La favola musicale del Re Mida a Sibari |
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giovedì, 04 luglio 2013 10:05 | |
![]() Una serata di alto livello culturale della quale ringraziamo il nostro maestro sibarita Alfredo La Banca non nuovo a questi esperimenti. Ci auguriamo che in futuro sempre più spesso vengano presentate opere musical-teatrali come questa per avvicinare soprattutto i ragazzi alla musica colta per la quale il nostro paese è rinomato in tutto il mondo.
![]() Rodolfo La Banca La favola del Re Mida in breve: “Secondo la versione narrata da Ovidio nelle Metamorfosi, un giorno Dioniso aveva perso di vista il suo vecchio maestro e patrigno, Sileno. Il vecchio satiro si era attardato a bere vino e si era perso ubriaco nei boschi, finché non fu ritrovato da un paio di contadini frigi, che lo portarono dal loro re, Mida (secondo un'altra versione, Sileno andò a finire direttamente nel giardino di rose del re). Mida riconobbe Sileno e lo trattò affabilmente, ospitandolo nella sua reggia per dieci giorni e notti, mentre il satiro intratteneva il re e i suoi amici con racconti e canzoni. L'undicesimo giorno, Mida riportò Sileno in Lidia da Dioniso, il quale, felice di aver ritrovato il suo anziano tutore, offrì al re qualsiasi dono desiderasse. Mida, allora, gli chiese il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Il re si accorse presto però che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d'oro. Rendendosi conto che la sua cupidigia di denaro lo avrebbe portato alla morte, implorò Dioniso di togliergli tale potere. Il dio, impietosito dal pentimento del re, esaudì la richiesta. Mida fu successivamente punito da Apollo, in quanto non lo aveva nominato vincitore in una gara musicale con Marsia (o Pan), con un paio di orecchie d'asino. Solo il barbiere del re era a conoscenza della cosa, ma il re gli intimò di non raccontare a nessuno la sua deformità, pena la morte. Costui tuttavia, non riuscendo a mantenere il segreto, andò a confessarlo in una buca presso uno stagno. In seguito, su tale terreno nacquero delle canne e si dice che col vento sussurrassero: Re Mida ha le orecchie d'asino!.” (da Wikipedia) ![]() Mario Massaro
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