Nel silenzio la forza della Parola |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da V.Bertolone | |
domenica, 20 maggio 2012 17:03 | |
![]() Il filosofo Baruch Spinoza Eppure, al di là del rumore c'è qualcosa di più. C'è un mondo da scoprire, o meglio, da riscoprire: il silenzio non è inerzia, assenza, vuoto. Il silenzio, se non è quello dell'inganno, è ristoro, cognizione più intima, possibilità di dialogo, socialità, ovvero quel che non viviamo, che in genere non cerchiamo, perché il silenzio ci fa paura. Le vere parole, quelle che nascono dal cuore, strappate dalla verità intima, e non estratte dalla tasca della giacca per essere spese nella chiacchiera o nell'uso quotidiano, hanno bisogno proprio di un alone di silenzio. Soprattutto quando sono di cornice alla Parola per eccellenza, quella divina. Con un orecchio ostruito dalle ortiche del vaniloquio non è possibile lasciare spazio a una Parola così alta, che inquieta e consola, che ammonisce e pacifica, che provoca e rasserena. Il silenzio non ci manca, perché lo abbiamo. Il silenzio è la sede della Parola di Dio. Bisogna allora concentrare l'attenzione dello spirito, non lasciarsi assorbire dalla vita di superficie, stabilire in ogni giornata una zona di silenzio, affinare la sensibilità dell'anima perché, per dirla con papa Giovanni XXIII, «anche quando ci può essere la necessità di uno sfogo, in certe ore di solitudine e di abbandono, il silenzio e la mitezza sono temperamenti che rendono più fruttuoso il patire qualche cosa per amore di Gesù». + Vincenzo Bertolone |
< Precedente | Prossimo > |
---|