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Sibari

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Vangelo del 20 Dicembre,IV dom.d'Avvento PDF Stampa E-mail
Scritto da don M.Munno   
sabato, 19 dicembre 2015 22:36
ImageDal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,39-45. - In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.  Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».(In coda il programma eventi di Natale di Sibari)

Viale magna grecia, 1 – 87011 Cassano all’Ionio (CS) – Tel. 098174014

 

 “in-formati”

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Foglio settimanale parrocchiale

di formazione e informazione

 

 

20 – 27 dicembre 2015

camminando insieme

MESSAGGIO DI NATALE 2015

Carissimi amici!

Ormai il Natale è alle porte e desidero formularvi gli auguri per le prossime feste utilizzando le parole di un gesuita e teologo svizzero a me particolarmente caro:

“Sinfonia vuol dire accordo. Un suono. Diversi strumenti suonano. Diversi strumenti suonano insieme. Una tromba basso non è un violoncello; un violoncello non è un fagotto. Il contrasto fra gli strumenti deve essere il più netto possibile, in modo che ciascuno mantenga il suo timbro inconfondibile. Il compositore deve scrivere la parte in modo tale che il timbro di ogni strumento raggiunga il suo massimo effetto. (…) Il mondo è simile a una grande orchestra che sta accordando i suoi strumenti; ognuno suona sul suo strumento una nenia monotona, mentre il pubblico affluisce e il direttore d’orchestra non è ancora arrivato. Ad un certo punto però il pianoforte suona un la, perché tutt’intorno si stabilisca una certa uniformità di suono: si accorda su qualche cosa di comune. Anche la scelta degli strumenti presenti non è casuale. Essi costituiscono già, con la diversità delle loro caratteristiche, qualche cosa come un sistema di coordinate. L’oboe, aiutato forse dal fagotto, farà da contrappunto alla parte degli archi; tuttavia non sarebbe sufficientemente efficace, se i corni non svolgessero il compito di sottofondo unitario per il dialogo dei diversi strumenti. La scelta è determinata dal disegno che provvisoriamente giace, muto, nella partitura aperta; non appena però la bacchetta del direttore d’orchestra si alzerà, richiamerà su di sé l’attenzione di tutti gli strumenti, trascinerà tutta l’orchestra con sé e allora si vedrà qual è il compito di ognuno. Con la sua rivelazione Dio sta seguendo una sinfonia, della quale non è possibile dire cosa sia più maestoso, se l’ispirazione unitaria della composizione, oppure l’orchestra polifonica della creazione, che egli si è preparato a questo scopo. Prima che la Parola di Dio si facesse uomo, l’orchestra andava invece strimpellando senza un disegno preciso: concezioni del mondo, religioni, progetti di vita politica in grande quantità; ognuno suona qualche cosa per sé. In qualche modo si ha il presentimento che questo suono cacofonico era soltanto una “accordatura”: al di sopra di tutto risuona il la, simile a una promessa. “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti...” (Eb 1, 1). Infine giunse il Figlio, l’“erede di tutto” per il quale era stata voluta anche tutta l’orchestra. Mentre sotto la sua direzione viene eseguita la sinfonia di Dio, si svela anche il significato della sua pluralità. L’unità organica della composizione è opera di Dio. (…). All’inizio siedono, estranei e nemici, l’uno accanto all’altro. Improvvisamente, quando l’opera comincia, comprendono perfettamente come tutti si integrano a vicenda. Non all’unisono, ma – cosa molto più bella – in una sinfonia.” (Da “La verità è sinfonica”, in “Gesù e il cristiano”, Milano 1998, 253-256 di Hans Urs von Balthasar).

Con queste parole di Von Balthasar mi piace pensare anche al volto “pluralistico” della nostra Comunità e al fatto che solo il Signore Gesù – il Buon Pastore che conosce tutte le sue pecore e le chiama ciascuna per nome, che va alla ricerca della pecora smarrita e che cura amorevolmente quella ferita – può essere capace di farci “suonare” la “sinfonia della verità” che è Amore e Misericordia ed è proprio questo che auguro a ciascuno di voi e a tutti noi!

Colgo l’occasione anche per presentarvi una particolare necessità che ci riguarda tutti. Vi assicuro che, se non fosse dettata dai tempi ristretti, vi risparmierei certamente la richiesta, poiché in questo primo anno della mia presenza in mezzo a voi ho sempre constatato la vostra eccedente e straordinaria generosità!

