Sibari ha perso un grande figlio |
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venerdì, 14 febbraio 2014 18:32 | |
Ieri notte si è spento nell’ospedale di Catanzaro dove era ricoverato da qualche tempo Vincenzo Antolino. Da qualche mese era stato colpito dall’infame malattia che tante vittime sta mietendo ormai da molti anni, le cure e le pesanti terapie sostenute con grande pazienza e coraggio sembrava avessero sconfitto il male, ma una riacutizzazione improvvisa non gli ha permesso di vincere la battaglia finale. Con Vincenzo se ne va un uomo che credeva fermamente in quel che faceva senza tentennamenti e senza timori reverenziali. Sibarita autentico, sempre pronto a difendere la città che per elezione aveva scelto come sua patria. Creatore insieme ad altri amici del Movimento per l’Autonomia di Sibari, ha perseguito lo scopo che si era impegnato a portare avanti con grande coerenza e senza mai scendere a compromessi.
Ora più che mai è necessario che tutti i sibariti, anche quelli che talvolta non hanno condiviso in toto il suo modo tenace di esprimere l’idea di una possibile autonomia, debbano unirsi nel suo nome per non mollare e continuare su quella via che se non porterà subito all’autonomia politica della nostra città, almeno ne difenderà le prerogative di unità e di autodeterminazione. E’ col cuore pesante che diamo la ferale notizia, Vincenzo è stato un uomo “pulito” e “vigoroso” nel suo operato e nelle sue idee, certo un esempio di coerenza per tutti. La morte lo ha strappato prematuramente a soli 53 anni all’affetto degli amici e dei familiari, ai quali ci uniamo in questo giorno di grande dolore. Le esequie si svolgeranno domani 15 Febbraio alle ore 15,30 nella Chiesa parrocchiale di S.Eusebio. Che il Signore lo accolga fra le sue braccia e nelle schiere degli angeli. Antonio M.Cavallaro PS: Ricordiamo con un groppo in gola quando l'8 maggio del 2008 andammo a Reggio Calabria perchè Vincenzo esponesse i motivi della richiesta di autonomia davanti alla Commissione preposta. Un giorno entusiasmante durante il quale abbiamo gioito insieme a lui e che ricordammo con l'articolo che trovate cliccando quì. |
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