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Miracolo in Calabria PDF Stampa E-mail
Scritto da M.Silenzi Viselli   
mercoledì, 11 novembre 2015 07:32
ImageUna sbalorditiva serie di fenomeni soprannaturali si è verificata in Calabria: una statua di sale delle fattezze di Oliverio non ha semplicemente pianto (non farebbe più notizia), ma, incredibilmente, ha parlato. Provate a cliccare su meteoweb e cercate "alluvione in Calabria" leggerete che la suddetta statua, mentre veniva portata in pellegrinaggio aereo sulle zone della regione più colpite dal maltempo, ha improvvisamente scandito con voce chiara: “...Anche in questa, come in altre occasioni, si evidenzia, purtroppo, uno stato del territorio che e’ stato abbandonato a se stesso per un lungo periodo di tempo. Ciò che balza immediatamente agli occhi e’ la mancata cura delle aste fluviali, una fragilità assoluta ed anche una inadeguata attenzione dei grandi enti di Stato...". La statua di sale, inoltre, non solo parlava, ma indicava col dito la principale colpevole della denunciata mancanza istituzionale: la sede della Regione Calabria, il suo stesso mausoleo!

I piloti dell'aeromobile, noti atei incalliti, esterrefatti, subito convertiti alla fede, sono caduti in ginocchio (rischiando di far schiantare il velivolo).

Il Vaticano, subito informato via radio del soprannaturale evento, ha rifiutato di classificare il prodigio come espressione miracolosa di divinità: le statue di sale non sono contemplate nel puntiglioso protocollo della Santa Sede. Tantomeno con fattezze umane non già precedentemente santificate (anzi).

Dopo l'atterraggio si è verificato un altro portentoso prodigio: uno scossone, inflitto alla statua mentre la si riportava nella sua teca regionale, ha fatto cadere una leggera sfoglia di sale dal volto della scultura, ed è comparsa la vera natura del volto: bronzo purissimo e scintillante al sole!

Nuova telefonata ai prelati romani, e nuovo inflessibile rifiuto di santificare come miracoloso il fenomenale evento (pare che di facce di bronzo ci sia addirittura un'inflazione, finanche nel Vaticano stesso).

Sgomenti e scoraggiati i portantini hanno religiosamente riposto l'Oliverio salino nella tranquillità della cripta regionale.

Subito dopo, il Consiglio Calabrese, furente, ed all'unanimità, ha approvato la trasmissione al Vaticano di una dura nota di protesta, nella quale con un grido di dolore si stigmatizzava il fatto che: "Anche quando si tratta di miracoli la Calabria viene presa sottogamba. E che cavolo! Nun se fà accussì!".

Il Vaticano ha subito risposto tramite il suo Segretario di Stato: "Ci pregiamo informarvi che la Congregazione per le Cause dei Santi (per diventarlo bisogna essere morti ed aver fatto almeno un miracolo; NdR)  ha appena preso in considerazione la possibilità, vista la morte (anche se apparente) del Consiglio Regionale, di decretare come miracolosa l'ultima votazione, in quanto fatta all'unanimità, e, quindi, ha iniziato la pratica per la sua beatificazione (primo passo verso la santità).".

Come vedete aveva ragione Georges Bernanos a scrivere nel suo "Diario di un curato di campagna": "Dio ci scampi anche dai Santi!". E, aggiungo io, già che c'è, anche dalle facce di bronzo!

Maurizio Silenzi Viselli
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