"Non Lasciamoci Rubare la SPERANZA" |
Scritto da E.Casella | |
lunedì, 23 giugno 2014 05:29 | |
PAPA FRANCESCO A CASSANO - Tre mesi fa, la notizia dell’arrivo del Santo Padre aveva lasciato Cassano in uno stato a dir poco confusionale. C’era chi addirittura credeva si trattasse di uno scherzo e c’era chi già si preparava per il grande evento. Con il passare dei giorni – e con la tanto attesa comunicazione ufficiale di Sua Eccellenza Mons. Nunzio Galantino – abbiamo iniziato a crederci, e da allora è stata grande e frenetica attesa. Quasi irreale l’organizzazione che un paesino come Cassano è riuscito a creare. Voleva significare molto per noi cassanesi. Dunque, via ai lavori! Strade tappezzate di cartelli di benvenuto in tutte le lingue; la faccia del Papa in ogni angolo del paese, quasi una presenza incombente sulla nostra testa. E, ancora, palloncini, nastri bianchi e gialli, bandiere (un assortimento straordinario tra bandiere italiane, argentine, vaticane e bandiere della pace)...
Il 21 giugno 2014, una data da ricordare per sempre e attesa con così grande fervore da tutti, piccoli e grandi, giovani e vecchi, uomini, donne bambini. Alcune settimane prima, le parrocchie cominciano a “smistare” le migliaia di pass per i fedeli, con una mappa e il programma della visita del Papa allegati. Basta dare uno sguardo alla mappa per rendersi conto dell’organizzazione maestosa messa su per l’evento. Un’area estesa per decine e decine di ettari di terreno libero dove sono state sistemate decine di migliaia di posti a sedere, svariati schermi per seguire la celebrazione del Santo Padre e poi ancora servizi igienici, unità di soccorso, forniture di acqua e viveri a volontà, una sicurezza estrema con un gran numero di guardie e molta, moltissima gente. Un oceano umano di duecentocinquantamila persone. Dopo la visita al carcere di Castrovillari, all’Hospice e a Casa Serena a Cassano e dopo aver pranzato al Seminario Diocesano, il Papa si è quindi spostato a Sibari per celebrare la Santa Messa. La celebrazione è stata seguita da tutti in maniera sentita e sicuramente ha arricchito il cuore e lo spirito di tutti. Nell’omelia, il Santo Padre ha incantato i presenti con le sue parole forti e piene di significato. Nell’omelia ha “scomunicato” la criminalità organizzata, definendo la ‘ndrangheta “adorazione del male e disprezzo del bene comune”. Il Papa ha poi esortato i giovani con queste parole emozionanti e commoventi: “Voi, cari giovani, non lasciatevi rubare la speranza”, e ha esortato tutti a “adorare e camminare con Dio cercando di mettere in pratica il suo comandamento”. E, ancora: “Il popolo che adora Dio è un popolo che cammina nella carità fraterna”. “Se adorerete Cristo la vostra Chiesa crescerà nella Fede e nella Carità” ha detto inoltre il Santo Padre, definendosi positivamente colpito dalla Chiesa calabrese e dai suoi tentativi di evangelizzazione e di portare nel cuore la Parola di Dio. Alla fine della messa, abbiamo poi seguito il Papa sul retro del palco e abbiamo atteso che l’elicottero spiccasse il volo. Un’emozione indescrivibile. L’abbiamo visto allontanarsi in volo, come un angelo venuto a Cassano a portare la Pace. Un’esperienza indimenticabile che sicuramente resterà a lungo nei nostri cuori. Ernesto Casella
(foto di Gaetano Zaccato) |
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