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Un SOS da Papasso:la città è isolata PDF Stampa E-mail
Scritto da M.Silenzi   
mercoledì, 21 maggio 2014 09:18

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Area dove saranno accolti i pellegrini
Il sindaco di Cassano ha lanciato un grido di dolore: la città è "attanagliata dall'isolamento" (parole sue). Se non verrà realizzato al più presto dall'Anas il 3° megalotto Roseto - Sibari, il problema assumerà le tinte fosche del dramma. Ma la sua denuncia non resterà inascoltata. La Protezione Civile, quanto prima, provvederà a ristabilire un ponte di collegamento per fornire i primi soccorsi. Acqua soprattutto, il vino pare che per ora non scarseggi. Certo, non sarà facile. Bisogna infatti ricordare che ci vogliono circa più di dieci minuti per raggiungere la città dall'autostrada. Ma i mezzi di soccorso sono già in movimento.Poi, certo, in un, speriamo, prossimo futuro, con la nuova-nuova 106, la città, ha fatto notare sempre il Sindaco, potrà finalmente essere collegata più velocemente con la Sicilia e la Puglia. Infatti, con la nuova arteria si risparmieranno circa tre minuti per raggiungere le due regioni. Minuti vitali, così opprimenti che tutta la città spera diventino solo un triste ricordo.

Il Primo Cittadino non ha omesso di evidenziare anche, viste le incombenti scadenze elettorali, che quella maggiore velocità di collegamento avvicinerà finalmente la città all'Europa. Tutto il resto del mondo sarà finalmente a portata di mano.

E ben venga allora il previsto scempio ambientale ed archeologico. E sia ringraziato anche lo sperpero di denaro attuato con il mancato semplice raddoppio della nuova 106 esistente. L'analisi del rapporto fra costi (per i cittadini) e benefici (per altri) risulta in netto positivo.

Per la prossima visita a Cassano di Papa Francesco è previsto l'arrivo di circa 300.000 pellegrini. Data la mancanza della nuova arteria saranno costretti a raggiungere il sito con mezzi di fortuna: in groppa a pazienti somari, oppure a cavacecio sulle spalle degli impiegati comunali (già allertati dal Sindaco a prestarsi gratuitamente). I più fortunati potranno usufruire del trasporto con le 1.500 carriole già date in dotazione ai futuri assunti dall'Anas che, impazienti di darsi da fare, le spingeranno lungo le impervie gole del territorio.

Non è previsto il rientro dei 300.000. Si pensa di obbligarli, con opportune minacce, a restare lì accampati nell'area del raduno (vedi foto), ben recintata e controllata da feroci cani doberman, per essere usati come massa critica di sollecito alla realizzazione dell'opera infrastrutturale. I cartelli, che gli sventurati, incatenati, laceri ed affamati, dovranno sempre agitare, con su scritto "volemo ritornà a casa, datece subito la strada" li fornirà l'amministrazione comunale.

Il Santo Padre rientrerà, sano e salvo, con mezzi propri.

Arch. Maurizio Silenzi Viselli

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