Vangelo III domenica di Pasqua |
Scritto da don M.Munno | |||||||||||||||||
sabato, 18 aprile 2015 09:37 | |||||||||||||||||
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 24,35-48. - In quel tempo, di ritorno da Emmaus, i due discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.
“in-formati” Foglio settimanale parrocchiale di formazione e informazione
19 – 26 APRILE 201
camminando insieme UN GIUBILEO STRAORDINARIO … DI MISERICORDIA! (2)
Come ho anticipato la settimana scorsa, dopo l’annuncio dello scorso 13 marzo (durante la liturgia penitenziale tenutasi nella Basilica di San Pietro in Vaticano), il Santo Padre Francesco ha ufficialmente indetto, in data , con la Bolla Misericordiae Vultus, il Giubileo Straordinario della Misericordia. Da questa settimana, perciò, vogliamo leggere la Bolla pontificia, che ci aiuta a comprendere lo “spirito” dello stesso Giubileo e a prepararci adeguatamente ad esso.
«1. Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come «Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio. 2. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. 3. Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti. L’Anno Santo si aprirà l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione. Questa festa liturgica indica il modo dell’agire di Dio fin dai primordi della nostra storia. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l’umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nell’amore (cfr Ef 1,4), perché diventasse la Madre del Redentore dell’uomo. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona. Nella festa dell’Immacolata Concezione avrò la gioia di aprire la Porta Santa. Sarà in questa occasione una Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza. La domenica successiva, la Terza di Avvento, si aprirà la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Successivamente, si aprirà la Porta Santa nelle altre Basiliche Papali. Nella stessa domenica stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dell’Ordinario, essa potrà essere aperta anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa». Camminiamo insieme verso il Giubileo straordinario! Intanto buona domenica e serena settimana! don Michele
Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica 19 Aprile 2015 III Domenica di Pasqua (At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1Gv 2,1-5a; Lc 24,35-48)
“Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture”: è questo il dono pasquale che noi, in questa domenica, vogliamo implorare dal Signore Risorto, mentre ci prepariamo a celebrare il compimento del mistero pasquale nella Pentecoste. È un dono essenziale per noi! Senza questa “intelligenza delle Scritture”, infatti, noi corriamo il rischio che corsero gli stessi discepoli di Emmaus: camminare avendo accanto il Signore e senza accorgercene! E quante volte ci è capitato e ci capita! Il Signore cammina accanto a noi e i nostri occhi e il nostro cuore sono impediti a riconoscerLo! Ci cammina accanto e noi non facciamo altro che lamentarci che va tutto male ... gli “vomitiamo addosso” le nostre delusioni, le nostre frustrazioni, la nostra vita che va a rotoli perché ripiegata narcisisticamente su noi stessi, sui nostri interessi, sul nostro tornaconto. E il nostro volto “triste” – come quello dei discepoli di Emmaus – esprime il nostro profondo malessere. Quando il Signore “apre la mente per comprendere le Scritture” e ci contagia della gioia pasquale ci aiuta a comprendere tre realtà del suo mistero e della nostra vita: - la passione: se hanno perseguitato me ... perseguiteranno anche voi! (Negli Atti troviamo che “i discepoli erano pieni di gioia per essere stati insultati a causa del Nome di Gesù”); - la risurrezione: perché l’Amore vince sempre e sconfigge il peccato e la morte! Chi ama non muore! Chi ama non muore in eterno! - la predicazione a tutte le genti: l’Amore più grande e più forte del peccato e della morte dev’essere annunciato a tutti, attraverso la testimonianza credibile della vita cristiana! La Pace, dono pasquale del Risorto, è dono e impegno! È dono e testimonianza! È dono e annuncio credibile!Senza impegno trasformeremmo il Signore Risorto e il dono della Pace in un “fantasma”! Cioè in un’idea vaga e astratta! E quante volte – dobbiamo ammetterlo con grande franchezza! quante volte! – noi viviamo un cristianesimo “fantasma”, un cristianesimo fatto di belle parole, di grandi ideali ... ma senza impegno, senza corpo! Gesù dice chiaramente: “un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho”! “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate”! Guardate ... toccatemi e guardate! Mani e piedi che portano i segni concreti e visibili dell’impegno e dell’Amore!È significativo il fatto che la risurrezione non cancelli i segni della passione, ma li evidenzi ... sono i segni che dicono tutta la verità dell’Amore! Questi segni restano per sempre perché l’Amore è incancellabile ... la luce della Pasqua, che si sprigiona nella risurrezione, sfolgora proprio da quelle ferite-feritoie dell’Amore! Ma senza le Scritture, senza l’intelligenza delle Scritture non riusciremo a cogliere l’urgenza del nostro impegno nella storia - luogo di incontro con il Risorto - e anche il pane spezzato ci troverà con la mente e il cuore trincerato e col volto triste, incapaci di riconoscere in quel gesto rivoluzionario la “presenza” del Risorto!Chiediamo la grazia di un’autentica conversione: attraverso l’intelligenza delle Scritture il Signore ci renda il suo corpo - non un fantasma! - spezzato in questa nostra storia! Amen.
AVVISI - LUNEDÌ, MARTEDÌ E MERCOLEDÌ don Michele sarà a Catanzaro per tenere le lezioni di diritto canonico. Sarà sostituito, per le celebrazioni, da DON NICOLA FRANCOMANO (3293564498).
- Chi intende far CELEBRARE SS. MESSE in suffragio di fedeli defunti o per altre INTENZIONI può comunicarlo al Parroco.
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