Come ben sapete, la nuova chiesa e il relativo complesso parrocchiale stanno per essere ultimati e, oltre all’importantissimo supporto economico dato dalla CEI attraverso i fondi dell’8 per mille e da parte della nostra Diocesi, è necessario che la nostra Comunità dia il proprio contributo.

Già dai prossimi giorni, perciò, alcuni membri del CPP e del CPAE, a cui è stato affidato questo mandato, troveranno il modo di farsi presenti e di chiedervi, nel rispetto delle vostre possibilità, un segno di attenzione verso una struttura che è per tutti e che ciascuno deve sentire come “casa propria”.

Per quanti preferiranno far giungere il proprio contributo in forma più discreta e comunque documentata, riporto qui di seguito le coordinate bancarie della Parrocchia:

 

Parrocchia “San Giuseppe” – Sibari

IBAN: IT03 F033 5901 6001 0000 0107 560

 

Confido nella sensibilità e nell’attenzione di tutti: se ciascuno mette una pietra, insieme costruiremo la casa!

Intanto rinnovo a tutti il mio ringraziamento e gli auguri di un santo e sereno Natale!

Con cuore di padre e fratello, invoco su di voi e sulle vostre famiglie “il Sorriso di Dio”!

                   d. Michele

 

Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica

20 Dicembre 2015

IV Domenica di Avvento – C

(Mi 5,1-4a; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45)

 

Quasi alle porte del Natale, questa quarta tappa domenicale del nostro cammino d’Avvento ci aiuta a non restare ai margini del mistero, a non soffermarci all’apparenza, alle tante esteriorità a cui spesso vengono ridotte le feste natalizie! Ci chiede, invece, di entrare nella profondità del mistero, di individuare il cuore del Natale!

Le tre letture che ci vengono consegnate in questa domenica, perciò, ci aiutano ad avere delle coordinate chiare per orientare i nostri passi e a individuare le chiavi che ci schiudono le porte del vero Natale.

Il profeta Michea, nell’oracolo della prima lettura, ci consegna una prima coordinata/chiave: la “piccolezza”.

Proprio da Betlemme, “così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, ... uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele”!

Nelle parole del profeta Michea ci viene rivelato non tanto il luogo della nascita del Messia, ma lo “stile” attraverso cui Dio opera nella storia del mondo!

È lo stile che Gesù proclamerà nelle beatitudini, è lo stile per il quale Gesù esulterà (“hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”), lo stile che ha caratterizzato tutta l’esistenza storica di Gesù, che amava contornarsi di pubblicani e prostitute, e che deve essere un chiaro riferimento per ogni esistenza autenticamente cristiana, poiché Dio ha scelto “quello che è stolto per il mondo ... per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio” (1Cor 1, 27-29).

La seconda coordinata/chiave possiamo attingerla chiaramente dalla seconda lettura, tratta dalla Lettera agli Ebrei: l’obbedienza.

Il Natale, il mistero dell’Incarnazione, infatti, un atto di obbedienza del Figlio di Dio a Dio Padre: “mio cibo è fare la volontà del Padre”!

Il culto cristiano, perciò, che possiamo chiaramente contemplare nel mistero del Natale, non è un insieme di riti!

Non possiamo pensare di “accontentare” o di “comprare” Dio, perché assecondi le nostre richieste, facendo un insieme di sacrifici, di riti, di preghiere!

Nel Natale ci viene rivelato che l’unico sacrificio, l’unico atto di religione, che Dio gradisce è quello della nostra obbedienza alla sua volontà.

E la volontà del Padre è esattamente la vita di Gesù, Amore accolto e donato, senza riserve e senza misura! Volto della Misericordia del Padre!

Fare come Gesù, questo ci viene chiesto per gustare la gioia del Natale.

Quando mettiamo insieme “piccolezza” e “obbedienza” noi diventiamo simili a Maria, la Madre di Gesù, permettendo al Signore di prendere “carne” nella nostra vita e nella nostra storia!

Mettersi in viaggio, raggiungere in fretta, far sussultare di gioia: l’Evangelista Luca descrive con queste espressioni il mistero della Madre di Gesù nella pagina evangelica che ci viene proposta.

Anche noi, facendoci piccoli e obbedienti, dobbiamo essere capaci di metterci in cammino, di non vivere solo per noi!

