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Riflessioni sull'Enciclica "Ecologica" PDF Stampa E-mail
Scritto da F.Garofalo   
venerdì, 10 luglio 2015 21:14
ImageLo stile, della nuova enciclica di Papa Francesco, Laudato si, come si intuisce fin dal titolo, è quello di San Francesco d’Assisi. Papa Francesco parla a tutto il mondo, a “ogni persona che abita questo pianeta” per spingere ciascuno ad aver cura della casa comune. Lodando Dio, come faceva il Frate di Assisi e accostandosi all’ambiente e alla natura con stupore e meraviglia, parlando il linguaggio della fraternità e della bellezza. Per non essere sopraffatti dall’atteggiamento “del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati”.

Non è solo un atto d’accusa. L’enciclica “verde” come è stata battezzata, è soprattutto un atto d’amore. Che chiede agli uomini di cambiare stili di vita e relazione con il mondo per porre, finalmente, un argine al deterioramento globale dell’ambiente.

Laudato si, la riflessione della “casa comune”, chiama a una solidarietà universale. Ma soprattutto i cristiani a prendersi cura della natura e dei fratelli e delle sorelle più fragili e abbandonando quella “cultura dello scarto” che sta portando sempre più “la terra, nostra casa”, a diventare”un immenso deposito di immondizia”. Chiama a diventare “gli strumenti di Dio Padre perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo e risponda al suo progetto di pace, bellezza e pienezza“.

Nel testo non mancano riferimenti chiarissimi e trasparenti a un sistema tecno-finanziario che non funziona e che dimostra quotidianamente la sua incompatibilità con una società armonica e giusta.

L’enciclica chiede a tutti di partire dalle risorse, dalla terra, dall’acqua, dall’agricoltura e dal cibo, quindi da un afflato ecologico che però immediatamente comprende anche l’uomo e non può più tollerare le ingiustizie che perpetriamo, tanto alla natura quanto ai nostri fratelli e sorelle.

Laudato si, scontenterà molti potenti, in riferimento alle monoculture, al potere delle multinazionali del cibo e delle sementi, la riflessione sugli OGM, e per questo forse sarà aspramente critica da alcuni, ma è quanto una moltitudine enorme di esseri umani chiedeva e aspettava per imprimere una nuova forza e luce sulla strada e del cambiamento.

Con questa enciclica c’è un ulteriore conferma di come il Santo Padre attinga a quella grande spiritualità che San Francesco ha lasciato alla sua Chiesa.

E, con la scelta delle parole del Santo, si ripropone, ancora oggi, quel sogno profetico di Innocenzo III del poverello di Assisi che sostiene la Chiesa.

Francesco Garofalo

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