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Gli affari sporchi del Petrolio PDF Stampa E-mail
Scritto da A.M. Tarantino   
martedì, 05 aprile 2016 17:56
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Anna Tarantino a Viggiano con Di Battista
M5S: TRIVELLOPOLI. AFFARI SPORCHI COME IL PETROLIO. - In Basilicata, il gruppo 5 stelle di Cassano insieme ai Portavoce del M5S per denunciare lo scandalo di Trivellopoli. La vicenda di Tempa Rossa è l'ennesima dimostrazione di un Governo che pensa solo a favorire i petrolieri facendo leggi per consentire loro autorizzazioni con una sola certificazione, agevolando così amici e parenti che vivono di questo producendo il massimo profitto

Questa volta viene favorito il compagno del Ministro Guidi, attraverso l'inserimento nella legge di Stabilità di quell'emandamento che era stato tolto dallo Sblocca-Italia, facendogli guadagnare 2,5 milioni di euro di subappalti.
Siamo stanchi di assistere a vicende come Tempa Rossa, afflitta da un disastro ambientale determinato dal "fossile". Il petrolio viene estratto nelle nostre terre per essere esportato e lasciare all'Italia le royalties più basse al mondo. Parlano di leggi per lo sviluppo del Paese ma non si quantificano i danni ambientali, per non parlare di quelli prodotti al settore dell'agricoltura e del turismo. Vogliono farci credere che trivellare equivalga ad opportunità di lavoro ma questo viene smentito dai dati. Piuttosto, i dati dicono che un miliardo di euro investiti in trivellazioni producono 1000 posti di lavoro a fronte di 17000 posti di lavoro che con gli stessi soldi, potremmo creare investendo nel rinnovabile.

 Le trivellazioni, dunque, oltre ad inquinare ed a non far abbassare il costo della benzina e delle bollette energetiche degli italiani, non producono forte incidenza sui posti di lavoro rispetto a quella che potrebbe produrre l'energia pulita. Dopo aver aperto le porte alle Multinazionali del petrolio, il governo nella speranza di affossare il Referendum del 17 Aprile, è rimasto sordo all'Election Day che ci avrebbe  fatto risparmiare 300 milioni di euro. Oggi lo scandalo Guidi dimostra quanto siano favoriti i Petrolieri e quanto penalizzati i cittadini, oltrettutto incitati illegalmente all'astensionismo. Dopo essere stati avvelenati e aver ricevuto il regalo dei tagli alla sanità per non consentirci nemmeno di curarci, oggi ci chiedono di non esprimerci. In nome dei loro affari "sporchi" come il petrolio non vogliono mollare. Nemmeno noi molleremo ed al Referendum voteremo SI per dire no alle trivelle, affinchè quello che è avvenuto a Tempa Rossa non si ripeta altrove.

Anna Tarantino

Attivista M5S di Cassano

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