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Il Consorzio di Bonifica sotto tiro PDF Stampa E-mail
Scritto da R.Caracciolo   
martedì, 12 gennaio 2016 06:11
Image I dirigenti del Consorzio di Bonifica con sede a Trebisacce(presidente Blaiotta in testa) e funzionari non vogliono capire che sono finiti i tempi delle vacche grasse, quando i loro lauti stipendi (parliamo di diversi milioni di vecchie lire al mese) fluivano nelle loro tasche senza problemi e intoppi perché i soldoni arrivavano dalle casse della regione e dello Stato. Ora pretenderebbero di continuare a incassare senza dare servizi pescando dalle tasche degli agricoltori. Quello che una volta era un Ente utile e che erogava servizi visibili, ora è diventato un carrozzone pesante, utile solo come centro di potere esclusivo per pochi. La denuncia che segue pubblicata sulla Gazzetta del Sud, firmata da Raffaele Caracciolo, ci sembra sufficientemente esplicativa.

Il comitato spontaneo “Niente servizi niente tributi” ed il Codacons, con sede in Corigliano Calabro, non demordono nel contestare il Consorzio di Bonifica integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino con sede in Trebisacce. Con una missiva indirizzata all’Autorità nazionale Anticorruzione, al Prefetto di Cosenza ed al Presidente della Regione Calabria, Oliverio, infatti, denunciano le modalità poste in essere dal suddetto Consorzio per l’accertamento e la riscossione dei tributi consortili di bonifica.

I sottoscrittori evidenziano che” il servizio di riscossione  desta notevoli perplessità e, attesa l’inerzia della Regione chiamata a vigilare sugli atti dei consorzi”, chiedono alle Autorità suddette l’accertamento della legittimità dell’affidamento dei servizi di  “accertamento e di riscossione dei contributi posti a carico dei contribuenti.” Il comitato spiega che il Consorzio di Trebisacce ha affidato all’Areariscossioni spa l’esazione dei ruoli pattuendo la riscossione “coattiva dei tributi del Consorzio”. Nell’atto deliberativo di affidamento, rileva il Comitato, manca qualsiasi riferimento ad eventuali gare per l’affidamento del servizio. Si sottolinea  che è pervenuta all’ente committente la proposta di contratto di servizio della società Areariscossioni spa con la quale, “a fronte di particolari esigenze del Consorzio, viene riconosciuta un’anticipazione al fine di garantire flussi finanziari in tempo predefiniti e ravvicinati rispetto alla scadenza delle singole rate”.

L’atto deliberativo, a parere degli scriventi(Veltri,Costantino,Melsa,Parrotta e del responsabile Codacons di Corigliano) si presta a censura che ne inficiano la validità perché la norma ex art 52 del Dlgs 446/1997 prevede la possibilità di disciplinare con regolamento le proprie entrate e le modalità di accertamento e riscossione delle stesse.

“L’affidamento a terzi, precisa il Comitato, dell’accertamento e riscossione dei tributi sono affidate nel rispetto della normativa dell’UE e delle vigenti procedure in materia. Non risulta, affermano gli scriventi, che il Consorzio di Trebisacce abbia esperita alcuna gara per l’affidamento dei servizi.” Evidenziano, altresì, che la sede nella provincia di Cuneo dell’affidataria della riscossione rende problematica la difesa dei piccoli contribuenti di fronte alla Commissione Tributaria. Altri organismi di riscossione rendono agevole il confronto , istituendo sedi provinciali. In Calabria tutto questo non è avvenuto. L’Areariscossione, denunciano gli scriventi,” chiede, altresì, il versamento di 60 euro senza dare alcuna giustificazione ,appropriandosi elegantemente di una somma non dovuta”.

Raffaele Caracciolo

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