Cassano, Convegno Seminario sulla scuola |
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Scritto da A.M.Cavallaro | |
mercoledì, 09 dicembre 2015 08:33 | |
![]() Cari amici webnauti, come potrete facilmente intuire dall'articolato titolo del Convegno, la nuova legge sulla scuola ha suscitato non poche perplessità tanto che un articolo comparso, qualche tempo fa, sul sito "orizzontescuola" titolava così un'interessante nota a riguardo: "Quanta ignoranza trasuda dalla legge 107"
![]() La dirigente Rosanna Rizzo Le relazioni prima e il dibattito che è seguito poi, hanno stimolato interessanti spunti di riflessione sulle modalità di applicazione della legge che offre molta discrezionalità attuativa e interpretativa che certamente creerà non poche difficoltà nelle istituzioni scolastiche italiane, alla luce, soprattutto, della scarsità di fondi che, in questo momento storico, lo Stato può mettere a disposizione. Anche se il convegno voleva mettere in evidenza la necessità di attivare azioni sinergiche tra scuola e famiglia, non si può e non si deve sottacere che senza soddisfacenti coperture finanziarie tutto quanto previsto nella recente legge difficilmente potrà essere attuato. ![]() da sin:F.Barone, R.Rizzo,L.Greco,F.Maurella,F.Fusca.E.Greco L'affollata platea composta per lo più da insegnanti di ogni livello scolastico (a maggioranza femminile) è stata particolarmente attenta e il dibattito che è scaturito, alla fine degli interventi programmati, ha messo in evidenza le molte difficoltà oggettive che i docenti devono quotidianamente affrontare, non sempre coadiuvati da una parallela collaborazione delle famiglie dei discenti, che invece, spesso, operano in netto contrasto. Sarebbe lungo, poter in poche righe, riassumere tutto quanto è scaturito nelle tre ore abbondanti di riflessioni, chiarimenti e proposte, riteniamo che sarebbe interessantissimo organizzare a breve ulteriori incontri con la presenza dei genitori proprio presso le sedi delle diverse scuole. Un plauso va certamente indirizzato ai relatori, al coordinatore, sempre misurato ed attento Franco Maurella e alla dirigente Rosanna Rizzo che ha organizzato tutto perfettamente, rispondendo ad un'esigenza sentita da tutti coloro che lavorano nella scuola e da chi usufruisce dei servizi che la stessa eroga. Antonio M.Cavallaro ![]() la platea Cliccare quì per il testo completo della legge 107/15
Le regole che disciplinano l’utilizzo dei dispositivi elettronici in classe. Ma ci sono naturalmente delle eccezioni per questa normativa, tra l’altro abbastanza chiara.Se il Regolamento d’Istituto lo prevede, il docente della singola disciplina puo`, per motivi didattici, autorizzare ad utilizzare lo smartphone e altri dispositivi elettronici. Ma naturalmente soltanto per motivi scolastici, come per esempio accedere ad un sito didattico la cui consultazione risulti funzionale per la lezione stessa. Il Garante della Privacy si e` pronunciato in merito, in modo abbastanza preciso, stabilendo che: “L’uso dello smartphone e` in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l’uso dei cellulari”.E naturalmente tutto cio` e` possibile soltanto se l’insegnante ha dato la propria autorizzazione, a difesa del suo potere decisionale dal punto di vista didattico.Nell’ambito della mia esperienza professionale, ho consentito, per esempio, qualche giorno fa ad una studentessa infortunata con una grave frattura al braccio destro che aveva richiesto una ingessatura, di fotografare degli appunti scritti alla lavagna essendo la ragazza impossibilitata ad utilizzare la mano destra per scrivere. Diverso e` invece il discorso del divieto assoluto di diffondere immagini, video o foto sul web senza il previo consenso delle persone riprese.In questo caso e` ancora il Garante della Privacy ad esprimersi: “E` bene ricordare che la diffusione dei filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignita` delle persone puo` far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e perfino in veri e propri reati, come previsto dal Codice Penale”I docenti sono inoltre autorizzati al sequestro dell’apparecchio elettronico qualora lo studente lo utilizzi in classe in modo improprio e senza consenso. Questo e` previsto sia dalla Circolare Fioroni sia dal garante della Privacy. Qualora gli studenti utilizzino quindi lo smartphone in maniera scorretta, commettono: “una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e a scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi” (C.M. 15 Marzo 2007).
Foto di Aldo Jacobin, che ringraziamo per la disponibilità.i |
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