Il prof. Antonio De Septis ha espresso il suo parere sulla querelle inerente il futuro aeroporto di Sibari, e non ha solo ribadito l'importanza di questa struttura per l'economia dell'intera area Sibaritide-Pollino, ma ha evidenziato come in altre parti del mondo ed anche nel nord della penisola, è massiccia la presenza di aeroporti anche dove i passeggeri sono veramente pochini.
Leggete le considerazioni che seguono, sono davvero illuminanti.
Io ho avuto sempre il massimo rispetto delle opinioni altrui e non mi sono mai innamorato delle mie opinioni, però sul fermo "NO" di alcuni alla realizzazione dell'aeroporto della Sibaritide ho molti dubbi e non riesco ad intravedere le vere ragioni, che si mimetizzano dietro l'angolo di una scelta di politica economica. Per l'economia di una regione,che vuole fare della Sibaritide un distretto di qualità del turismo, il trasporto è fondamentale. Pur tuttavia le azioni contraddicono questa, piu' volte espressa ,volontà di sviluppo. I fruitori del porto di Corigliano ed i turisti che da anni affollano i circa 20000 posti letto della Sibaritide devono lottare con l'inefficienza storica della 106, con l'autostrada a3, che ormai potrebbe essere offerto come percorso alternativo alla Parigi-Dakar, con quello che rimane della ferrovia ionica.. Nel mentre al nord si sta attuando la grande velocità, in Calabria ancora abbiamo 386 km di linee non elettrificate a binario semplice, di cui la stragrande maggioranza sulla direttrice RC-TA. Evidentemente nell'altre parti di Europa fanno scelte imprudenti, secondo i ns. rappresentanti politici per es. in COSTA BRAVA: 160 KM DI COSTA E 6 AEROPORTI; COSTA DEL SOL 250 KM DI COSTA 6 AEROPORTI; ALAGARVE 120 KM DI COSTA 2 AEROPORTI; SIBARITIDE: 120 KM DI COSTA 0 AEROPORTI; CALABRIA 750 KM DI COSTA 3 AEROPORTI. Il no dell'on. Dorina Bianchi , poco motivato,che sembra una sterile e provinciale difesa dell'aeroporto di Crotone,in una epoca di globalizzazione, non è stato seguito da una proposta di sviluppo dello stesso aeroporto crotonese. Sono in troppi preoccupati delle ns.iniziative: il Prof. Baccelli e l'on. Dussin della lega hanno sottolineato la probabile perdita per uno scalo con meno di un milione di passeggeri, dimenticantosi che molti aeroporti del nord sono al di sotto ; per es. dati 2006 : Forlì 620309, Rimini 319702, Brescia 225470, Parma 122023,Bolzano 68550, Perugina 42565, Cuneo 26225,Albenga 13092, Aosta 7818,Siena 1686,biella 100 . Certamente l'On. Dussin non ha problemi per raggiungere Roma dal Veneto: se perde l'aereo a Treviso, può partire da Trieste, se arriva in ritardo puo' partire da Venezia, se anche lì arriva in ritardo c'è pronto l'aeroporto di Verona, se non trova posto c'è sempre disponibile l'aeroporto di Bolzano. Gli Operatori turistici della Sibaritide aderiscono alla proposta del Presidente Gaglioti della CCIAA di Cosenza,che prevede di ricercare i finanziamenti nella stragrande maggioranza fra gli imprenditori privati ed ipotizza l'affido della gestione dell'aeroporto non al pubblico, ma ad una società privata di comprovata esperienza . Noi auspichiamo anche in Calabria si possa pensare ad una unica società di gestione per gli aeroporti calabresi. Pensiamo ad un aeroporto destinato, almeno nella prima fase al turismo ed alla agricoltura, adatto a voli low cost ed a charter. Sarebbe interessante verificare l'opportunità di realizzare un SISTEMA TURISTICO LOCALE interregionale Basilicata-Calabria, in cui fra le varie infrastrutture troverebbe logico spazio l'aeroporto di Sibari. Infine quello che non comprendiamo il silenzio di Sviluppo Italia, che con il denaro pubblico sta realizzando migliaia di posti letto a Sibari, forse pensando di paracadutare i futuri turisti che vorrano scegliere Sibari per le loro vacanze. Antonio de Septis Presidente Consorzio Operatori turistici Costa dei Saraceni Villapiana |