No grazie, noi festeggiamo All Wiin! Questo è ciò che hanno scelto di fare una sessantina di giovani di Sibari e del Gruppo Scout Trebisacce 2, rispondendo all'invito di Don Michele Munno parroco della Parrocchia di San Giuseppe in Sibari, il qualche giocando con l'assonanza fonetica ha trasformato Halloween in All Wiin (tutti Vincitori). In seguito alla richiesta di Papa Francesco di non festeggiare la notte del 31 ottobre Halloween, che da ricorrenza celtica (All-Hallows-Eve) ha assunto oggi forme accentuatamente macabre, Don Michele, aiutato da Elvira Bracca, ha voluto riportare all'attenzione di questi giovani il vero significato della festa di Ogni Santi, e alla sua vigilia li ha invitati nella sua parrocchia per meditate, confrontarsi, rappresentare e festeggiare la santità. La serata è stata divisa in tre momenti: nel primo sono state presentate le vite di cinque Santi dei nostri giorni :La Beata Chiara Badano, San Giuseppe Moscati , la Beata Gianna Beretta Molla, San Giovanni Paolo II, il Servo di Dio Carlo Acutis; ha fatto seguito la lettura del Vangelo Giovanni 13, 1- 15 " La lavanda dei piedi", e l'ostensione del Santissimo Sacramento.
Il secondo momento è stato introdotto dall'aforisma: " La quercia chiese al mandorlo: “Parlami di Dio!”….E il mandorlo fiorì!" di Nikos Kazantzakis. Don Michele ha spiegato che ognuno dei ragazzi presenti in quel momento era un magnifico fiore e solo lasciandosi fiorire poteva realmente parlare di Dio e trasmetterlo agli altri. Così ciascuno di quei ragazzi ha mostrato ciò che sapeva fare: alcuni hanno ballato, altri cantato e suonato, altri recitato, altri letto i loro pensieri, altri disegnato. Il terzo momento è stato quello conviviale: cantando, ridendo, chiacchierando si è consumato un lauto banchetto preparato per l'occasione dalla comunità parrocchiale. Come don Michele ci ha ricordato: "Il calendario liturgico della Chiesa è costellato di figure di santità, che ci vengono proposte per la venerazione. Oggi, però, noi celebriamo - in un'unica festa! - i meriti e la gloria non soltanto di tutti coloro che sono stati iscritti nel calendario liturgico o nell'albo dei beati e dei santi, ma anche di tantissimi altri fratelli e sorelle che ora godono pienamente ed eternamente della gloria del cielo: "una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua"! La santità, perciò, non è per pochi privilegiati, ma è per tutti! Anche per noi! Anzi, la santità costituisce la vocazione comune che tutti noi abbiamo ricevuto nel giorno del nostro battesimo e alla quale dobbiamo corrispondere. E, nella misura in cui vi corrispondiamo, diventiamo persone felici!" Ciò che quei giovani, riuniti in quella chiesa il 31 ottobre 2014 , mentre i loro coetanei scorazzavano mascherati per la strade, hanno compreso bene è che non bisogna fare gesti eclatanti o fare miracoli per essere Santi, ma bisogna fiorire per rendere bello il mondo con piccoli gesti quotidiani che parlano di Dio, bisogna essere serenamente e santamente alternativi. .. santità: lasciarsi sfiorare dal Dito di Dio ... Un mondo all'altezza dei nostri sogni più grandi è un mondo di santi!!! Adelina Conte |