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PREMIO CASSANO 2008 XIII Edizione PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
sabato, 07 giugno 2008 19:58

alario
prof. Leonardo Alario
I.R.S.D.D.

Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia

Salita XX Settembre, 15

87011 Cassano All’Ionio/CS

COMUNICATO STAMPA

Il quattordici giugno, con inizio alle ore diciotto e trenta, alla presenza delle autorità religiose e civili della regione, nel Teatro Comunale di Cassano All’Ionio, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Cassano 2008, XIII edizione.

Giunto, appunto, alla tredicesima edizione, il prestigioso Premio è stato assegnato in passato al poeta in dialetto Giacinto Luzzi, al cantastorie Otello Profazio, all’arcivescovo Giuseppe Agostino, alla Redazione Giornalistica della RAI Calabria, agli editori Rosario Rubbettino, Mimmo Sancineto, Walter Pellegrini, Editoriale Progetto 2000 di Demetrio Guzzardi, Falzea, Editrice Abramo, Ursini Editore, Walter Brenner; al documentarista Agostino Conforti, agli etnomusicologi Enzo La Vena, Roberta Tucci, Antonello Ricci, Gruppo Folklorico Pro Loco del Pollino, Gruppo dei Totarella, Danilo Gatto, Ars Enotria Ensemble; agli antropologi Francesco Faeta, Matilde Callari Galli, Gualtiero Harrison, Maria Domenica Combi, Domenico Scafoglio, Mario Bolognari, Vincenzo Spera, Amalia Signorelli, Luigi M. Lombardi Satriani, Elsa Guggino, Lello Mazzacane, Ilario Principe, Marco Marcotulli; ai linguisti Pasquale Caratù, John Trumper, Ugo Vignuzzi, Annaluisa Rubano, Giuseppe Falcone, Giovanni Ruffino, Salvatore C. Trovato, Maria Antonietta Dettori, Edgar Radtke, Max Pfister, Immacolata Tempesta, Maria Teresa Greco; agli storici André Guillou, Umberto Laffi, Giovanni Brancaccio, Cesare Colafemmina; al museologo Francesco Mainieri, a Giusy Drosi per l’Opera Prima..

Nato per promuovere l’interesse di antropologi, linguisti e storici per la realtà antropica della Calabria, per favorire il confronto tra diverse scuole e per destare nei giovani studiosi locali l’amore per la ricerca demoantropologica dialettologia e storica, il Premio Cassano è stato fondato da Leonardo R. Alario, presidente dell’Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia, cultore di Antropologia culturale e di Storia delle Tradizioni Popolari, membro del Comitato Scientifico del Centro Interdipartimentale di Documentazione Demoantropologica dell’Università della Calabria.

Quest’anno la Giuria, presieduta da Ottavio Cavalcanti, direttore del CIDD dell’Università della Calabria, e composta da Pasquale Caratù e Annaluisa Rubano dell’Università di Bari, da Filippo Burgarella, Giampiero Givigliano e Giuseppe Trebisacce dell’Università della Calabria, da Giuseppe Caridi dell’Università di Messina; e da Leonardo R. Alario, presidente dell’I.R.S.D.D. e ideatore del Premio, riunitasi nella sala di lettura della Biblioteca dell’IRSDD, ha assegnato, all’unanimità, il riconoscimento agli studiosi Nicola De Blasi dell’Univ. degli Studi Federico II di Napoli per la Linguistica; Vito Teti e Cesare Pitto dell’Univ. degli Studi della Calabria per l’Antropologia; a Felice Costabile dell’Univ. di Reggio Calabria per la Storia, al periodico Katundi Yne per il giornalismo d’interesse storico, linguistico e antropologico; all’editrice SQUILIBRI per l’editoria d’interessa antropologico ed etnomusicologo.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, il Premio continua ad arricchirsi, dunque, della presenza di eminenti studiosi di chiara fama, dando testimonianza dell’importanza che sta assumendo, con gli anni, nel panorama della promozione della ricerca scientifica e della funzione che sta svolgendo nel proporre la Calabria all’attenzione di intellettuali tra i maggiori del nostro tempo.

