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Nasce SINISTRA ITALIANA PDF Stampa E-mail
Scritto da Staff.redazione   
domenica, 08 novembre 2015 07:46
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Joseph Stiglitz
Con una manifestazione al teatro Quirino di Roma, nasce Sinistra italiana (logo in rosso su fondo giallo), il nuovo gruppo parlamentare della sinistra, composto da 31 deputati. Ne faranno parte i 25 di Sel e 6 ex Pd. Al Senato nascerà solo in un secondo momento la componente del gruppo Misto che avrà lo stesso nome e includerà i 7 di Sel, Mineo e due ex M5s. Il gruppo della Camera, ha annunciato Monica Gregori, avrà come consulente economico l'economista statunitense premio Nobel Joseph Stiglitz. Al posto di una politica "inquietantemente controllata dal trasformismo" una "buona e coerente politica. Così nasce il gruppo sinistra italiana", ha detto la Gregori dal palco.

Sinistre divise... Dai vigili del fuoco. Troppe persone per un solo teatro. Così poco dopo l'inizio al Quirino dell'assemblea della Sinistra Italiana, fuori dallo stabile ci sono già oltre trecento persone che reclamano di entrare. 'Niente da fare, la capienza della struttura e' esaurita, rispondo i Vigili del fuoco che impediscono di entrare e non fanno rientrare quelli che escono. Una 'chiusura', la loro, fatta subito oggetto di sospetti politici, oltre che bersagliata dai cori "Bella ciao" e "Vigili renziani". In ogni caso tanta è l'affluenza che in strada nasce un'assemblea parallela a quella che si tiene al Quirino. E i parlamentari della sinistra (Scotto, D'Attorre, Fratoianni tra gli altri) intervengono ad entrambe.
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Il leader di Sel Nichi Vendola ha inviato alla manifestazione il seguente messaggio:

"Care compagne e cari compagni,

abbiamo lavorato con tenacia e con pazienza a tessere questa nuova trama di politica e di futuro. Capirete il dispiacere che provo a non poter essere li con voi, a stringere un patto, una rete, una alleanza di uomini e donne che si ribellano alla mafia delle parole e che non accettano che la sinistra debba trionfare nel proprio suicidio. Oggi si costruisce un primo pezzo di “spazio pubblico” di ciò che potrà e vorrà essere la sinistra che non cede né alle lusinghe del potere né alle seduzioni dell’impotenza vestita di minoritarismo. Qui, dinanzi a noi, matura la crisi del riformismo, la sua anemica debolezza, il suo essere mero galleggiamento nel mare agitato della rivoluzione liberista, la sua soggezione culturale al dominio della tecnica e della finanza, la sua complicità con l’agenda ferocemente classista dell’austerità. Se il lavoro torna ad essere merce, se i diritti sociali spariscono poco a poco, se la dignità delle persone diviene una variabile dipendente del mercato, se la democrazia viene ingabbiata nella retorica della governabilità e nel fascino di un “uomo solo al comando”, allora vuol dire che “fare la sinistra” è l’urgenza di un’Italia spaccata tra nord e sud, frammentata in clan e corporazioni, umiliata dal malaffare che abita tutti i palazzi del potere.

Tocca a noi rimetterci in cammino, abituarci allo scambio plurale delle idee, camminare uniti ma camminare sui sentieri dell’innovazione, avere come bussola un vincolo di popolo, essere luogo di connessione di competenze e culture critiche, costruire un programma di governo all’altezza delle sfide e dei dilemmi del tempo nostro. Tocca a noi restituire senso alla parola sinistra e ricostruire il legame necessario tra la politica e la speranza di un mondo migliore. Abbiamo il dovere di provarci. Un forte abbraccio."


Fonte:  HuffingtonPost

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