CASSANO:SINDACO ILLEGITTIMO |
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giovedì, 24 novembre 2011 07:37 | |
![]() Sala Udienze Corte Costituzionale Cliccare quì per la sentenza della Corte Costituzionale COMUNICATO STAMPA La Corte Costituzionale dichiara illegittima le norme sull’abrogazione delle incompatibilità. Il sindaco Gallo: «Prendo atto della sentenza: chiederò al consiglio di adottare i provvedimenti consequenziali». Con sentenza depositata in data odierna, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della legge regionale n. 34 del 2010 nella parte in cui eliminava il regime delle incompatibilità, tra l’altro, tra la carica di sindaco e quella di consigliere regionale. «Come sempre affermato e come anche di recente pubblicamente ribadito in diverse interviste giornalistiche e televisive – commenta il primo cittadino cassanese e consigliere regionale Gianluca Gallo – alla luce del pronunciamento della Corte Costituzionale chiederò senza indugio alla presidenza del consiglio comunale di voler avviare e portare a compimento nei tempi di legge le procedure per la declaratoria della mia decadenza dall’incarico di sindaco». Aggiunge Gallo: «In questi mesi, ho lavorato alacremente per assicurare alla mia città una guida certa ed il raggiungimento di traguardi importanti. Con la determinazione e l’impegno di sempre, continuerò ora a lavorare per la mia città ed il territorio da una postazione diversa». Reggio Calabria, addì 23 novembre 2011 Segreteria politica Consigliere Regionale Gianluca Gallo
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO FEDERAZIONE DI COSENZA Avevamo ragione! La Corte Costituzionale, come era prevedibile, ha dichiarato la illegittimità della “Legge Vergogna”. La Corte Costituzionale ha dato un colpo di accetta alla vergognosa “Norma” , che eliminava le incompatibilità tra la carica di consigliere regionale con quella di assessore e sindaco e con quella di presidente e assessore provinciale. La sentenza della Corte Costituzionale boccia sonoramente tutti coloro i quali, in maniera trasversale , in Consiglio Regionale approvarono un atto, che è stato giudicato vergognoso da tutto il Paese. La Corte Costituzionale ha sentenziato, in sintonia con le nostre affermazioni, che la norma regionale risulta costituzionalmente illegittima in quanto, eliminando le incompatibilità, contrasta con l’art. 117 e 122 della Costituzione e , soprattutto, viola il limite del rispetto del principio di eguaglianza sancito in materia dall’art. 51 della Costituzione, che intende assicurare su tutto il territorio nazionale l’esigenza di uniformità discendente dall’identità di interessi, che comuni e province rappresentano riguardo alle rispettive comunità locali, quale che sia la regione di appartenenza. La sentenza della Corte Costituzionale archivia un obbrobrio politico, culturale, amministrativo e giuridico. La scure della Corte Costituzionale sulla “Legge Vergogna”, certamente, fa impallidire i promotori, fa arrossire i sostenitori, e riempie di vergogna chi l’ha attuata e applicata. La sentenza della Corte Costituzionale restituisce alla Calabria la dignità che taluni hanno cercato di offuscare e dà la possibilità a tutti i calabresi di camminare a testa alta. Per quanto concerne la vicenda di Cassano Jonio, il Consiglio Comunale deve essere convocato, con urgenza, per deliberare la decadenza del sindaco abusivo. Non tollereremo nessuna pratica dilatoria che traspare dalle dichiarazioni di Gallo. Il consiglio comunale non deve avviare alcuna procedura, deve solamente deliberare la decadenza, in quanto il percorso previsto dal Dglsv 267 era stato completato. Invitiamo, sin da ora, quanti sono preposti al rispetto delle leggi e chi sovraintende sui comuni, ad intervenire per impedire che, ancora una volta, furbizie, tatticismi e meschinità prendano il posto delle leggi e dei regolamenti. La “rivoluzione culturale” del sindaco Gallo è stata bocciata anche dalla Corte Costituzionale. Cosenza, 23 novembre 2011. Gianni Papasso – segretario provinciale del partito socialista italiano
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