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Sibari

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Vangelo dell'Epifania PDF Stampa E-mail
Scritto da don M.Munno   
mercoledì, 06 gennaio 2016 06:32
ImageDal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 2,1-12. - Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella
e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

Commento di son Michele Munno, parroco di San Giuseppe in Sibari

 EPIFANIA DEL SIGNORE
6 gennaio 2016

Tre parole potrebbero aiutarci a riflettere sulla solennità dell'Epifania del Signore: desiderio, ricerca, gioia.

Desiderio
La parola desiderio deriva da stella (sidus, sideris). I Magi - afferma il Vangelo secondo Matteo - si mettono in cammino dopo aver visto sorgere "la sua stella".
I Magi, come astronomi, scrutavano gli astri, le stelle, e da una di esse si sono lasciati incuriosire e guidare.
Potremmo provare a pensare, tuttavia, che i Magi, oltre che ad essere esperti di astrologia, fossero anche esperti del proprio cuore, dei propri sogni, dei propri desideri.
Infatti, se un viandante, un pellegrino, prima delle moderne tecnologie, si lasciava orientare nel cammino, decifrando le stelle, quando esse non erano chiare, a causa ad esempio delle sfavorevoli condizioni climatiche, il suo cammino veniva "confuso".
Di "confusione" si parla anche quando non si è capaci di mettere ordine nel proprio cuore, nei propri sentimenti, nei propri desideri.
Dio ha impresso, indelebile, in ciascuno di noi, il desiderio di Lui, il desiderio dell'eternità, il desiderio del vero, del buono, del bello! Ma spesso questo desiderio è offuscato da tante altre cose, diventa difficile da decifrare!
Il desiderio, come la stella, dev'essere individuato, decifrato, compreso.
Abbiamo bisogno di affinare gli strumenti che ci aiutano a desiderare!

Ricerca

Desiderare è andare verso la stella, lasciarsi condurre da essa, cercare e ricercare!
Il desiderio mette in moto il cuore, ci mette in cammino: i Magi lasciano le proprie sicurezze, le proprie cose, le proprie comodità e si mettono in ricerca.
Ricercare significa anche mettere in conto gli ostacoli, le cadute, gli incontri sbagliati.
I magi pensavano che avrebbero trovato il "Re dei giudei" a Gerusalemme, perché di regola un re lo si trova nel palazzo regale ... ma non è lì!
Ed essi non si arrendono, si mettono nuovamente in cammino, continuano a cercare!
Abbiamo bisogno di imparare dai Magi a non arrenderci davanti agli ostacoli e alle delusioni! Abbiamo bisogno di imparare dai Magi a non fidarci delle persone sbagliate! Abbiamo bisogno di imparare dai Magi a non lasciar soffocare i nostri desideri dai prepotenti di turno che, dietro a false promesse rivestite di bene ("Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo") covano esclusivamente interessi egoistici (conservare la propria "poltrona", versando sangue innocente)!
Abbiamo bisogno di imparare dai Magi, soprattutto, che i nostri desideri vengono orientati ed illuminati dall'incontro con la Parola di Dio, che sola può aiutarci a scoprire il "luogo" e il "modo" per continuare ad incontrare l'unico Re della nostra vita!

Gioia

La "grandissima gioia" sperimentata dai Magi è la conseguenza dell'incontro con Gesù, è la meta dei loro e dei nostri desideri!
Dalla gioia possiamo imparare anche a decifrare i desideri "buoni" che abbiamo nel marasma confuso del cuore. Quali desideri ci accendono la gioia nel cuore? Quali pensieri di essi la prolungano nel tempo? Cosa, invece, ci rattrista, ci angoscia?
La gioia è un buon criterio di discernimento dei nostri desideri!
La gioia deriva dall'adorazione, dall'incontro, cioè, con il Volto di Gesù, dal nostro "pendere dalle sue labbra", dalla nostra capacità ci lasciarci condurre, orientare dalle sue parole, dai suoi gesti, dalle sue scelte, dall'incontro con il volto dei fratelli nei quali scopriamo brillare la stessa luce del Volto di Gesù!
La "grandissima gioia" dell'incontro con Lui ci aiuta ad intraprendere sempre strade che sono "altre" rispetto a quelle che ci vengono indicate dalla logica del potere, dell'interesse e del tornaconto!
Dopo aver desiderato, ricercato, sperimentato la "grandissima gioia" dell'incontro con Gesù incamminiamoci anche noi per queste strade "altre", che ci spingono "oltre" noi stessi, che ci mettono "in uscita", desiderando, ricercando, incontrando ancora Gesù dove oggi Egli ci attende per ricolmarci di "grandissima gioia", per "manifestarsi" a ciascuno di noi, oggi!

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