Dobbiamo raggiungere in fretta le persone e le situazioni che hanno bisogno di essere “visitate” dalla presenza di Dio attraverso le nostre opere di “misericordia”!

Dio, attraverso di noi, continuerà a far “sussultare di gioia” il mondo!

Se vogliamo entrare nel cuore del Natale dobbiamo osare di lasciarci guidare da queste coordinate/chiavi.

Il rischio, sempre in agguato, infatti, potrebbe essere quello di sciupare una ulteriore opportunità, che il Signore ci offre, e di essere aggrediti dalla tristezza che feste, musiche, luci provocherebbero, essendo vuote di senso ... offuscherebbero la gioia del Natale!

Non lasciamoci rubare il Natale!

Amen. Maranathà!

 

AVVISI

 

- Per gli ORARI delle CELEBRAZIONI e delle CONFESSIONI si veda il foglio in basso.

 

- Il PROGRAMMA degli EVENTI e delle RAPPRESENTAZIONI DEL PRESEPE sono in coda a queste note in formato pdf


 

DOMENICA 20 DICEMBRE viola

 

Ë IV DOMENICA DI AVVENTO

Liturgia delle ore quarta settimana

 

Mi 5,1-4a; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45

Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi

Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Def. Pietro, Maria, Nicola, Domenica

 

ORE 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Pro populo

 

Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”:

NOVENA DI NATALE E S. MESSA

Def. Emilio e Rosina

LUNEDI’ 21 DICEMBRE viola

FERIA DI AVVENTO

Liturgia delle ore quarta settimana

 

Ct 2,8-14 opp. Sof 3,14-17; Sal 32; Lc 1,39-45

Esultate, o giusti, nel Signore;

cantate a lui un canto nuovo

Ore 15,30 – 17,15 – Chiesa “S. Giuseppe”:

CONFESSIONI

 

Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”:

NOVENA DI NATALE E S. MESSA

Def. Francesco

 

MARTEDI’ 22 DICEMBRE viola

FERIA DI AVVENTO

 

Liturgia delle ore quarta settimana

1Sam 1,24-28; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 1,46-55

Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore

Ore 9,30 – 12,00 e 15,30 – 17,15

Chiesa “S. Giuseppe”: CONFESSIONI

 

Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”:

NOVENA DI NATALE E S. MESSA

Def. Attilio

 

MERCOLEDI’ 23 DICEMBRE viola

FERIA DI AVVENTO

 

Liturgia delle ore quarta settimana

Ml 3,1-4.23-24; Sal 24; Lc 1,57-66

Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza

Ore 9,30 – 12,00 e 15,30 – 17,15

Chiesa “S. Giuseppe”: CONFESSIONI

 

Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”:

NOVENA DI NATALE E S. MESSA

Def. Cinzia

 

GIOVEDI’ 24 DICEMBRE viola

FERIA DI AVVENTO

 

Liturgia delle ore quarta settimana

2Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Lc 1,67-79

Canterò per sempre l'amore del Signore

Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”:

NOVENA DI NATALE E S. MESSA

Def. Antonio, Ambrogio, Clara

Ore 9,30 – 12,00 e 15,30 – 17,30

Chiesa “S. Giuseppe”: CONFESSIONI

 

ORE 23,45 – CHIESA “S. EUSEBIO”:

S. MESSA DI MEZZANOTTE

 

 

VENERDI’ 25 DICEMBRE bianco

 

Ë NATALE DEL SIGNORE

Solennità - Liturgia delle ore propria

 

Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18

Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio

Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Def. Giuseppe

 

ORE 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Pro populo

 

ORE 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

 

SABATO 26 DICEMBRE rosso

 

SANTO STEFANO – Festa

Liturgia delle ore propria

 

At 6,8-10; 7,54-60; Sal 30; Mt 10,17-22

Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito

 

ORE 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Def. Maria e Giuseppe

 

DOMENICA 27 DICEMBRE bianco

 

Ë SANTA FAMIGLIA – Festa

Liturgia delle ore propria

 

1Sam 1,20-22.24-28; Sal 83; 1Gv 3,1-2.21-24; Lc 2,41-52

Beato chi abita nella tua casa, Signore

Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Def. Fazio e Fortuna

ORE 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Pro populo e Battesimo

 

ORE 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Rinnovo promesse matrimoniali

Def. della Famiglia Mastrolorenzo

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