Vangelo di Domenica 24 Gennaio |
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Scritto da don M.Munno | |||||||||||||||||
domenica, 24 gennaio 2016 09:09 | |||||||||||||||||
![]() Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
“in-formati” Foglio settimanale parrocchiale di formazione e informazione
24 – 31 gennaio 2016
camminando insieme
Desidero proporvi anche qui il testo della lettera che in questi giorni viene recapita alle vostre famiglie.
DAL CONTRIBUTO DI CIASCUNO, UNA CHIESA PER TUTTI Carissimi amici! Come già ho avuto modo di anticiparvi in occasione delle festività natalizie, vengo a ricordarvi che la nostra Comunità parrocchiale vive una particolare necessità, che riguarda tutti. Ripeto che, se non fosse dettata dai tempi ristretti, vi risparmierei certamente la richiesta, poiché nel primo anno della mia presenza in mezzo a voi ho sempre constatato la vostra eccedente e straordinaria generosità! Come ben sapete, la nuova chiesa e il relativo complesso parrocchiale stanno per essere ultimati e, oltre all’importantissimo supporto economico dato dalla CEI attraverso i fondi dell’8X1000 e da parte della nostra Diocesi, è necessario che la nostra Comunità dia il proprio contributo. Nei prossimi giorni, perciò, alcuni membri del CPP e del CAEP (Gina Maimone, Angela Gagliardi in Ianni, Mena Crescente, Rosa Sangineto in Lopez, Rosella Antonelli in Alfano), a cui è stato affidato questo mandato, troveranno il modo di farsi presenti per consegnarvi questa lettera e per chiedervi, nel rispetto delle vostre possibilità, un segno di attenzione verso una struttura che è per tutti e che ciascuno deve sentire come “casa propria”. Per quanto riguarda la “raccolta” di quanto avete in cuore di donare per il completamento della nuova chiesa e del complesso parrocchiale, vi segnalo una triplice possibilità, affidando a voi la scelta: 1. consegnare agli incaricati l’importo desiderato (vi sarà rilasciata una ricevuta); 2. far giungere il proprio contributo direttamente sul conto corrente bancario della parrocchia: Parrocchia “San Giuseppe” – Sibari - IBAN: IT03 F033 5901 6001 0000 0107 560; 3. consegnare l’offerta direttamente al parroco (vi sarà rilasciata una ricevuta). Il nome di tutti coloro che, a vario titolo, avranno contribuito, sarà annotato in un “Albo” a tutti visibile e, ultimata la chiesa, gli stessi nomi saranno trascritti in un’unica targa che sarà visibile nella sagrestia della nuova chiesa. Inoltre, a tutti coloro che avranno contribuito sarà rilasciata una pergamena personalizzata, che attesterà la gratitudine del Parroco e dell’intera Comunità Parrocchiale. Confido nella sensibilità e nell’attenzione di tutti: se ciascuno dona “una pietra”, insieme costruiremo la “casa”! Con cuore di padre e fratello, invoco su di voi e sulle vostre famiglie la benedizione del Signore!
Custodiamoci nella preghiera reciproca! Buona domenica a tutti! don Michele
Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica 24 Gennaio 2016 III Domenica del Tempo Ordinario – C (Ne 8,2-4a.5-6.8-10; Sal 18; 1Cor 12,12-30; Lc 1,1-4; 4,14-21)
Quelle che ci vengono proposte dall’Evangelista Luca nella pagina del Vangelo di questa domenica – analogamente a Marco (“Il tempo è compiuto e il Regno di Dio si è avvicinato, convertitevi e credete al Vangelo”) e Matteo (beatitudini e “discorso della montagna”) – sono le parole “programmatiche” di Gesù: ciò che seguirà, insegnamenti, segni, azioni, gesti, tutta la vita pubblica, la sua passione e morte sono, cioè, da leggere e interpretare alla luce di queste parole programmatiche. Gesù interpreta la sua vita e la sua missione a partire dall’annuncio di salvezza presentato dal profeta Isaia e in un contesto di liturgia della parola sinagogale. Dalla prima lettura, tratta dal libro di Neemia, apprendiamo come avveniva tale liturgia, molto simile alla nostra liturgia della parola. Più che alla “modalità” dello svolgimento esteriore della “funzione”, tuttavia, dovremmo prestare attenzione ad alcune annotazioni che vengono fatte circa la reazione del popolo: “tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge ... tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore ... tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge”. Non sappiamo se a Nazaret i compaesani di Gesù abbiano reagito come il popolo presente sulla piazza, davanti alla porta delle Acque, di cui ci viene detto nella prima lettura ... da quanto si legge nel testo che segue nel Vangelo secondo Luca sembrerebbe di no! Potremmo tuttavia chiederci se la Parola – questa Parola di salvezza che per noi “oggi” viene proclamata – produce in noi quelle reazioni interiori! Tutto il popolo tendeva l’orecchio: che tipo di ascoltatori/uditori della Parola siamo noi? Siamo capaci di riconoscere nella Parola la presenza del Signore, di rispondere “Amen”, “sì, è così” a quanto Egli dice a noi oggi per la nostra vita? Siamo capaci di “piangere” davanti alla realtà della nostra vita così diversa rispetto a quanto il Signore ci chiede? Siamo capaci di versare lacrime di autentico pentimento, lacrime di conversione che ci portino a “praticare” la Parola di vita che il Signore abbondantemente semina in noi? Accogliere la Parola che “oggi” il Signore fa risuonare per noi dovrebbe significare essere disposti a continuare nella nostra vita, nella vita delle nostre comunità quel “mandato” che Gesù avverte come proprio, nella sinagoga di Nazaret e per il quale anche noi abbiamo ricevuto l’unzione, lo Spirito del Signore: “portare ai poveri il lieto annuncio, proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, rimettere in libertà gli oppressi e proclamare” la vicinanza e la Misericordia di Dio! Di più: essere disposti a continuare questa “missione” di Gesù, consapevoli di essere il suo unico Corpo! E sotto questo punto di vista dovremmo attentamente ascoltare quanto San Paolo scrive alla Comunità di Corinto, in questo testo che ascoltiamo come prima lettura e seriamente convertirci! “Non può l’occhio dire alla mano: “Non ho bisogno di te”; né la testa ai piedi: “Non ho bisogno di voi”? Come potremo accogliere “oggi” l’annuncio di salvezza di Gesù e farlo a nostra volta risuonare se siamo divisi, se non sappiamo e non ci impegniamo seriamente a camminare insieme? Per ciascuno di noi risuoni come ammonimento quanto scrive l’Apostolo Giacomo: “Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: appena s’è osservato, se ne va, e subito dimentica com’era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla”. Questa felicità, questa gioia, segno della presenza del Signore che opera in noi e nelle nostre Comunità, che continua in noi la sua missione, sia sempre l’unica nostra forza e che “oggi” questa Parola di salvezza si possa compiere anche per noi!
AVVISI
- MARTEDÌ 26 GENNAIO, nel salone della chiesa “San Giuseppe”, dopo la S. Messa, si terrà L’INCONTRO PER LE CATECHISTE.
- MERCOLEDÌ 27 GENNAIO, presso i locali della chiesa “Sant’Eusebio”, dopo la S. Messa, si terrà L’INCONTRO DEL CPP.
- OGNI GIOVEDÌ, dalle ore 15:30 in poi, presso la chiesa “San Giuseppe”, il PARROCO è disponibile per le CONFESSIONI.
- OGNI GIOVEDÌ, nella chiesa “San Giuseppe”, alla celebrazione della S. Messa segue l’ADORAZIONE EUCARISTICA.
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