Durante tutto l'anno  si dava fondo al contenitore in terracotta, "u salaturu" appunto e si tiravano fuori le striscioline di scapece da consumare come contorno, ma, molto spesso, anche a merenda tra due belle fette di pane. Chi non avesse ancora provato a realizzarla ora può farlo seguendo le indicazioni di Maria Francesca che trovate nel seguito. Buon Lavoro. Dimenticavamo .... vorremmo assaggiarla..... dopo.

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