 

 

PROGRAMMA

 

 

PREMIO CASSANO 2008

XIII Edizione

 

 

Ore 18,30: Teatro Comunale

Cerimonia d’apertura

 

Intervento introduttivo di

Leonardo R. Alario

Presidente dell’IRSDD

 

Saluti delle personalità presenti

 

Ore 19,00:

Cerimonia di consegna del

PREMIO

 

a

 

Nicola DE BLASI

per la Linguistica

 

Felice COSTABILE

per la Storia

 

Cesare PITTO

per l’Antropologia

 

Vito TETI

per l’Antropologia

 

Katundy Ynë

per il giornalismo d’interesse , antropologico, linguistico, storico

 

Editrice SQUILIBRI

per l’Editoria d’interesse antropologico, linguistico e storico

 

 

 

Presenta

Gianfranco Donadio

Giornalista Antropologo

 

 

 

Dichiarazione di Leonardo R. Alario

Presidente e fondatore del Premio

 

La tredicesima edizione rispetta la tradizione di un Premio strutturalmente semplice, asciutto, garbato, privo di orpelli, i quali lo farebbero sontuoso, ma lo allontanerebbero dal suo stesso progetto, il cui fine è non la meraviglia con quel tono mondano assicurato da tanta bella gente, ma la proposta, piuttosto, a studiosi italiani e stranieri di volgere lo sguardo alla Calabria e di studiarne la realtà storico-antropica e, naturalmente, linguistica, non potendo prescindere la lingua dai fatti dell’uomo, dalle sue vicende, voglio dire, e dalla sua visione del mondo maturata proprio grazie a quelle determinate vicende in quel determinato luogo.

Sulla Calabria si è detto e scritto molto, forse anche troppo, ma il fatto è che, cernendo cernendo, restano poche le cose veramente serie dette, frutto di ricerche puntuali e rigorose. Bisogna aspettare l’istituzione dell’Università della Calabria per vedere affermarsi un nascente e, poi, sempre più vigoroso fervore di studi, di ricerca sul campo, di attenzione euristica, di fondazione di nuove ed efficaci metodologie, il cui fine è quello di rileggere la Calabria e di darcene un’immagine tendenzialmente chiara. La Facoltà di Lettere e Filosofia, con i suoi dipartimenti, ha lavorato molto e bene in tal senso, ottenendo risultati eccezionali e innescando processi fecondi utili a destare interesse e a promuovere consapevolezza nuova negli studiosi locali, nelle agenzie educative, nelle associazioni culturali e di promozione del territorio. A parte la produzione scientifica, di primissima qualità, dei cattedratici dell’Unical, la gran messe di tesi di laurea ci dice quanto utile sia stato l’intervento dell’Università sul territorio con il coinvolgimento diretto delle popolazioni secondo un metodo di lavoro partecipato e mai asetticamente e freddamente attuato. In una così intensa, rigorosa e vigorosa attività, determinante è stato il contributo permanente del Centro Interdipartimentale di Documentazione demoantropologica , con cui il nostro Istituto di Ricerca più strettamente collabora.

