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Sibari

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Ancora studi di fattibilità... PDF Stampa E-mail
Scritto da G.Iacobini   
lunedì, 20 aprile 2009 06:53
ImageUno studio di fattibilità per risolvere, con risorse pubbliche, la crisi di un villaggio turistico privato.Torna in cronaca Marina di Sibari, cittadella delle vacanze dal giugno 2006 affidata alle cure dell’associazione “Consorzio Sibari città del mare”, che non ha mai nascosto di considerare lo studio lo strumento idoneo alla risoluzione di problemi quali il rifacimento di fogne, acquedotto e impianti di pubblica illuminazione (compiti prioritariamente demandati, almeno secondo il protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune ed ente consortile, al “Sibari città del mare”). <<Lo studio, denominato “Riqualificazione, adeguamento e promozione della nuova entità ed immagine di Marina di Sibari”>>,  informava qualche tempo fa sul proprio sito internet la stessa associazione consortile, <<dopo aver subito una revisione in base a quanto deliberato dall’assemblea svoltasi nell’agosto del 2008, è approdato nella apposita commissione tecnica istituita presso il Comune di Cassano, per la definitiva approvazione e per la successiva presentazione al nucleo di valutazione della Regione>>. Si aggiungeva: <<Lo studio individua gli interventi da realizzare e le attività da svolgere, nonchè le necessarie fonti di ricavo. La sua presentazione si inserisce negli scenari operativi di una nuova gestione capace di superare le criticità attuali>>. Della questione, s’apprende ora, s’è discusso giovedì scorso, durante una riunione svoltasi in Comune, alla presenza dei vertici dell’amministrazione comunale e della macchina burocratica municipale, nonché dei referenti dell’associazione e della società consortili. Difficile saperne di più: bocche cucite, infatti, sia dalle parti dell’associazione-consorzio che negli uffici del Municipio. Di certo v’è che lo studio è stato preso in consegna (ormai da qualche settimana) dalla speciale commissione tecnica guidata dal direttore generale del Municipio, Angelo De Marco. Stando alle poche indiscrezioni trapelate, Palazzo di città si sarebbe riservato ogni valutazione almeno fino al prossimo 23 d’aprile, quando, conclusa (si presume) l’istruttoria, l’ente potrebbe adottare (d’iniziativa della giunta comunale) un atto di impulso, cioè una delibera per mezzo della quale adottare il piano ed invitare la Regione Calabria ad inserirlo nella programmazione regionale, per intercettare così i necessari finanziamenti. <<Non abbiamo ancora assunto alcuna decisione>>, precisano fonti municipali, <<anche se ci pare che ci si stia muovendo nell’ottica di quando suggerito dal nostro consulente>>, vale a dire l’architetto Andrea Iovene, che al Municipio avrebbe da tempo rivolto l’invito ad adottare un programma di riqualificazione urbana, dalla vigente legge urbanistica regionale descritto come iniziativa <<finalizzata a promuovere il recupero edilizio di ambiti della città appositamente identificati e delimitati, fruendo di finanziamenti pubblici e dell’eventuale concorso di risorse private>>, attraverso <<un insieme coordinato d’interventi che mirano a riqualificare aree degradate risanandone l’edificato e potenziandone le dotazioni>>, d’intesa <<fra la Provincia, l’amministrazione proponente e gli altri soggetti coinvolti>>. Ad un dubbio, però, nessuno, neppure in Comune, né ufficialmente né a taccuini chiusi, riesce o vuole dare risposta: che fine ha fatto il precedente studio di fattibilità pensato proprio per Marina di Sibari qualche anno fa, denominato, testualmente, “studio per la riqualificazione del tessuto urbanistico illegalmente edificato di Marina di Sibari”? Gianpaolo Iacobini- Gazzetta del Sud
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