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BCC dei Due Mari, solo un ricordo PDF Stampa E-mail
Scritto da R.Caracciolo   
lunedì, 20 ottobre 2014 19:19
ImageDOPO 100 anni la BCC dei Due Mari cede il passo alla Banca Sviluppo.  All’ingresso delle filiali della Banca dei Due Mari di Calabria, nata dalla fusione delle Bcc di Terranova da Sibari e Villapiana con delibera assembleare del 23 marzo 2003, è stato affisso un avviso col quale si porta a conoscenza che la Bcc dei Due mari di Calabria è stata posta in liquidazione amministrativa e che la Banca Sviluppo ne è divenuta cessionaria dell’attivo e passivo . La data del 20 ottobre 2914 segna la cessazione ufficiale dell’azienda di credito cooperativo più importante della Calabria. Tutti gli operatori economici conoscono le vicende del declino dell’ex   Cassa rurale ed artigiana di Terranova da Sibari.  La crisi è emersa dopo la fusione, avvenuta nel 2003, ed ha segnato la svolta negativa nell’attività bancaria. Gli amministratori, in maggioranza sforniti di competenze adeguate, si sono affidati alla consulenza della direzione, nominata nel 2002, e non hanno controllato l’erogazione del credito. Le passività hanno toccato soglie proibitive che hanno determinato la posta in liquidazione dell’azienda.

 L’intervento della Banca sviluppo,che fa parte  della famiglia del Credito cooperativo, con gestione centrale in Roma ed un consiglio d’amministrazione autonomo, si è accollata il non facile peso della gestione dei 15 sportelli della disciolta Bcc Due Mari .Nessun clamore a seguito della perdita dell’azienda, fiore all’occhiello dell’economia del territorio, nessun rimpianto, anzi c’è chi spera in una gestione corretta, rispettosa della privacy, spesso chiacchierata, nell’erogazione del credito agli imprenditori  ed alle famiglie. E’ rimasto l’amaro in bocca alle migliaia di “soci” che, senza alcun preavviso, si sono visti cancellati dal libro dell’Azienda;di cui menavano vanto  con orgoglio .Negli anni passati, infatti, chi era socio della Cassa Rurale si considerava un privilegiato. Poteva usufruire della partecipazione alle gite sociali; destinatario di regali nelle festività ricorrenti, oltre che beneficiare di tassi di interessi agevolati.

Il 20 ottobre 2014 inizia una nuova era con l’attività bancaria che succede alla Due Mari. Non Più  recriminazioni ed interferenza  nella vita sociale e politica. La Banca Sviluppo certamente si terrà neutra nelle vicende locali a favore di un gruppo . L’erogazione del credito, auspichiamo, sarà equa e, ci auguriamo, soddisferà le domande di chi ricorre alla Banca per fare fronte ad impellenti necessità, evitando di cadere nelle mani spregevoli dei cravattari. I tempi sono mutati, bisogna sapere affrontare le nuove sfide. L’auspicio che la gestione della nuova società possa essere improntata ai principi di solidarietà che sono state ispiratori  delle Casse Rurali. E’ necessario considerare, soprattutto, l’onorabilità dell’utente. Sarà questa la strada giusta per non  fare rimpiangere i fondatori del “credito cooperativo” che hanno il merito di avere fatto crescere con dignità diverse generazioni. Una impostazione diversa che mira ,soprattutto, alla raccolta costituirebbe un’amara delusione delle aspettative della vasta utenza dei territori che gravitano sullo Jonio e sul Tirreno.

                                                Raffaele Caracciolo

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