Alla Calabria |
Scritto da Fosco | |
sabato, 22 marzo 2008 00:57 | |
Una poesia dedicata alla nostra terra, così amara, così amata e spesso così vituperata. Questa composizione è dedicata a coloro che vivono lontano e che spesso si vergognano della loro terra, si tratta quasi sempre di giovani studenti che oltre a non conoscere nulla del proprio territorio non lesinano le critiche e i vituperi. Dimenticano che la loro permanenza nelle città del Nord è possibile con il sudore ed il sacrificio non solo dei loro genitori ma di tutti i calabresi che oltre a "subire" la perdita delle intelligenze migliori devono essere anche oggetto di scherno da parte dei loro stessi figli.
Prati fioriti, melodie di cicale, canti di uccelli, brezze soavi, armonie di luci, gorgogliare di fonti nascoste tra boschi di faggi e castagni, spumeggiare d’onde di mari pescosi, Verdeggianti pianure d’aranci dorati Montagne spavalde vestite di verde, profumi d’erbe amiche e sincere, sapori decisi, ricchi d’aromi, colline coperte d’ulivi sapienti, greggi belanti e placidi armenti. Terra dei Bruzi, d’omeriche gesta, di storie belle e di storie crudeli, maltrattata e gentile, dura e matrigna, dolce e sincera: terra dei padri miei, sei la mia terra! |
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