In una così favorevole temperie culturale s’inserisce, appunto, con modestia, ma anche con dignità e rigore, l’Istituto di Ricerca, la cui ultraventennale attività è servita a contribuire alla ricerca sul campo e alla promozione della conoscenza delle scienze demoantropologiche, linguistiche e storiche, non solo, ma anche a richiamare l’attenzione di tanti studiosi italiani e stranieri sulla Calabria e su Cassano, finalmente, in particolare, mettendo in contatto fra loro anche diverse scuole delle nostre discipline. Grazie a questo Premio, ai Convegni, alle lezioni magistrali di eminenti studiosi, alla ricerca scientifica Cassano è, insomma, diventata un crocevia di promozione culturale, un luogo d’incontro di studiosi di diverse università, di diversa formazione e con diversi interessi. Si pensi alla stretta collaborazione dell’Istituto di Ricerca con l’Università di Bari e con i linguisti Pasquale Caratù e Annaluisa Rubàno, con le Università di Catania e di Messina con i linguisti Salvatore Trovato e Giuseppe Falcone e con lo storico Giuseppe Caridi, con quella di Salerno con l’antropologo Domenico Scafoglio e, poi, con "La Sapienza" di Roma con l’antropologo Luigi M. Lombardi Satriani e con gli etnomusicologi Antonello Ricci e Roberta Tucci, e con l’Università della Calabria, ancora, con gli storici Filippo Burgarella, Gianpiero Givigliano, Pietro Dalena e con l’antropologo, direttore del Comitato Scientifico, Ottavio Cavalcanti.

È un patrimonio considerevole, per quantità e qualità, quello acquisito nel corso degli anni dall’Istituto di Ricerca, da consolidare e da arricchire nel tempo. È necessario, però, che qualcuno se ne accorga e non volga sempre lo sguardo alla manifestazioni mondane spesso vuote, talora inutili o, addirittura disutili, ma di grande visibilità.

Se da parte di tutti c’è la consapevolezza dell’importanza del Premio e dei suoi benefici culturali per l’intero territorio, se veramente si vuol operare in favore della nostra regione e di Cassano, in particolare, di cui si parla, finalmente, bene, anche grazie alle attività dell’Istituto di Ricerca, allora il Premio, intitolato, non a caso, a Cassano, avrà ancora un lungo e fecondo cammino da percorre. Se, al contrario, tutto ciò verrà a mancare, allora il Premio non ha motivo più di continuare a celebrarsi in Calabria e a Cassano. Ma io sono fidente nell’intelligenza costruttiva dell’uomo e prevedo per il Premio un lungo cammino utile alla promozione delle nostre comunità e, quindi, delle giovani generazioni, a cui esse affidano il loro, mi auguro, non incerto futuro.

In particolare quest’anno è confermata l’alta qualità degli studiosi premiati: Per la linguistica Nicola De Blasi, dell’Università "Federico II" di Napoli, che ha svolto approfonditi studi sulla lingua italiana, i cui risultati sono stati pubblicati anche in molti Paesi stranieri; Per la storia Felice Costabile dell’Università "Mediterranea" di Reggio Calabria, i cui studi spaziano dall’Italia alla Grecia, dalla Spagna all’Egitto, ma hanno sempre come centro, nel cuore e nell’intelletto, la Calabria antica, affrontati con rigoroso metodo storico; per l’antropologia Vito Teti, dell’Università degli Studi della Calabria, che si è occupato e si occupa tuttora di storia e antropologia dell'alimentazione, di antropologia del viaggio e dell'emigrazione, di antropologia religiosa, di antropologia dell'abbandono e dello spopolamento, del tema delle rovine, della melanconia e della nostalgia con particolare riferimento al Mezzogiorno d'Italia e al Mediterraneo; Cesare Pitto, anch’egli dell’Università degli Studi della Calabria, il cui impegno scientifico a vasto raggio, dal Nord Europa alla Sicilia, ha, come punto obbligato di riferimento, la Calabria, sua patria d’adozione; Katundy Ynë, Rivista Italo-albanese di cultura e di attualità, la cui attività è valsa a salvaguardare e a valorizzare il prezioso patrimonio culturale degli Italo-albanesi; Editrice Squilibri per l’editoria d’interesse storico, antropologico e linguistico, essendosi distinta per la promozione della ricerca demo-etnoantropologica e musicologica con particolare sguardo alla Calabria, sulla cui realtà socio-culturale ha curato la pubblicazione di validi contributi di studiosi contemporanei.

 

Leonardo R. Alario

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