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Meditate gente, meditate.... PDF Stampa E-mail
Scritto da Yvette   
martedì, 05 agosto 2008 07:57
SAMURAI
Il vecchio samurai
Un'amica  mi ha mandato dal Canada per e-mail questo racconto giapponese su cui riflettere e ..... meditare.  Mi è sembrato così interessante che ho pensato di girarlo ai nostri visitatori. Grazie Yvette, per la tua amicizia continua e ricca di significati, pur nella lontananza, l'affetto e la stima, quando sono sinceri e reciproci, non si perdono mai.

Nei pressi di Tokio viveva un grande samurai, molto vecchio, che si era dedicato all’insegnamento del Buddismo Zen ai giovani.

Malgrado la sua età si mormorava che era ancora capace d’affrontare qualsiasi avversario

Un giorno giunse un guerriero famoso per la sua mancanza di scrupoli. Era celebre per la sua tecnica di provocazione : aspettava che il suo avversario facesse la prima mossa e, grazie alla sua rara capacità di reazione, approfittando degli errori dell’avversario, contrattaccava con la rapidità di un lampo.

Questo giovane e impaziente guerriero non aveva mai perso un combattimento e conoscendo la reputazione del vecchio samurai, era venuto per batterlo e accrescere la sua fama.

Gli allievi si erano opposti tutti a questa idea, ma il vecchio maestro accettò la sfida.

Si riunirono nella piazzetta del villaggio e il giovane guerriero cominciò ad insultare il vecchio maestro.

Gli lanciava delle pietruzze, gli gridava sul viso ogni tipo di offesa conosciuta, comprese quelle riguardanti gli antenati.

Per molte ore fece di tutto per provocarlo, ma il vecchio restò impassibile. Al cadere della notte sentendosi stanco ed umiliato, l’impetuoso guerriero si ritirò.

Delusi d’aver visto il Maestro accettare impassibile tutti quegli insulti e  provocazioni, gli allievi chiesero al Maestro:

- Come avete potuto sopportare tali indegnità ? Perchè non vi siete servito della vostra spada pur sapendo che potevate perdere il combattimento, invece d’esibire la vostra vigliaccheria davanti a tutti noi ?

-  Se qualcuno vi offre un regalo e voi non l’accettate a chi appartiene il regalo? – Domandò allora il vecchio samurai.

- A colui che l’ha offerto - risposero gli allievi

 - Questo vale anche per l’invidia, la rabbia e gli insulti – disse il Maestro, - Quando non vengono accettati, essi appartengono sempre a colui che li porta dentro il cuore.

E VOI, COME AVRESTE REAGITO?

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