Sibari, protesta per il taglio dei treni |
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sabato, 16 febbraio 2013 21:14 | |
![]() Già il 15 settembre scorso i cittadini hanno presidiato la stazione di Rossano, bloccando i treni, o meglio l'unico che passava, per oltre un'ora ed annunciando una campagna di mobilitazione di lunga durata per ottenere il ripristino delle tratte a lunga percorrenza, la riapertura delle stazioni ed un piano di investimento sulle infrastrutture del meridione. Appena qualche settimana le forze dell'ordine annunciavano denunce nei confronti di coloro che parteciparono all'atto primo di questa campagna, rispondendo alle sollecitazioni di Trenitalia la quale, probabilmente, credeva che agitando il cappio avrebbe costretto di nuovo la nostra gente nel silenzio. Evidentemente non è così. I binari da “far west” che attraversano la piana sono stati invasi da cittadini a testa alta, tra cui molti studenti medi e studenti universitari, a cui si sono unite numerose istituzioni locali tra cui i sindaci di Cassano, Cariati e Francavilla. Il dibattito ha fatto emergere l'esigenza di continuare un percorso unitario, civile ma determinato, tra istituzioni e società civile per interrompere l'isolamento e l'abbandono della nostra terra, dando inizio ad una stagione di valorizzazione delle risorse della sibaritide, tanto abbondanti quanto dolosamente inaccessibili e nascoste.Il Comitato Promotore La presa del Treno Perduto (Associazioni e Movimenti dello Ionio Calabrese) |
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