A mio padre (poesia) |
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Scritto da L.Chiarello | |
sabato, 17 settembre 2016 08:05 | |
![]() come una barca a cui, tolti i remi, scivola sulle alture scoscese E io ascolto piano la parola antica del timoniere che ora, silenziosa, parla senza modulare suoni. Ecco, come parola che tace sei, la mano scarna, forse solo, come non mai, dentro la tua memoria.
Solo. Indefinibilmente, altrove.
Come bambino non hai smesso di giocare con i sassolini della sabbia. Sassolini, piccoli frammenti di memoria, gettati dal pugno di una mano ora aperta, avvizzita e tremolante
Mano bianca come quei sassolini come le ombre del tuo viso, che sanno di passaggio, di pasqua.
Ma il cuore è libero, lì dove le contraddizioni sono paesaggi luminosi che si tengono e ti tengono per mano
Ed è tutto, padre, tutto questo, niente, tutto.
Lory Chiarello
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