Giocare d’azzardo quasi per “gioco” |
Scritto da A.M.Cavallaro | |
lunedì, 17 novembre 2014 10:42 | |
Sembra un bisticcio di parole, purtroppo però, quasi sempre s’inizia così: “cosa vuoi che sia, se non si prova non si vince mai, in fondo è un gioco”. Giorni fa entrai in un supermercato per piccoli acquisti, alla cassa la ragazza nel comunicarmi l’ammontare della mia spesa (pochi Euro), aggiunse: “vuole un grattaevinci?” La mia spesuccia era di 7 Euro, il grattaevinci propostomi ne costava 5, risposi di no e aggiunsi che avevo già vinto abbastanza. La ragazza s’incuriosì e mi chiese quanto avevo vinto e come. Risposi che non avendo mai giocato o scommesso neanche ai tempi della famosa schedina della SISAL ed essendo settantenne, a occhio e croce dovevo aver “risparmiato” circa ventimila Euro. Un modo come un altro per rifiutare e nello stesso tempo affermare la mia avversione per il gioco d’azzardo. Si cari amici, perché anche il “semplice” grattaevinci è un azzardo, un modo “simpatico” per “rastrellare” anche gli spiccioli che abbiamo in tasca.
Anche il noto conduttore radiofonico Marco Baldini, spalla di Fiorello, è vittima del gioco e recentemente ha dichiarato di voler lasciare la trasmissione che lo ha reso famoso perché, oberato dai debiti e assillato dai creditori, ritiene di non essere più valido per poter dare il massimo di professionalità nel lavoro. (Consiglio di leggere l’articolo sull’argomento apparso sul Fatto Quotidiano del quale trovate il link in coda alla presente nota.) Anche nelle nostre contrade il fenomeno del gioco “legale” ha preso piede, numerosi sono i locali forniti di slot-machines, dove talvolta addirittura si fa la fila per poter infilare monete nella macchina infernale e attendere poi con sguardo allucinato il risultato sul display luminoso con sottofondo di musichetta idiota. I giocatori restano quasi in trance per ore, non amano essere disturbati ed essere visti, , quindi si allestiscono pannelli attorno alle salette che impediscono all’avventore del bar di vedere cosa succede dall’altra parte. Fra i giocatori ci sono persone di varia estrazione sociale, dal semplice operaio al professionista e talvolta anche madri di famiglia, tutti che sacrificano i loro sudatissimi soldini per ingrassare questo Stato ladro che da una parte avverte di stare attenti alla dipendenza dal gioco e dall’altro apparecchia tutto alla perfezione per indurre a giocare. Ho notato che i ragazzi più giovani si sbizzarriscono con le scommesse sulle partite di calcio, si scommette ormai su tutto, non solo su quale squadra vincerà o perderà ma su quanti goals saranno segnati, sui risultati di Basket, Tennis, Volley ecc ecc, e i giovani scommettono almeno 2 Euro a settimana nel tentativo di vincere poche decine di Euro, ma questo tipo di approccio è pericolosissimo perché è così che si prende il piacere sottile dell’azzardo che potrà, in seguito, scaturire nella dipendenza assoluta e totale. Chi gestisce questo gigantesco business è la Lottomatica Italia Servizi, “una società di GTECH S.p.A. nata nel 1997 con l’obiettivo di sviluppare una nuova gamma di servizi utilizzando le potenzialità del sistema on line realizzato per il gioco del Lotto”. GTECH SPA è “uno dei più grandi operatori di lotterie a livello mondiale ed è l'azienda leader in Italia nel settore dei giochi. In qualità di concessionaria esclusiva dello Stato, la Società gestisce dal 1993 la principale lotteria del mondo, il "Lotto", e dal 2004 le lotterie Istantanee e Differite” . Qualche anno fa, nel 2007, il colonnello della Guardia di Finanza Umberto Rapetto accertò un’evasione di ben 98 Miliardi di Euro alla lobby delle slot-machines, la quale, l’anno successivo (2008), ha iniziato ad avere un GRANDE aiuto dal Parlamento, quando purtroppo il M5S non era ancora fra quei scranni, e maggioranza di allora (centro-sinistra) ed opposizione (centro-destra), hanno sostenuto le “ragioni-privilegi” delle società concessionarie, azzerando con una serie di “provvedimenti” la maxi-evasione e riducendola a soli 400mila Euro. (In coda a questo articolo vi segnaliamo l’intervista al generale Rapetto, mandato elegantemente in pensione a soli 52 anni) Questo si che è uno scandalo di cui i nostri governanti di allora dovrebbero vergognarsi, molti di quei responsabili o loro affini, siedono ancora in senato e parlamento: una vergogna inaccettabile. Vi ricordate del sig. Antonio Mastropasqua? Era presidente dell’INPS e membro di diversi importanti Consigli d’Amminitrazione, indagato per truffa aggravata per cartelle cliniche gonfiate per ottenere rimborsi dal sistema sanitario nazionale: l'accusa riguardava la carica alla quale teneva di più, direttore generale dell'ospedale israelitico di Roma. Si dimise nel mese di febbraio da Presidente dell’Istituto Previdenziale e di lui non si è più sentito parlare, praticamente a piede libero; oggi leggiamo nel suo curriculum “è Consigliere indipendente e Presidente del Comitato per la Remunerazione e le Nomine della società leader a livello mondiale nel mercato dei giochi quali lotterie online, terminali di gioco, concorsi a pronostici e molto altro, Gtech.” Il caro dott. Mastropasqua è riuscito a infilarsi in un altro grosso business, quello del gioco d’azzardo “legale”. Chissà perché gente come questa riesce a restare sempre a galla, mentre il povero cittadino viene tartassato ignobilmente da balzelli ignominiosi da INPS, Agenzia delle Entrate, Equitalia, ecc ecc ecc, che non fanno sconti, anzi sono sempre pronti ad “elargire” multe, penalità e gravami di vario genere. Fino a quando il popolo “bue” italiano sopporterà questo schifo? Antonio Michele Cavallaro Cliccare quì per l'articolo del Fatto Quotidiano Cliccare quì per l’intervista al colonnello Rapetto sullo scandalo della lobby delle slot-machines |
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