Il 17 Aprile sarà una data fatidica per la salvaguardia dell'ambiente nel nostro terirtorio sibarita e nelle aree dove ancora persistono trivellazioni che hanno distrutto intere zone pastorali e agricole, mi riferisco alla vicina Basilicata. Al largo delle nostre coste joniche, negli ultimi anni, abbiamo spesso intravisto delle torri strane che di tanto in tanto venivano spostate, si trattava chiaramente di piattaforme di trivellazione per sondare i fondali marini e trovare eventuali giacimenti petroliferi.
Non abbiamo fatto molto caso a questi "fantasmi di ferro" che apparivano e scomparivano di continuo, poi abbiamo cominciato ad allarmarci a chiedere a informarci e così abbiamo scoperto che i vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni stavano svendendo il nostro ambiente, la nostra salute e il futuro dei nostri figli e nipoti. Sul nostro sito abbiamo iniziato già nel 2012 (vedi articolo "Sarà ricordato come: Passera l'Untore") a paventare i pericoli di trivellazioni selvagge, alcuni gruppi di giovani, soprattutto dell'Alto Jonio, si erano mobilitati e ancora oggi sono attivi nel tentare di responsabilizzare i cittadini su questo pericolo gravissimo che incombe sulle teste di tutti, ma anche la maggior parte dei politici nostrani hanno dichiarato di essere contro le trivellazioni e quindi di votare SI al prossimo Referendum.
Ma non abbiamo visto un'attività seria e convinta per promuovere il SI, sopratutto da parte dei politici della sinistra, (ma anche la destra non è da meno) presidente Oliverio in testa. Non abbiamo visto un volantino, un manifesto sponsorizzato, per esempio dal PD o dal PSI, anche se i loro esponenti, a chiacchiere, si sono dichiarati a favore del Referendum. Ora, non per essere polemici, ma nelle loro dichiarazioni e vari comunicati-stampa, i rappresentanti a vario titolo dei partiti del centro-sinistra (leggi, Oliverio, Guglielmelli, Papasso, Mundo ecc ecc) si sono espressi in modo sperticatamente servile nei confronti del Renzi comandante in capo, il quale ha esplicitamente invitato in più occasioni gli iscritti e simpatizzanti del PD a non andare a votare il 17 Aprile, come possono poi sfacciatamente dire (ma non agire) di essere a favore del Referendum? E' chiaro che si tratta di tentativi maldestri di prendere per i fondelli i cittadini che guardano a loro come i messia locali. Il sig. Guglielmelli, durante una sua visita a Cassano lo ha detto pubblicamente di essere contro le trivellazioni, seguito a ruota da Papasso, candidato a sindaco, e da tutta la pletora di aficionados, ma avete visto un solo volantino stampato da loro a favore del Referendum? Oliverio ha speso un solo Euro per una campagna seria contro le trivellazioni? Solo chiacchiere inutili, figuriamoci se avevano il coraggio e gli attributi per remare seriamente contro i diktats del "Renzino" nazionale.
Per quanto riguarda il territorio di Cassano il geom. Giovanni Papasso, quando era ancora sindaco, a lungo stimolato dal Meetup 5 Stelle di Cassano, solo verso la fine della sua avventura amministrativa si decideva a produrre un documento contro le trivellazioni, stessa cosa aveva fatto il sindaco di Trebisacce Mundo, pressato dalle locali associazioni No-Triv.
Lo stesso Papasso ha pubblicamente dichiarato di aver ricevuto delle proposte di "scambio" da parte dei funzionari della società di trivellazioni, cioé soldoni in cambio di "tranquillità", pare avesse chiesto 10 Milioni di Euro da investire a Marina di Sibari, ma i trivellatori volevano offrire "solo" 2 milioni, insomma una trattativa in piena regola giocata sulla pelle e sulla salute dei cittadini. Sulla compagna elettorale che si sta delineando nel territorio di Cassano per l'elezione del sindaco e dei futuri amministratori del comune tornerò presto, ma al momento mi preme dare il mio piccolo contributo per spingere gli amici e i frequentatori assidui del nostro sito ad andare a votare per il SI il prossimo 17 Aprile, senza indugi, cerchiamo di convincere i nostri familiari, i nostri nonni, molti dei quali magari schifati dalla politica e reticenti al voto, ad andare alle urne non per eleggere qualcuno,ma per difendere la salute dei loro cari e dell'ambiente in cui vivono.
Antonio Michele Cavallaro
Di seguito pubblichiamo uno stralcio di un comunicato stampa riguardante le trivellazioni a Sibari, che ci sembra molto interessante, prodotto dall'ing. Ivan Iacobini, in qualità di esperto del settore e non di candidato a Sindaco, non pubblichiamo la parte riguardante la campagna elettorale che chi vorrà può trovare nel FORUM riservato appunto alla politica locale.
"A meno di una settimana dal referendum nessuno ha spiegato davvero cosa succederà a questi territori che vivono di turismo ed agricoltura” - Così si è espresso l'ing. Ivan Iacobini invitato a Frascineto in qualità di esperto tecnico illustrando delle osservazioni per bloccare proprio l’inizio delle stesse trivelle. “Abbiamo presentato delle osservazioni tecniche – ha continuato – per cercare di bloccare realmente le trivelle. Andando un po’ nel tecnico, i Laghi ricadono in area tutelata per legge nei “territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi”, vincolo non considerato negli elaborati progettuali; l’area di intervento, inoltre, è indicata, negli strumenti di pianificazione, come zona turistica G6 (Laghi di Sibari e zone turistiche retrostanti i Laghi stessi).
Nei progetti di chi vuole trivellare (ai Laghi da terra e non da mare), però, l’area di intervento è indicata erroneamente come “zona agricola”, pertanto, non sono state rispettate le previsioni urbanistiche e la vocazione intrinseca dei luoghi”. “Le trivelle avrebbero – ha concluso Iacobini – un impatto ambientale devastante, danneggiando in modo irreversibile le risorse paesaggistiche e territoriali locali, comprometterebbero definitivamente e irreversibilmente ogni ipotesi di sviluppo turistico ecosostenibile. Abbiamo montato due immagini per dare una idea di cosa potrebbe succedere ai Laghi di Sibari se non saranno accettate le osservazioni proposte o, comunque, se il referendum sarà nullo, ci ritroveremo per molti anni una torre di trivellazione alta circa 40 metri nel mezzo della strada principale dei Laghi di Sibari, poco dopo la zona dove si fa il cinema nel periodo estivo. Un vero e proprio ecomostro alto 40 metri e con altre strutture di stoccaggio e servizio! Nel bel mezzo di una zona turistica, nella strada principale che collega ai complessi o al mare, ai lidi. Le immagini allegate alla brochure che abbiamo presentato e distribuito vi fanno capire di cosa parliamo”. |