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Renzi rottamatore PDF Stampa E-mail
Scritto da Staff.redazione   
venerdì, 02 settembre 2016 07:53
ImageRenzi, fedele alle promesse, procede nella sua opera di rottamazione. Ha iniziato con inaudita ferocia sull'economia della nazione, sbaragliando tutti i precedenti record di debito pubblico, e riuscendo a farlo mantenendo la crescita allo zero assoluto. Poi, disumano, si è accanito sulla Costituzione, riducendola a polpette. Del concetto di coerenza fra il dire ed il fare non ha avuto pietà, brandelli del principio si ritrovano sparsi e spiaccicati sui muri ed affreschi di Palazzo Chigi. Inutile ricordare il sistematico massacro dell'ormai vecchia lingua inglese, trasformata in un veloce gergo moderno, anche se ancora incomprensibile.

Pure le formali e superate buone maniere hanno subito la sorte che meritavano, sostituite da più attuali sganasciati sbadigli (soprattutto durante i discorsi di altri leader), facce da schiaffi e ridanciani sberleffi. Attimi di tensione anche quando si è presentato all'orizzonte di Ventotene al comando di una portaerei. Gli isolani si sono guardati l'un l'altro sgomenti, sarebbero bastati pochi missili e cannonate per spazzare via l'arcaico e minuscolo isolotto. C'era il sospetto che volesse dare il fatto suo alla loro antiquata e sgraziata terra natia, per sostituirla con un moderno arcipelago artificiale tipo le famose Palm Islands di Dubai. Si sono tutti tranquillizzati quando, incrociando minacciosamente al largo delle trepidanti scogliere, l'hanno sentito delineare soltanto la distruzione del carcere di Santo Stefano.

Una strage di tale entità avrebbe accontentato qualsiasi altro rottamatore, ma non lui. Impavido ha ora preso di mira i terremoti: vetusti scuotimenti della crosta terrestre.

Con il progetto opportunamente battezzato "Casa Italia", vuole decretare l'abbattimento di tutte le costruzioni fatiscenti del paese, diciamo l'85 per cento, prima che vengano rase al suolo da un qualche terremoto. La prossima scossa, dovunque dovesse scatenarsi, non troverebbe nulla da far crollare.

L'idea, è bene dirlo, contiene anche una seconda fase, durante la quale le case demolite verrebbero ricostruire con moderni sistemi antisismici. Tutta la popolazione sfollata, anche questo è previsto, durante i prossimi 175 anni necessari alla riedificazione, verrà alloggiata in comode tende da campo, dotate di ogni comfort e di numerosi premurosi intervistatori tv.

Il nostro Caro Leader ha anche previsto la copertura finanziaria del costo stratosferico dell'operazione: chiederà all'Europa di poter usufruire di una flessibilità nella spesa.

Naturalmente, tranquilli, quando tra 175 anni le case ricostruite con sistema antisismico verranno giù tutte insieme anche senza l'aiuto di un terremoto, ci sarà sempre una raccolta fondi (tanto in fondo che non se vedrà più traccia) ed un Mattarella ed un Renzi pronti ad abbracciare commossi i sopravvissuti (sempre non oltre l'ora di pranzo).

Maurizio Silenzi Viselli
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