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Libri - "Sulla Soglia" di Luigi Niger PDF Stampa E-mail
Scritto da Michel Miani   
venerdì, 03 ottobre 2008 12:48
ImagePiù volte ho fatto rilevare che il nostro sito, non ha grandi velleità culturali, che lasciamo ad altri sicuramente più idonei,  pur tuttavia  mi permetto,  di tanto in tanto,di segnalare  all’attenzione dei nostri visitatori, scritti, libri, poesie, storie e fatti di cronaca che mi hanno colpito particolarmente e che penso possano interessare coloro che mi seguono ormai da quasi due anni. Il mio amico d’infanzia, Luigi Niger, un paio d'anni fa, mi regalò una sua pubblicazione dal titolo molto significativo, non solo  per chi conosce l’attività professionale dell’autore: “Sulla soglia”.

 

In copertina, in un cerchio profondamente rosso, una figura umana, dal sesso indefinibile, sbatte la testa contro un muro. Si tratta di un’opera del pittore fiammingo Pietro Bruegel il vecchio.

Il prof. Niger,  psicologo e psicoterapeuta, è stato per molti anni professore di filosofia, di psicologia e di sociologia, vede il mondo da un osservatorio “privilegiato” attraverso gli occhi dei suoi numerosi “pazienti”, cosa questa che gli permette di mettere in relazione le sue profonde conoscenze storico-filosofiche con il mondo di oggi.

“Un libretto” composto da 19 brevi capitoli (anche l’introduzione dello stesso autore ne fa parte), nei quali si riassumono con puntualità quasi scientifica molte pesanti problematiche dell’uomo post-moderno. Quel “quasi”  è d’obbligo, perché Luigi vive il nostro tempo in modo pieno, ma non si allontana mai dai concetti  metafisici di Platone e degli altri grandi filosofi dell’antichità.

Ho impiegato 2 anni prima di scrivere queste mie modestissime note, da  lettore appassionato e non da profondo studioso, da uomo qualunque che tenta strenuamente di capire il mondo che lo circonda.

Grazie, caro amico, ho letto più volte le tue osservazioni, le ho meditate, mi hanno convinto a non sbattere anch’io la testa contro il  muro.

Tonino Cavallaro

Aggiungo che ho fatto leggere il tuo libro a diversi amici, uno di questi, poeta delicato e profondo, mi ha inviato un suo commento che pubblico  di seguito, con la speranza di fare cosa gradita a te ed ai miei amici del web.

Caro Tonino, Sono rientrato in questi giorni dopo una lunga assenza. Come Stai? Mi auguro tutto bene. Ho aperto il tuo sito ed ho trovato una tua poesia “L’unica speranza”, ed una di Fosco “Fra le cime del Pollino”. Mi sono piaciute moltissimo e le trovo bellissime per sentimenti e, per la verve poetica. Quella di Fosco è ricca d’appassionata voglia di natura e di infinito. Il Pollino acrocoro maestoso, d’altronde, è un luogo ove, in ogni angolo, si respira mistero e aria trascendentale. Complimenti!                  Quando ci siamo visti, l’ultima volta nel tuo ufficio a Sibari, mi hai donato il libro “Sulla soglia” di Luigi Niger mi hai chiesto qualche commento. Io, durante le vacanze l’ ho letto e riletto perché l’ho trovato di mio gradimento per la lettura facile e perché è interessante per i temi che propone al lettore.

Quantunque ponga tematiche, sotto certi aspetti ,un po’ ostiche, le rende accessibili e famigliari per la sua capacità di scrivere, non da Solone.

I temi dei singoli capitoli potrebbero far scivolare in retorica e ricchezza di terminologia per addetti alla materia, ma, Luigi Niger, li espone con termini accessibili, comprensibili e con una prosa che non affatica la mente di chi vuole leggere e capire quanto di vero esprime.               

Non voglio essere prolisso, ma devo affermarti che, mette in luce, una realtà della società, dura a digerirsi facilmente.

Gli argomenti sono accadimenti giornalieri, modi di sentire che ognuno di noi vive, alcuni sulla propria pelle.

Niger non da ricette per possibili rimedi, s’intuisce la sua ottica, la sua appartenenza alla classe maggiormente colpita, egli vorrebbe una giustizia maiuscola, che livelli tutti gli uomini senza discriminazioni per razza, colori, credo politico-religioso, ricchezza e, perché no, una latente ignoranza, questa ancora oggi una delle piaghe del nostro paese, sulla quale si continua a differenziare la società, ad oltraggiare il meno dotato.               

Credo che, l’armonia della poesia e della musica, a cui allude Luigi Niger, effettivamente può essere un valido aiuto finalizzato alla ricerca per rendere tutto più umano senza che i dolori e le ansie debbano solo essere anestetizzati, ma estirpati.                

Lo scritto arricchito dai richiami di poesie e massime, acquista particolare valenza e significato: bellissima “La gazza” che s’inserisce nei pensieri espressi come un compendio finale di richiesta, e di sollecitazione verso il creatore dell’universo. Gli umani, di derivazione divina, possono esaurire la continua richiesta d’uguaglianza e di libertà, ma devono vincere i loro arcaici vizi, presi dal quotidiano, che non li giustifica, rimettendo al centro dell’attenzione l’uomo come fratello, amico, compagno di questo cammino terrestre che ha un solo certo esito finale uguale ed inevitabile.

Carissimi saluti

Michele Miani

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