scettro ereditario mascherato da finta continuità.
La politica non è un'azienda di famiglia. Non è un titolo nobiliare che si tramanda di padre in figlio. I cittadini non sono sudditi chiamati ad acclamare il nuovo "erede al trono". Questa non è "esperienza" che si trasferisce magicamente per via genetica. È spesso la perpetuazione di un sistema di potere, di favoritismi, di una visione asfittica della cosa pubblica dove le competenze e il merito vengono surclassati dal cognome. Che messaggio stiamo dando ai giovani capaci e desiderosi di impegnarsi per la propria comunità? Che l'unico modo per accedere alle stanze dei bottoni è avere il "sangue blu" della politica locale? Basta con questo linguaggio ipocrita che edulcora una pratica vecchia e dannosa. Non "cede il testimone", trasferisce un privilegio, perpetua un sistema chiuso e soffoca il rinnovamento. La vera staffetta democratica avviene attraverso elezioni libere e contendibili, dove i cittadini scelgono chi li rappresenta in base alle idee e alle capacità, non in base al legame di parentela con chi ha occupato la poltrona prima. Apriamo gli occhi. Non chiamiamola "cessione del testimone", chiamiamola per quello che è: un tentativo di blindare il potere familiare sulla pelle della democrazia. |
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