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Sibari

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OMICIDIO NEL MAR IONIO! PDF Stampa E-mail
Scritto da Staff.redazione   
venerdì, 27 marzo 2015 11:01
ImageUn pericolo notevole per l'ambiente e per l'economia della sibaritide che rischia di passare inosservato, qualora la popolazione non venga informata adeguatamente sui rischi determinati della scelta del governo a dare il via alle trivellazioni nel nostro mare. Con il famigerato "Sblocca Italia", legge 164/2014, è iniziata la liberalizzazione a trivellare IL MAR IONIO per l'estrazione di petrolio e per la ricerca e coltivazione di idrocarburi e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale. Non è questa una valida Strategia Energetica Nazionale, in quanto provocherebbe soltanto danni ambientali e danni ai territori che vivono di turismo e di pesca. Le immagini sottostanti prospettano come diventerà la costa Ionica in futuro. Non è un buon biglietto da visita vedere spuntare queste mostruose piattaforme sul nostro mare, né un
grande spettacolo dover fare il bagno in un mare di petrolio circondato da pesci morti. Una bomba per
l’ecosistema, che vedrà sotterrare le principali attività del nostro territorio, portando negli abissi turismo,
agricoltura e pesca, senza tralasciare il rischio più grave, ossia quello sismico: la nostra zona è già di per sé
interessata dal rischio di terremoti ed è stata ormai provata la correlazione tra attività di trivellazione ed
eventi sismici.
Comprendiamo che ci sia una crisi energetica, ma questa non deve ricadere sulla pelle dei Calabresi, che
già stanno pagando gli errori fatti nel passato con la questione delle ferriti di zinco, dove le società hanno
ammesso i propri errori, liquidando persino molti comuni per il danno ambientale causato e lasciandosi alle
spalle numerosi MORTI per malattie tumorali. Per risolvere la crisi energetica si potrebbero utilizzare altre
strategie, come ad esempio l'uso delle energie rinnovabili che oggi producono il 22% dell'energia elettrica
su scala mondiale e il 40% in Italia, dove il fotovoltaico da solo genera energia pari a quella prodotta da due
centrali nucleari; oppure fare una campagna informativa per ridurre il consumo di energia elettrica, cosi
come già stanno facendo molte aziende, spiegando attraverso corsi di formazione i primi passi, le prime
nozioni per risparmiare energia. Queste forme di energia, petrolio, gas ecc.., prima o poi si esauriranno
infatti non a caso vengono definite "fonti non rinnovabili", allora perché non seguire un'altra strada?
Abbiamo la possibilità di utilizzare le cosiddette "FONTI RINNOVABILI" come ad esempio: energia solare,
energia eolica, energia da biomasse, energia marina, energia idroelettrica ecc.., per soddisfare il fabbisogno
nazionale. Giungerà il momento in cui la produzione mondiale delle fonti non rinnovabili comincerà a
scarseggiare.
Bisogna occuparsi dell'utilizzo delle fonti rinnovabili: e non di raschiare il fondo del barile.
I calabresi tutti vogliono partecipare a salvaguardare il pianeta cercando di lasciare ai propri figli un mondo
migliore e sostenibile.
Bisogna informare tutta la popolazione, ogni cittadino deve venire a conoscenza del rischio che stiamo
correndo. Bisogna sensibilizzare le persone alla conoscenza dei danni ambientali a cui andremo incontro.
Per la salvaguardia del territorio, i componenti del meetup di Cassano parteciperanno alla manifestazione
organizzata dal “Movimento no Triv” che si terrà oggi 28/03/2015 ore 10.00 a Corigliano Calabro.
Francesco Ciappetta
Anna Maria Tarantino
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