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Sibari

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Per Orsomarso e Caputo è tutto gratis PDF Stampa E-mail
Scritto da A.M.Cavallaro   
venerdì, 22 luglio 2011 10:39
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on.Orsomarso e Caputo
Sono particolarmente sorpreso e per certi aspetti grato del fatto che autorevoli consiglieri regionali di maggioranza abbiano ritenuto meritevole di precisazione una valutazione da me espressa sul “Patto per il sorriso” che a Sibari si è concretizzata in un collegamento  tra la fascia ionica cosentina e  l’aeroporto di Lamezia. Mi riferisco al mio articolo pubblicato su questo sito: "Per Sibari,bus invece di aerei", che è stato ripreso da diversi quotidiani, la risposta cui faccio riferimento è apparsa su "Calabria Ora"del 20 luglio e che potrete leggere nella seconda parte in PDF.  Spero vorranno consentirmi, gli autorevoli membri del consiglio regionale, un’osservazione preliminare sulla loro dichiarazione: essa è in perfetta linea con la più rigorosa ortodossia scopellitiana. Vi è l’esordio della demonizzazione del passato, segue poi l’esaltazione del nuovo “corso” e l’immancabile riferimento al “pensiero” e all’opera del presidente Scopelliti (questa doverosa testimonianza di obbedienza al governatore sta aprendo forse in Calabria le porte al culto della personalità?). Ora veniamo al merito.

Avevo solo lamentato l’estemporaneità dell’iniziativa che non si raccorda in maniera concreta con quelle che sono le esigenze di mobilità legate ai flussi turistici. Chi opera nel settore turistico sa bene che i flussi da e per l’estero sono preventivamente programmati e pagati. Chi arriva a Lamezia sa dove andare e sa chi lo aspetta all’aeroporto, come già efficacemente evidenziato dal  presidente del COTAJ, di cui mi pregio di far parte, l’amico Natale Falsetta.
L’aspetto che m’incuriosisce di più è il cosiddetto costo zero dell’iniziativa e cioè che tutto sia gratis per tutti: gratis per il turista, gratis per il vettore e gratis per la regione. Passi per le aziende di trasporto (magari aspirano a diventare delle ONLUS o  le “misericordie”del trasporto pubblico), passi per l’usura del mezzo, passi per la retribuzione del personale (possono essere  volontari a costo zero) ma il carburante in Italia si paga, caro e in contanti.  Mi piacerebbe sapere chi paga almeno il carburante.
A questo punto, fuor di metafora, credo che s’imponga una doverosa presa di posizione da parte dei gruppi consiliari sia di maggioranza che di opposizione (quest’ultima è forse andata in vacanza?), per valutare l’efficacia e l’opportunità di questa iniziativa e soprattutto la sua conclamata gratuità. Non ho dubbi che intanto i consiglieri regionali Caputo e Orsomarso forniranno all’opinione pubblica calabrese opportuni chiarimenti sul cosiddetto “costo zero”.
Sulla poca efficacia del servizio, messo in piedi a stagione avanzata, si è già abbondantemente detto in precedenza.

Antonio M.Cavallaro
Operatore turistico
Membro del COTAJ
Socio fondatore di “Ali per Cosenza”

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